Lo dico e lo ripeto:“Ve l'avevo detto io!”. Dirlo può
irritare, ne sono perfettamente consapevole. Anzi, è irritante di sicuro perché presuppone che non ci siate
arrivati prima.
Poi, i grilli parlanti sono antipatici , oh, come sono
antipatici!, e, abitualmente, hanno un triste destino: rimangono
appiccicati al muro a suon di martellate, con coratella e budella in
bella vista.
Però, ve l'avevo detto, o no?
Il ritorno di Capitan Findus nelle
braccia dell'Innominabile era previsto fin dall'inizio.
Non solo: la politica di Capitan Findus
che tanto ci/vi ha colpito (nel bene per i fan, nel male per chi gli
si è opposto) si è sviluppata in perfetta coerenza con quella
dell'Innominabile, solo con qualche punta di radicalismo verbale in
più e una bella dose di vergogna in meno: apertura verso le Destre
anche estreme, nostalgismo d'accatto per il tempo che fu quando c'era
LVI, vittimismo, quanto basta e dopo i pasti, non appena arrivano i
giudici ad interrompere i magna magna trimalcioneschi sui beni
pubblici, e, per dessert e digestivo purgante, rivendicazione di una
politica delle mani libere in odio ai lacci e lacciuoli dello Stato
cattivo e controllore che, tradotta con le parole del Capitano, ora
si chiama politica dei “pieni poteri” senza palle ai piedi (anche
se sono le nostre ;-)) sive putinismo all'amatriciana.
Insomma, poiché l'Innominabile è
fatto con la stessa Pasta del Capitano (o, se preferite, viceversa), il Berlusconismo non è mai
morto. Come d'altronde, e lo stiamo vedendo nelle sue proteiformi
trasformazioni, non si è completamente decomposto il fascismo
dell'illegalismo sotterraneo, ma neanche tanto, al potere sotto la
facciata di un legalismo attento, a parole, all'ordine e al
controllo, ma più votato, in realtà, alla repressione del dissenso.
Belle vetrine, direbbe il saggio, per nascondere il lugubre vuoto del
negozio.
Le fasi storiche, com'è è giusto che
sia, perché la Storia ce lo insegna, non si ripetono, ma, nel caso
specifico dell'Italia, marciscono lentamente nel corpo del Paese per
mancanza di consapevolezza, di responsabilità e, duole dirlo, di Norimberga
lustrali dopo gli sfaceli.
Sta di fatto che l'odore dolciastro di
cadaverina di ciò che si è deciso di non seppellire ecciterà ,
come al solito, anche questa volta, non solo gli appetiti degli
avvoltoi e dei cani, fuor di metafora dell'apparato politico che di
politica vive e si nutre, ma anche l'eterno trasformismo di Destra e di
Sinistra.
Pur di azzannare quel che rimane ancora
attaccato all'osso, chi andrà al potere saprà benissimo
giustificare ogni sua azione: attribuirà la responsabilità di ogni
suo provvedimento allo sfacelo di chi lo ha preceduto, come capita
nella scuola ai docenti delle Medie che, facendo spalluce,
attribuiscono l'analfabetismo de facto di molti loro allievi alle
maestre della Primaria.
E così via, finché gli studenti, con
un colpo al cerchio e uno alla botte, si laureeranno, tra le
lamentele dei Docenti paludati, con lacune nella preparazione di base
sempre più profonde o meglio, come sta succedendo nell'attuale classe
politica, da studenti svogliati e neghittosi, dopo aver abbandonato
gli studi, raggiungeranno il potere e il prestigio delle cariche più
onorevoli senza neanche aver raggiunto un titolo di studio spendibile
per il bene del loro Paese. Con i danni che potete tutti immaginare.
Ora basta. Mi metto l'auricolare e
fingo di parlare con qualcuno che mi ha fatto arrabbiare.
Così non desto sospetto nei pochi che
incrocio, mentre cammino sotto il sole a picco in mezzo alle vie
semideserte per il Ferragosto. Non vorrei che chiamassero quegli omini vestiti di bianco che infarciscono di farmaci gli anziani come oche all'ingrasso.
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