domenica 31 marzo 2019

Analfabeti funzionali, una buona scusa della Sinistra per non parlare chiaro.


Mi ripeto come i vecchi rincoglioniti: abbiate pazienza. Vedere che da sinistra si sta pensando (solo virtualmente, per ora e solo come auspicio) di togliere il voto ai cosiddetti analfabeti funzionali mi irrita moltissimo.
Togliere il diritto di voto storicamente è una battaglia della Destra.
Il retropensiero, facilmente intuibile, è quello che chi vota non ha idea di quel che sta facendo. 
Gesù, per parlare di qualcuno che dovrebbero conoscere tutti, e non voglio essere blasfemo e so che non è un idolo tra i rivoluzionari, invocava il perdono per coloro che non sanno quello che stanno facendo. Se avesse voluto, però, sarebbe intervenuto prima e avrebbe chiesto a chi è in grado di potere quel che si vuole un nuovo Giudizio universale. Insomma, non essere messo in croce, passando per la via più facile, evidentemente non gli andava a genio.
Ordunque, orbene, la Sinistra faccia la Sinistra: convinca anche chi ha qualche difficoltà di comprensione che l'idea del Mondo che propone è migliore di quella che sostengono gli avversari. 
Se non è in grado di farlo, è inutile appellarsi all'ignoranza del popolo bue: evidentemente o le capacità argomentative sono deboli o, come temo, il coraggio delle idee forti, ma spiacevoli, e magari più aggressive, perché no?, come quelle che sono, de facto, quelle che oggidì propone la Destra, non c'è più.
A seguire gli ignavi non si arriva in alcuna località definita: né all'Inferno né in Paradiso, ma semplicemente nell'Antiferno dove non si respira notoriamente aria buona.

venerdì 29 marzo 2019

Feto di gruppo con famiglia.


Si può essere antiabortisti. Non è una malattia. E' una presa di posizione rispettabile e onorevolissima.
Chi si dice antiabortista e regala come gadget della manifestazione a favore della famiglia un feto in gomma di dieci settimane, invece, non deve stare molto bene.
L'idea è già di per sé oscena: chi andrebbe in giro tenendolo nella borsa o in tasca senza provare disagio? Tanto più dovrebbe mettere a disagio chi è contrario all'aborto. 
Perché portare in dono un simulacro della vita nel suo formato usa e getta?
La logica sottesa (ma leggere nella testa di chi si rende protagonista di simili iniziative è veramente difficile) presumo sia quella di suggerire che ogni feto è un essere umano, non è un ammasso di cellule.
Ecco: se lo considerate tale, non fatene un bambolotto in gomma di cui, probabilmente, qualche congressista si sbarazzerà per le strade di Verona, facendone una città dell'orrore. 
 E a terra rimarrà l'aborto di un'idea che avrebbe voluto essere geniale e volare alto ed invece è solo stupida e di pessimo gusto.

giovedì 28 marzo 2019

Il Nuovo Medioevo prossimo presente


Ovviamente non posso credere a ciò che leggo. Sembra, ripeto sembra, perché ancora stento a crederci, che una delle partecipanti all'imminente Congresso mondiale delle famiglie di Verona abbia affermato durante un convegno a Tblisi che le donne che preferiscono la carriera ai figli sono più esposte al cancro al seno.
Pertanto, Babette Francis, è questo il nome della signora, consiglia alle donne di scodellare bambini a 20 anni invece che a 30 e di allattarli più a lungo possibile.
Non so su quale base scientifica si basino le parole della Francis. Temo nessuna*.
Ma anche se ci fosse una correlazione tra malattia e comportamento delle donne in carriera, nulla toglie che il retrogusto è spiacevole: affermare, in modo sgradevolmente aggressivo, che le donne, colpite dalla malattia, si dovrebbero sentire in colpa per un loro comportamento malsano è un atto di pura crudeltà mentale.
Si colpisce l'ammalato (che è già in difficoltà) per avvertire il sano.
Quando parlo di un ritorno al NeoMedioevo non parlo a caso: collegare una malattia a una colpa pesca a piene mani nel pensiero medievale. Punto. 
Tra breve vorranno che gli ammalati si dotino di tintinnabulum per non contagiare i sani?Che cosa diranno questi bei tipini ai genitori che hanno un figlio con qualche problema dalla nascita, magari col sorrisino sulle labbra? Of course: “Ma lo avete fatto troppo tardi, perdinci! E' colpa vostra!”
Invito i genitori di bimbi con handicap e le donne ammalate di cancro al seno di concentrarsi un attimo e di augurare ogni bene a chi si esprime in simili termini.
So che questo invito attinge al pensiero magico medievale, ma magari funziona!

