La scena è questa. Il ristorante è
rinomato, è il “Senato Restaurant”, e ha una clientela scelta che
sta terminando una cena con i controfiocchi.
LUI entra nel locale in bermuda e
incomincia a urlare ai camerieri: “Eh, va be' sono le 23,30, ma si
potrà cenare, perdinci! Si vede che non avete voglia di lavorare un
c*** qui!”
Si siede e si rivolge ai clienti del
locale: “Eh, che avete da guardare? Io pago e voglio che i
camerieri si comportino da camerieri! Ho fame e il locale è aperto.
Qualcosa da ridire?”.
C'è un momento di silenzio
imbarazzato.
Si ode un “Buffone screanzato!”
Il nuovo cliente non si arrabbia e si
rivolge al maitre: “Non si preoccupi. Ci sta. Mi faccia avere un
branzino ben cotto con la marmellata di prugne!”
Il maitre, circospetto e stupito, si avvicina:
“Mi scusi, signore, ma abbiamo piatti alla carta che prepara il
nostro cuoco. Non possiamo obbligare il cuoco a cucinare un piatto
che non è previsto dal menu che ha predisposto!”
“E' un cuoco, no? Sa trattare gli
alimenti. Sa che cos'è un branzino? Sì. Sa che cos'è una
marmellata? Sì. E allora cucini! Il cliente ha sempre ragione o no?
O anche lui vuole fare quel c*** che vuole in questa bettola?”
Il maitre risentito: “Il nostro
ristorante è rinomatissimo, signore! Non è una bettola!”
Un cliente si alza e si avvicina al
molesto avventore.
“Con il suo comportamento ci sta
mettendo in forte imbarazzo. Vorremmo mangiare in pace, per cui
ordini qualcosa e, se il cuoco sarà disponibile, potrà mangiare in
modo più che dignitoso”.
“Ma io voglio il branzino con la
marmellata di prugne! E lei non rompa: è attaccato forse alla sedia
di questo ristorante col Vinavil? Se ne può andare! Rauss!”
“Non è lei che decide quando me ne
voglio andare, signore!”
A questo punto il molesto cliente si
rivolge al giovane vicino di tavolo e gli strizza l'occhio: “Si
guardi bene da questo genere di persone! Non sono mica persone fini,
eh! Senta le propongo un accordo. Io ordino il branzino con la
marmellata di prugne che mi piace un sacco e poi io e lei ce ne
andiamo a bere un bel mojito!”
“Io non avrei ancora finito di
mangiare il secondo, in verità!”
“ Su, non faccia storie. Usciamo da
questo ambiente ammuffito di radical chic e non è detto che non ci
scappi un “Puttan Tour”! Paga lei ovviamente!”
“Ma non vede che sono qui con la mia
fidanzata?”
“Oh, ma lei è nato vecchio! Non mi
dica che devo rispolverare il mio amico esperto di cene eleganti?”
“Non sono vecchio. Ma scusi, poi,
perché dovrei pagare io?”
“Non vorrà dire che devo pagare io?
Non sono mica abituato!”
“Mi lasci in pace!”
“Oh, e meno male che ho reintrodotto
l'Educazione civica nelle scuole, cafoncello! Mangi mangi...e non si ingozzi!”
Si rivolge ora a un cameriere a bassa
voce: “Lei che è un tipo sveglio, vada a a dire al cuoco del
branzino con la marmellata di prugne...La mancia sarà ottima e
abbondante, paga il mio amico qui di fianco. Lasci perdere il
maitre che non capisce un c***! Vada di nascosto dal cuoco e lo
convinca. Si è mai visto un cuoco che si rifiuta di cucinare un
piatto così raffinato come il branzino con la marmellata di prugne?”
Timidamente il cameriere: “Be'!...In ver....”
“Stia zitto, lei! Non è autorizzato
a pensare! Vada a fare quello che le ho detto!”
Da ultimo si rivolge al giovane con la
fidanzata con voce flautata.
“Forse ho esagerato prima. Mi scuso.
Sbaglio ogni giorno, ma poi chiedo scusa. Ecco le propongo di pagare
io il mojito. Il “Puttan tour” però è a suo carico, eh? Può
venire anche la sua fidanzata...”
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