giovedì 28 marzo 2024

Magistratura, Psichiatria e Piano Rinascita: agitate bene prima dell'uso.

 Nell’era pre-caduta del Muro di Berlino, se qualcuno in Occidente avesse avanzato una proposta come quella di Nordio, sarebbe stato sommerso da fischi e pernacchie: volete forse “psichiatrizzare” la Magistratura (l’opposizione, gli anticomunisti, gli “anomali”) come si fa in URSS?

Usare la psichiatria per normalizzare l’opposizione era prassi sovieticissima.

E, per chi non ne avesse memoria, meraviglia tra le meraviglie, la lotta negli anni Settanta per l’abolizione dei Manicomi fu dei movimenti di Sinistra in Italia, non di certo della Destra a cui i manicomi, per togliersi dalla vista le “anomalie” non solo psichiatriche, ma anche sociali, andavano benissimo.

Nel dibattito politico, da sempre, chi si oppone ad un’idea viene allegramente collocato nella casella tassonomica della follia: “Lei è un pazzo!”, “Si faccia vedere da uno bravo!”, “Lei è da Manicomio!” sono frasi che spesso ricorrono nei dibattiti politici in Parlamento e nei talk show.

Ora alla chetichella, la propostina iperliberista e ovviamente anticomunista (è un’idea carissima ad un tale che aveva il numero di tessera 1816 della P2)  non sembra suscitare grande interesse nell’opinione pubblica: un trentennio di televisione che ha battuto sul chiodo della Magistratura politicizzata e della Giustizia a orologeria ha sortito il suo bell’effetto.

La psicologia e la psichiatria sono scienze onorevolissime e utilissime.

Nessuno può affermare con sicurezza che non possa esserci  un Magistrato con turbe psichiche e che abbia bisogno di cure psichiatriche, ma pretendere che lo Stato, preventivamente, ne giudichi lo stato psichico sa tanto di invasione di campo furbetto del potere esecutivo nei confronti del potere giudiziario, tant’è che Gratteri, con un facile procedimento logico, e mirando all’effetto paradosso, chiede che lo stesso trattamento sia riservato ai politici; con l’aggiunta di test sull’abuso di alcol e droga, per aggiungere veleno al veleno.  

Ho per abitudine di tenere all’interno delle mie cartellette nel computer Il “Piano di Rinascita Democratica” della P2.

Si parla esplicitamente di subordinazione del CSM alle volontà del Parlamento, alla faccia di quel fessacchiotto di Montesquieu e del principio della separazione dei poteri.

Rileggete il documento, con tanto di matita per le spunte e le sottolineature, e avrete capito parecchio.

Lo trovate (casualmente?) qui nel comodo formato Acrobat: https://www.archivioantimafia.org/p2/piano_rinascita_democratica.pdf

 

venerdì 1 marzo 2024

"Vedo la nonna che con l'ago vuol riparar le mutande rotte". Sulle bussole e sulle navi dopo il voto sardo.

 Vedo troppa esultanza per l’insperata vittoria nelle Regionali in Sardegna.

Già c’è chi preannuncia lo spiedo per Salvini e la caduta verticale della Ducia.

Non è così.

La pancia del Paese è sempre la stessa.

Se la Sinistra vorrà avere la meglio, dovrà percorrere la strada della difesa dei più fragili: quelli che già vedono in bolletta gli effetti del mercato libero nel settore dell’energia e che vivono sulla propria pelle il lavoro precario o, peggio, il lavoro a tempo pieno sottopagato che non permette loro, però, una vita dignitosa.

Per far questo, dovrà espellere come tossine i fanatici del neoliberalismo e i teorici della flessibilità del lavoro come panacea di ogni problema economico di uno Stato.

Fuori dai denti: Renzi e Calenda possono trovare benissimo il loro approdo nell’odierna Destra che nella politica del “Lasseiz-faire” crede assai, se non quando deve difendere qualche potere corporativo (taxisti, balneari, solo per fare un esempio).

