Semplifico: maestri e professori desiderano continuare a svolgere il loro lavoro a scuola. Poiché , come è successo a tanti altri (infermieri, edicolanti, commessi, addetti alle consegne etc...), saranno in prima fila, hanno il legittimo timore che la situazione già di per sé problematica e difficilmente prevedibile possa sfuggire al controllo delle autorità sanitarie.
Ora un giornale di spargitori di cacca a 360° nei ventilatori , prendendo spunto da un provvedimento di un DS dettato da questioni di sicurezza sanitaria (basato sulle indicazioni di un decreto che è stato rivisto, tra l'altro), stanno disegnando gli insegnanti come potenziali sequestratori di persona, peggio: di bambini.
L'effetto devastante dell'articolo, secondo una modalità ben conosciuta, si è moltiplicato a catena su Facebook con tanto di giuramento sulle pagine di FB (la Bibbia non è più di moda) da parte dei genitori che si opporranno a questo sopruso.
Non solo quindi i docenti dovranno, senza alcun riconoscimento anche in caso di decesso, buttarsi nel mezzo di una situazione confusa e pericolosa, ma saranno costretti a sopportare gli sguardi sospettosi di alcuni (pochi, ma sempre più rumorosi) genitori alimentati da una campagna giornalistica vergognosa e irresponsabile.
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