martedì 21 maggio 2019

De bufala: Anna Frank e le ossessioni del negazionismo nostrano.



Ecco il problema delle Fake news. Parte la bufala: “Sospesa per aver letto Anna Frank”. Siamo a pochi giorni dal pasticciaccio brutto a Palermo che ha visto la sospensione di una docente per un opinabile accostamento tra Salvini e qualche uomo forte del passato.
Verifica: “La docente è stata sospesa per aver dato uno schiaffo a un bambino”.
E' la madre, che adirata, ha aggiunto la ciliegina dell'indottrinamento “comunista” a base di letture di Anna Frank.
Il MIUR non ne fa cenno: la docente è stata sospesa per l'atto educativo eccessivo e violento. Non si fa. Punto. Anna Frank non c'entra proprio.
Risultato finale e atteso della Fake News è un procedimento logico improprio secondo il quale nelle scuole si indottrinano i bambini e le maestre “comuniste” picchiano per di più i bambini. E' inutile aggiungere da dove possa venire la polpetta avvelenata di un simile messaggio. Tanto per dare una dritta al lettore, invito chi ne abbia interesse a leggersi le paginate dei negazionisti sulla veridicità del Diario di Anna Frank, una vera ossessione.
Ecco il motivo per cui le Fake News fanno malissimo: inducono a un pensiero semplificato che utilizza la generalizzazione come strumento di analisi della realtà, confermano i pregiudizi già radicati e consolidano il vittimismo di chi sente colpito da qualsiasi sopruso (praticamente l'intera umanità ;-)).
Credere alle bufale è la borsa termica che si mette sulla pancia: serve a poco, ma è consolatoria. Ma, se ha qualche perdita, ustiona... e allora sono guai!
arz62

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