P.S.
* Una mia amica che se ne intende mi fa sapere che tra i numerosi fattori di rischio c'è anche l'assenza delle gravidanze e dell'allattamento al seno e che l'aver figli prima dei 30 anni sia un fattore protettivo. Si parla di "fattori di rischio" (e con una certa prudenza; leggete sotto) non certo di causa e effetto. Tra i fattori di rischio ci sono: l'obesità, la scarsa attività, il consumo di alcol , l'alimentazione (attente al salame!), il fumo and so on.
Il primo fattore di rischio è essere donne. Le vogliamo colpevolizzare? ;-)



martedì 26 marzo 2019

Pissi pissi bao bao. Post vietato, more solito, a chi non vive nel mondo della scuola.


Come ogni buon insegnante ultracinquantenne sull'orlo del “burnout”, mi occuperò oggi di una vicenda, in apparenza, irrilevante, ma che favorirà certamente  la caduta in depressione acuta di parte della classe insegnante e faciliterà l'opinione pubblica a ritenere (a torto, e marcio, se non marcissimo) la scuola, nel suo complesso, un problema marginale della società per la banalità dell'argomento che si sta trattando.
Partiamo dalla cronaca: una scuola primaria, la “Dal Verme” di Milano, ha deciso di monitorare, con tanto di circolare interna, l'accesso ai bagni dei bambini.
Insomma, l'insegnante, ogniqualvolta che il bambino andrà in bagno, dovrà apporre una ics su apposito registro. Per controllarlo.
Giustamente la persona sensibile avrà capito che una tale mostruosità, burocratica e illogica nel contempo, è indotta da un problema contingente e reale. E non sbaglia. Il dirigente specifica: "A volte ci sono problemi di disciplina. Alcuni bambini sporcano o salgono sui water, spargono acqua e sapone sul pavimento. Ho deciso di adottare questo provvedimento per tutelare innanzitutto i piccoli e per verificare se, effettivamente, siano andati in bagno senza rischiare di scivolare o farsi male...”
Orbene, ordunque, nelle scuole primarie ci sono bambini che sporcano, salgono sul water e spargono sapone e acqua in ogni dove.
Si sa che fare la pipì e la popò è un momento intimo e che, nelle emergenze, specie se si è piccoli e inesperti, si possono verificare dei guai.
Il bimbo accorto e educato, con un po' di vergogna, avverte, a casa, mamma e papà (e lo fa, dopo un po' di esperienza): il risultato dei suoi guai gastrointestinali è lì da vedere e non scompare con lo schiocco delle dita.
A scuola, dovrebbe avvisare il collaboratore scolastico e/o la maestra.
Oggi non lo fa.
Ho assistito, in qualità di responsabile di plesso, e insegno nelle medie, a situazioni imbarazzantissime, da film dell'orrore: cacca sparsa in ogni dove, carta igienica ammonticchiata in modo da intasare anche il più pervio wc della scuola, assorbenti delle fanciulle lanciati all'esterno delle finestre invece di essere collocati negli appositi contenitori.
La chiudo qui perché qualcuno non pensi che la descrizione di simili fattacci sia una forma di perversione dello scrivente.
Perché un bambino e un ragazzo tace quando combina simili guai? La risposta più semplice è: se ne vergogna e vuole nascondere ciò che ha fatto.
Forse la situazione era tale un tempo.
Credo che il bambino/ragazzo che si comporta così oggi non ragioni più così. Il bagno è zona comune e chi lo frequenta sa che atti del genere sono abituali. Si tratta, insomma, dell'effetto gregge al contrario. Nei bagni pubblici il comportamento non è virtuoso, ma se così fan tutti...Il bagno è res nullius, perché il concetto di bene pubblico non viene insegnato a casuccia.
Sommate l'abitudine di molti genitori di sopperire alle mancanze del bimbo, anche quando è in grado di riparare al danno fatto, al posto suo e il quadro è completo.
Ed ecco che la risposta isterica della scuola, come se fosse colpa sua, risulta del tutto illogica, ma in linea con le richieste dei tempi: telecamere, rilevamenti, ics sui fogli. 
Come se le telecamere, i controlli assidui risolvessero il problema a monte: perché un bambino si sente autorizzato a spandere merda nel bagnetto della scuola e non nel bagnetto di casa sua? 
Quale concetto gli ha infuso la famiglia sul tema del bene pubblico? 
E la chiudo qui per evitare un intervento a tal punto noioso da annoiare me stesso.