In secondo luogo, dovrà disinnescare il percorso europeo che sembra portarci verso una guerra. L’escalation delle spese militari non è una buona idea, se non per gli azionisti di maggioranza delle industrie delle patriottiche armi italiche.

La Destra batterà, come al solito, sui propri tasti: sicurezza, ricerca del nemico di turno (immigrato, comunista o anarchico) e pugno duro con chi non le piace; carezzine per gli amichetti.

Ci sa fare, eh, ma sembra, come ogni pugile “groggy”, che stia perdendo le misure (si veda lo scontro con Mattarella sui fatti di Pisa e l’uscita mediaticamente devastante di quel Leghista che ha messo in contrapposizione la Polizia, che ha sempre ragione, e docenti e genitori, che hanno sempre torto).

La loro nave non sta, comunque, affondando: beccheggia, ma ha una direzione. La Sinistra, come è spesso successo da un ventennio in qua, non perda la propria.

                                                   Lo spin doctor in saldo.

mercoledì 7 febbraio 2024

La vita politica è una scala: corta e piena di letame. (Sulla rivolta degli agricoltori)

Per i distratti. Ora che i trattori sono in fase di preriscaldamento, Capitan Findus li liscia come non mai. Eppure, bloccano il traffico e minacciano di riempir di letame i Palazzi del Potere.

Peccato che Capitan Findus sia il promotore della muscolare legge sui blocchi stradali che, statene certi, non applicherà per gli amici agricoltori. 

Anzi, c’è da prevedere che la Polizia si toglierà il casco in segno di rispetto fintanto che la protesta si caratterizzerà come rivolta anti-UE.

Come già sottolineato dal sottoscritto più volte, non meraviglia punto che la Destra mostri i muscoli e che invochi Legge e Ordine.

Quel che dovrebbe risvegliare le coscienze anche di chi ha un’idea anche vagamente di Destra è che l’Ordine vale solo per gli altri, non per loro e per i loro.

Tutto qui.

La coerenza sarà anche la prigione delle menti piccole, ma l’incoerenza è sicuramentea marca distintiva delle persone “falze”.

D'accordo, si tratta di Politica della peggior razza, ma quando anche gli agricoltori se ne accorgeranno, spunteranno i forconi per infilzargli le balle. 

E, com'è ovvio, saran dolori.

martedì 9 gennaio 2024

"Presenti!"

 





L’esibizione durante la manifestazione per i morti di Acca Larentia negli anni precedenti era un’evidente provocazione: arrestateci e dimostrerete così di non essere coerenti con l’articolo 21 della Costituzione.

Ora, al Governo, non ci sono i difensori della Costituzione: ci sono coloro che l’articolo 21 lo butterebbero nel cesso per non parlare della norma transitoria relativa alla ricostituzione del Partito fascista, che, ricordo agli smemorati, è ancora lì, vigente e corroborata dalla Legge Scelba.

L’esibizione (il termine è voluto: esibizione) serve solo a ricordare agli italiani che i Fascisti sono tornati.

Punto.

“Presenti!”

Chi non se ne forse ancora accorto è avvertito.

giovedì 4 gennaio 2024

Le granate di "disaccerchiamento" della comunicazione politica

 Poiché la comunicazione social è quella che è, invito tutti a stare molto attenti e a restare sul pezzo.

