A proposito dei potenti e della loro capacità di rivoltar le frittate, spiazzando i loro interlocutori:
" Le sue parole, io l’ho sentite, e non te le saprei ripetere. Le parole dell’iniquo che è forte, penetrano e sfuggono. Può adirarsi che tu mostri sospetto di lui, e, nello stesso tempo, farti sentire che quello di che tu sospetti è certo: può insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile".
Alessandro Manzoni, cap.VII de "I Promessi Sposi"
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