La ricetta è semplice: si lasci che un'Istituzione pubblica si degradi piano piano, le si tolgano potere e forza e, alla fine del processo di disgregazione, si convinca l'opinione pubblica che quest'ultima non solo è inutile, ma eccessivamente costosa. E il principio economicistico avrà la meglio.
La ricettina ha cotto benissimo la scuola (alcuni stanno incominciando a pensare di smontare il baraccone complice l'emergenza pandemia), ma sta funzionando alla grande anche con il Parlamento.
Qualcuno (su, dai che ci arrivate!) ha fatto sì che in Parlamento entrassero personaggi improbabili (Razzi), ha trasformato le aule parlamentari nel peggiore dei Talk-show (Sgarbi), ha obbligato Senatori e Deputati a forche caudine umilianti (la nipotina i Mubarak) e ora, puntuale come un orologio svizzero e in perfetta linea con il Piano rinascita di Licio Gelli (il finanziatore della P2 della Strage di Bologna), propone la riduzione dei Parlamentari, perché, si sa, non fanno un cazzo da mane a sera e costano assai. Meglio privatizzare il potere in ristrette oligarchie che sanno perfettamente quello che vogliono (sodomizzare il popolo bue, ma non andatelo a dire in giro).
Eppure, fino al momento che i Parlamentari erano migliori (anche arraffoni, d'accordo, ma con strumenti culturali in grado di indirizzare una Nazione) del popolino, l'Italia ha fatto anche belle cose: è uscita da un Dopoguerra devastante e ha scritto una Costituzione che, al di là della retorica, funziona ancora bene come baluardo ai tentativi di disgregazione della nostra fragile democrazia (ed è il motivo per cui a Destra e a Sinistra o pseudotale, la Costituzione dà un gran fastidio).
Invece di ridurre i Parlamentari, scegliamoli tra i migliori, tra i più competenti e in grado di gestire le emergenze.
Se poi l'elettorato preferirà il Circo Barnum piduista, è pregato di tirarsi una martellata negli zebedei quando ne vedrà gli effetti finali, ma non incolpi la classe politica e non accusi, innanzi tutto, la Costituzione per errori che non possono esserle attribuiti.
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