domenica 24 marzo 2019

Antisemitismo di ritorno. Senza saperlo.


Forzare la mano al linguaggio e solleticare il sottopancia degli indignati sono le azioni che accomunano Leghisti e Grillini.
Fanno danni, d'accordo, ma compito del politico è raccatar voti e se tutto funziona, perché no?, è la politica, baby.
Ecco ora, però, gli effetti indesiderati e per di più che contagiano i partiti che sono fuori dal governo.
Il manifesto de “I Fratelli d'Italia” ne è un esempio.


Dopo lungo e faticoso avvicinamento agli ebrei e a Israele, la Destra italiana scivola su una buccia di banana.
Associare un personaggio politico di origine ebraica, di cui si può diffidare, ci mancherebbe, agli usurai ci porta dritto dritto al Medioevo.
Ecco che il vizietto di estremizzare le parole (da parte di tutti, sia chiaro) porta qualche ingenuo copywriter a sdoganare l'antisemitismo senza quasi essersi reso conto di farlo e coinvolgere i membri del suo partito in un errore politico, linguistico e culturale.
Insomma, antisemiti a loro insaputa.
Non prevedo alcun "face palm", comunque; ormai di queste faccenduole mi accorgo solo io.


sabato 23 marzo 2019

Capitan Findus vs Atalanta. Rinviata per nebbia.


A quasi un mesetto dai fattacci di Firenze, il Ministro degli Interni, che è spesso così pronto a giudicare, quando gli fa comodo, senza che i tre gradi di giudizio abbiano stabilito la verità (ma si parla sempre di giustizia umana, eh!), fa finta di niente: fischietta, si lima le unghie, si mangia qualche zeppola per la festa del papà.
Come avevo previsto, non si espone perché si trova ad un bivio: o giustifica, come spesso ha fatto (v. caso Cucchi) incondizionatamente e preventivamente ogni operato della Polizia, anche quando quest'ultima ha combinato qualche guaio, o, appoggiando la tesi degli atalantini che si sia trattato di una vera e propria aggressione a freddo da parte degli agenti, deve venire meno all'idea ingenua, ma di forte presa comunicativa, che le istituzioni, specialmente quelle che lui dovrebbe controllare, abbiano sempre ragione.
Per ora si è fermato prima del bivio. 
Confida, e molto, sulla memoria da pesce rosso del popolo italiano, ma temo che i suoi amici (ex?) atalantini, a cui ha accarezzato spesso il pelo, non dimenticheranno così facilmente. 
E, infatti, il 22 marzo hanno depositato un esposto per sollecitare le indagini e per rinverdir il ricordo dei violacei segni del manganel che rischiara ogni cervel (scusate la licenza poetica).
Il compito di Capitan Findus, nell'esercizio delle sue funzioni, dovrebbe essere quello di stabilire la verità dei fatti e lasciare ai giudici la condanna. Lasciare che il tempo sbiadisca il ricordo perché decidere è rischioso non è da lui.
E' un capitano, perdinci! Avanti, Savoia!


lunedì 4 marzo 2019

Post scritto prima delle Primarie, pubblicato dopo per non influire sul voto (Ridete! E' una battuta!)



