martedì 15 settembre 2020

Una ragione per il “No”. Facite ammuina.

 

Girano in rete migliaia di messaggi di questo tipo: si prende un politico particolarmente controverso e spaccamaroni, si calcolano le sue assenze in Parlamento e si appone il seguente slogan: “Cacciamo dal Parlamento i parassiti”.

Lasciamo perdere la metafora entomologica che non mi piace (parassiti, zecche, pidocchi et similia: riportano tutti al linguaggio del Terzo Reich), ma siamo sicuri che la riforma eliminerebbe questi personaggi dall'agone politico?

Prendiamo un esempio a caso: Vittorio Sgarbi.

Vittorio Sgarbi ha collezionato il 75% delle assenze nella sua attività parlamentare.

Ovviamente ha le sue buone ragioni: oltre allo stipendio e il vitalizio garantito, può accedere a più lauti guadagni in comparsate televisive che in nuce consistono nel grido “Capra! Capra! Capra!” rivolto ai suoi interlocutori e in attività in qualità di critico dell'Arte alla page in giro per l'Italia, invitato da amministrazioni comunali compiacenti, sorelline che lavorano nel campo dell'Arte e da un pubblico che pende dalle sue labbra, perché si sa, a Destra, chi parla bene ha un certo credito, basta che non sia di Sinistra.

Orbene, ordunque. Qualcuno pensa sul serio che uno come Sgarbi sarà estromesso dal nuovo parlamento liofilizzato? Ingenuotto, pollo, vincenzo chi ci crede!

Sgarbi è un personaggio pubblico di successo: calamita l'attenzione di una vasta platea e porta voti al partito che lo candida.

E' ovvio che i politici estromessi dalla nuovo riforma saranno quelli con minor copertura mediatica e, in particolare, televisiva.

Prepariamoci, ordunque, fautori del “Sì”, non solo ad avere un parlamento anoressico, controllato da un'oligarchia partitica che deciderà nel retrobottega, ma anche ad un'assemblea rappresentativa sempre più simile alle trasmissioni trash dei canali Mediaset., piena di personaggini che si agiteranno come pazzi, spinti dal loro narcisismo, e che occuperanno le prime pagine dei giornali... Non combineranno nulla di buono e faranno “ammuina”* per far sì che le Alte Autorià del Regno (ora Repubblica) ossia gli elettori pensino che sulla nave che affonda ci si agiti molto per la salvezza di tutti, mentre, come tutti sanno, sì, ci si agita molto, ma per la salvezza e il sostentamento dei soliti noti.


*Per chi non conosce l'espressione rimando alla descrizioni di Wikipedia e trascrivo qui la versione vulgata del (falso) regolamento:

«All'ordineFacite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa
e chilli che stann' a poppa vann' a prora:
chilli che stann' a dritta vann' a sinistra
e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta:
tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa
e chilli che stanno ncoppa vann' bascio
passann' tutti p'o stesso pertuso:
chi nun tene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à".
N.B.: da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno.»





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