sabato 13 aprile 2019

Malaltrismo vaticano. Quando la Teologia vola troppo alto e l'Uomo è perduto.


Come ogni cattocomunista che si rispetti, non parlo volentieri male della Chiesa. Ma questa volta mi prendono per i capelli. 
Sappiate che il Papa Emerito ha lasciato qualche suo appunto sulla pedofilia su un giornale tedesco.
La vulgata di ciò che ha scritto l'avete letta sui giornali: a parere di Benedetto XVI, la libertà sessuale del '68 ha dato il via al diffondersi della pedofilia nella Chiesa.
E' una semplificazione giornalistica, vero, ma rileggendo l'articolo, ahimé, c'è qualcosa di peggio che addossare a un movimento culturale e politico “esterno” le colpe “interne” di una parte del clero indegno del proprio nome.
Riporto parte dell'articolo papale papale ;-) :
 “Tra le libertà che la Rivoluzione del 1968 voleva conquistare c’era anche la completa libertà sessuale, che non tollerava più alcuna norma. La propensione alla violenza che caratterizzò quegli anni è strettamente legata a questo collasso spirituale. In effetti negli aerei non fu più consentita la proiezione di film a sfondo sessuale, giacché nella piccola comunità di passeggeri scoppiava la violenza”.
Sembra che il Papa Emerito faccia una bella confusione tra pulsione sessuale e aggressività; lo dice anche Freud che dalla pulsione sessuale repressa e insoddisfatta può nascere l'aggressività, ma l'aggressività è una costola della pulsione sessuale non ne è la sua manifestazione principale. 
Dalla pulsione sessuale nasce il bisogno relazionale a scapito delle pulsioni egoistiche.
E a sentire l'altro Papa la sessualità non è più uno strumento del Demonio. Anzi.
Tralascio altri passaggi, ma vi invito a leggere senza commento questa parte: “ Mi sia consentito a questo punto un breve excursus. Di fronte all’estensione delle colpe di pedofilia, viene in mente una parola di Gesù che dice: «Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare» (Mc 9,42). Nel suo significato originario questa parola non parla dell’adescamento di bambini a scopo sessuale. Il termine «i piccoli» nel linguaggio di Gesù designa i credenti semplici, che potrebbero essere scossi nella loro fede dalla superbia intellettuale di quelli che si credono intelligenti. Gesù qui allora protegge il bene della fede con una perentoria minaccia di pena per coloro che le recano offesa. Il moderno utilizzo di quelle parole in sé non è sbagliato, ma non deve occultare il loro senso originario. In esso, contro ogni garantismo, viene chiaramente in luce che è importante e abbisogna di garanzia non solo il diritto dell’accusato. Sono altrettanto importanti beni preziosi come la fede."
Quel che importa al Papa Emerito, oltre al garantismo nei confronti degli accusati, è l'attentato nei confronti della Fede. Sembrerebbe a prima vista di una presa di posizione antigarantista, ma ci si dimentica che si sta parlando di corpi abusati e di psiche devastate.
E qui, scusate la banalizzazione, ci si preoccupa che i piccoli perdano la loro fede. Preoccupazione legittima sia chiaro dal punto di vista pastorale, ma del tutto impropria rispetto a quello che può succedere a livello psichico nella sua esperienza di vita concreta ad un bambino abusato.
Ecco l' esempio concreto poco dopo di quanto accennato prima:
Una giovane ragazza che serviva all’altare come chierichetta mi ha raccontato che il vicario parrocchiale, che era suo superiore visto che lei era chierichetta, introduceva l’abuso sessuale che compiva su di lei con queste parole: «Questo è il mio corpo che è dato per te». È evidente che quella ragazza non può più ascoltare le parole della consacrazione senza provare terribilmente su di sé tutta la sofferenza dell’abuso subìto. Sì, dobbiamo urgentemente implorare il perdono del Signore e soprattutto supplicarlo e pregarlo di insegnare a noi tutti a comprendere nuovamente la grandezza della sua passione, del suo sacrificio. E dobbiamo fare di tutto per proteggere dall’abuso il dono della Santa Eucaristia”.
Come se il problema più urgente, per una ragazzina abusata, siano le parole di un prete pedofilo (o pedofilo prete) che mettono confusione nella sua testa per quanto concerne il significato dell'Eucarestia o che l'atto in sé sia un danno al dono di questo sacramento. 
Non sono aduso alle letture teologiche e magari mi sfugge qualcosa, ma temo che questo tipo di Teologia, che vola troppo in alto, perda involontariamente i contatti con l'Umanità.
E nel caso specifico che sia un “malaltrismo” (una variante del benaltrismo) ad uso interno del Vaticano per evitare di fare i conti con le potenziali perversioni indotte da un celibato dei preti che è, di fatto, un atto contro natura.

Link all'articolo di Benedetto XVI: https://www.acistampa.com/story/la-chiesa-e-lo-scandalo-degli-abusi-sessuali-testo-integrale-11148

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