L'avvicendarsi delle notizie nel mondo di Internet non è mai solo casuale.
Alcune notizie servono ad oscurarne altre; nel gioco dei veli di Maya sovrapposti come i livelli di Photoshop, la vicenda grottesca del pistolero di Capodanno serve a nasconderne un'altra di più rilevante entità: c'è un ministro che convive con la figlia e la sorella di due signori che avevano intenzione di condizionare le aste negli appalti pubblici che sono sotto il controllo e la giurisdizione dal genero e cognato in pectore. E il ministro, con la minuscola, non intende presentarsi in Parlamento per giustificare l'imbarazzante situazione.
Insomma, un altro eclatante caso dei conflitti di interessi che caratterizzano questo Governo (Santanchè, Crosetto, in primis, e ora quello di Capitan Findus) rischia di essere oscurato dal giochino delle pistole di Capodanno.
Insomma, toccato il fondo, per distrarre il pubblico, si pone mano alla fondina per stordirlo con i botti, tecnica che trae ispirazione dalle granate di "disaccerchiamento" utilizzate da molti corpi di Polizia per disperdere le folle.
Sono armi "non letali", d'accordo, ma fanno un male boia a quel che rimane della nostra Democrazia.

giovedì 28 dicembre 2023

Procrastinare. Domani è un altro giorno.

 Per puro divertimento avevo creato questa Fake News, ma non l'avevo pubblicata. Avevo la netta sensazione che pochi, pochissimi, l'avrebbero apprezzata. 

"Le solite esagerazioni di voi sinistronzi!" 


Ora, però, che vedo che la conferenza di fine anno è stata fissata al 4 gennaio, la ripropongo. 

Senza indugio. 

Otoliti o non otoliti, evitare quella che è stato dall'inizio del suo mandato un incontro sgradito con i giornalisti non compiacenti (o non troppo compiacenti, suvvia!) è una buccia di banana non da poco che indica la nuova strategia del Governo: "Procrastinare. Procrastinare. Fortissimamente procrastinare!"

E sorridere sempre,eh!, perché questo è il migliore dei Governi possibili! 

Intanto i suoi sodali brindano felici per la fine d'anno: la disoccupazione non c'è più e l'economia va d'incanto. 

O all'incanto? ;-)


sabato 2 dicembre 2023

Piccole notazioni amare prenatalizie.

 Molti conoscono il principio della rana bollita di Chomsky: la rana non si accorge di essere bollita e non reagisce, poiché il cuoco si è premurato di alimentare la fiamma del fornello in modo graduale.

C’è stata e c’è un’inflazione che ha eroso in questi anni e erode ancor oggi il potere di acquisto dei salariati: l’aumento di gas e luce è sotto gli occhi di tutti, ma basta andare al supermercato per capire che i prezzi sono aumentati e non di poco.

Allo stesso tempo, gli stipendi sono rimasti tali e quali.

Ogni tanto il Governo, con il trombetto di Rai, di Mediaset e dei giornali d’area, se ne esce con i comunicati trionfali (“La disoccupazione è in calo! Ci saranno nuovi bonus! Ci saranno aumenti per tutti!”).

La triste realtà è che gli stipendi lentamente si stanno erodendo, si incomincia a pensare di far cassa sulle pensioni, mentre le partite IVA e gli evasori totali e parziali si sentono in una botte di ferro: riduzione delle aliquote e controlli al lumicino.

Il divario tra classi abbienti e ceto medio impoverito si sta allargando e vi è un aumento graduale di chi vive sotto la soglia di povertà, compresi la categoria dei “working poor” ossia di quei lavoratori che per bassi stipendi o per precarietà devono rinunciare al pranzo o alla cena.

A questo vorrei aggiungere l’osservazione che lemme lemme il concetto di “guerra” è stato sdoganato, l’industria degli armamenti , anche italiana, sta facendo profitti incredibili fino a pochi anni fa e che l’elettorato bollito e non solo in Italia vota personaggi come Javier Milei in Argentina che sembrano usciti da un fumetto della Marvel o dal film “Idiocracy”.

Siamo, e mi duole dirlo, in un’economia che è già di guerra, prima che questa scoppi.

E le rane, noi, credono, mentre i fuochi di guerra esplodono qua e là, di essere in una vasca Jacuzzi, mentre il cuoco, col forchettone già pronto, si accinge ad alzare la fiammella sotto la pentola.

Ah, Buone Feste!  

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