Se una decina di anni fa avessimo visto
qualcuno contestare la multa del Vigile di turno, proferendo le
fatidiche parole: “Lei non sa chi sono io!”, ci saremmo fatte
grasse risate.
Il prepotente, vestito da potente o, se preferite, il potente vestito da prepotente, sarebbe stato condannato da tutti.
Ora abbiamo uomini potenti che se la
pigliano con i singoli cittadini.
Non con i propri oppositori
politici (quello rientra nel dibattito politico e chi critica anche
pesantemente un altro potente sa che quest'ultimo ha tutti gli
strumenti per contrattaccare), ma con chi evidentemente ha
strumenti spuntati per difendersi adeguatamente dagli attacchi nei loro
confronti. Son poveri untorelli nelle mani dei famelici Don Rodrigo e gli tocca farsi difendere da una giustizia che ha tempi lunghi e risarcimenti dei danni miserevoli.
Ma ecco la novità dei tempi nostri: il popolino che un tempo parteggiava
per Davide perché si
rispecchiava nella sua debolezza ora parteggia in massa per Golia, purché la buriana non lo colpisca.
Mi tocca ricordare che i Golia, se lasciati ai loro appetiti e senza i limiti delle Costituzioni, prima o poi si pappano il
popolino tutto, le sue poche libertà e le sue piccole ricchezze e sicurezze.
In comode rate o tutte insieme, a sua
discrezione, ovviamente.
Nessun commento:
Posta un commento