La Sinistra naviga in cattive acque per un numero notevole di concause. I semplificatori tendono ad indicarne solo una (la caduta del Comunismo, la politica consociativa, D'Alema, Occhetto, Veltroni, Renzi e così via), ma è ovvio che il crollo, lento e insesorabile, di una forza politica storica sia la somma di molti eventi e di molti errori. Uno di questi è stata la politica , che è cominciata negli anni '90 e continua ancor oggi, come vedremo, del “meno peggio”.
Non sto ad elencare i personaggi impresentabili che il PD ha proposto al proprio elettorato nel nome della disciplina di partito e con la chiosa: “Quest'uomo è sicuramente meglio di quello proposto dal vostro/nostro avversario politico”.
Era vero nella maggior parte dei casi, sia chiaro, ma chi votava non poteva non notare gli aspetti discutibili di chi lo avrebbe dovuto rappresentare. Non erano personaggi di elevata moralità e cultura, a cui si può anche dare anche il voto, chiudendo un occhio, per le virtù preclare magari dimostrate in altri campi, ma uomini di partito anonimi, o peggio, com'è successo, i raccogliticci da fughe politiche dai campi avversi che, dopo essere stati eletti, spesso sono ritornati a casuccia loro.
Obtorto collo, a costo dell'emicrania cronica da cervicale, molti li hanno votati.
Il giochino poteva funzionare una volta, due volte, tre volte, ma poi diventa chiaro che il partito decide quello che vuole e il popolo, considerato bue (per gli avversari politici di sempre, trinariciuto), obbedisce.
Purtroppo, il meccanismo mentale, una volta messo in moto, è difficile da disinnescare e lo si è visto, in parte, anche in queste primarie.
Per spingere i recalcitranti alla partecipazione alle Primarie si è detto: “Per sconfiggere Renzi ci vogliono almeno un milione di votanti!” e lo si è gridato non perché  fossero convinti dei propri paladini, ma perché lui, l'altro ossia Renzi, era molto peggio.
Potrei anche essere d'accordo, ma gli elettori, anche quelli delle primarie, non vanno allettati in questo modo: si presentino personaggi autorevoli, di spicco, anche al di fuori delle beghe di partito, ma non si spinga ad eleggere onorevoli rappresentanti dei quadri, ma evidentemente non così di spicco, per paura del ritorno di chi, poco prima, era stato osannato e eletto come rappresentante del nuovo che avanza.
Si comunica, in questo modo, tra le righe: “Votateli, non abbiamo di meglio da offrirvi. E poi volete mettere rispetto a quello che c'era prima?”, l'equivalente, a ben vedere, del “E allora il PD?” pronunciato come un mantra dai sedicenti “Homines novi”, mentre ne combinano di tutti i colori senza alcuna vergogna.

    P.S. Si è votato e la partecipazione è stata alta: me ne compiaccio pur non avendo partecipato al voto. Se ci sarà un riscatto del PD, dovrà puntare a maggiore democrazia e minor verticismo e le Primarie, con tutti i difetti pur presenti in simili consultazioni, ne è un esempio.
Per i consigli c'è sempre il pagamento su paypal. Per ora ci sono 5 euro. Sono quelli di mio nipote; gliene ho dati dieci per vedere se funzionava il sistema di pagamento ;-) Funziona!


Capitan Findus il Temporeggiatore: Atalanta-Polizia risultato sospeso.

Quinto giorno di meditazione di Capitan Findus. "Faremo accertamenti" aveva dichiarato a freddo. Va bene.
Il decisionista improvvisamente temporeggia e procrastina.
Aspetta che il brodino diventi più freddo.
Non decide.
Non prende posizione per non scontentare tifosi atalantini e/o Polizia.

Fabio Massimo il Temporeggiatore salvò lo Stato con la prudenza.
Siamo sicuri che non prendere posizione su un episodio sgradevolissimo non serva, invece, al Capitano solo a salvarsi la faccia e, nel contempo, come risultato finale,  contribuisca ad allargare la distanza tra cittadino e istituzioni, minando così la credibilità dello Stato?

venerdì 1 marzo 2019

Slide del Basso Impero (1). Le scelte politiche della Lega.


Slalom gigante tra Tifo e Polizia.

I fatti secondo i tifosi della Dea (l'Atalanta per i non Orobici) qui sotto. Il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha chiesto chiarimenti al Ministro degli Interni. Riassumendo la letteruccia, una domanda semplice semplice: "Che cosa è successo?"
In calce la previsione del Profeta in patria sulle azioni di Capitan Findus.
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