Può piacere, può non piacere, ma le
regole del gioco sono chiare e semplici: se Mattarella, convocati i partiti,
vedrà una finestra per una nuova maggioranza, è tenuto a mantenere
in piedi la legislatura. Punto.
Chi parlerà di sondaggi, di
“tradimento”, affermando che i risultati delle elezioni del 2018
ormai non rispecchiano più la volontà del popolo, è solo un
venditore di fumo, perché la Politica si fa con i voti, non con le
intenzioni di voto.
E' tutto da dimostrare che un governo o
un governicchio riuscirà a tamponare la deriva autoritaria di un
partito che ha ottenuto nel 2018 solo il 17% dei voti e il cui leader
si sta comportando come avesse già la maggioranza assoluta del
Paese.
Capitan Findus non sottovaluti (è un
consiglio da “spin doctor” in saldo) che aver cavalcato le
proposte più dure dell'estrema destra farà sì che il resto del
mondo politico e civile si guardi negli occhi e cerchi negli occhi altrui la spinta
per superare le divisioni e le incomprensioni.
Se non ci sarà accordo, come è
probabile in un Paese da sempre diviso anche nei momenti più tragici
della sua storia, si andrà a votare.
Punto e punto e virgola.
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