sabato 10 agosto 2019

"Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi".


Può piacere, può non piacere, ma le regole del gioco sono chiare e semplici: se Mattarella, convocati i partiti, vedrà una finestra per una nuova maggioranza, è tenuto a mantenere in piedi la legislatura. Punto. 
Chi parlerà di sondaggi, di “tradimento”, affermando che i risultati delle elezioni del 2018 ormai non rispecchiano più la volontà del popolo, è solo un venditore di fumo, perché la Politica si fa con i voti, non con le intenzioni di voto.
E' tutto da dimostrare che un governo o un governicchio riuscirà a tamponare la deriva autoritaria di un partito che ha ottenuto nel 2018 solo il 17% dei voti e il cui leader si sta comportando come avesse già la maggioranza assoluta del Paese. 
Capitan Findus non sottovaluti (è un consiglio da “spin doctor” in saldo) che aver cavalcato le proposte più dure dell'estrema destra farà sì che il resto del mondo politico e civile si guardi negli occhi e cerchi negli occhi altrui la spinta per superare le divisioni e le incomprensioni.
Se non ci sarà accordo, come è probabile in un Paese da sempre diviso anche nei momenti più tragici della sua storia, si andrà a votare.
Punto e punto e virgola.


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