giovedì 18 aprile 2019

Se questo è un giornale...



Non c'è nulla da fare: sappiamo da tempo che Libero non è un giornale, se non per il fatto che esce ogni giorno, ma non ci siamo ancora abituati.
E, checché ne dica Mentana, facendo un distinguo  gesuitico che non ha molto senso (riassumendo: ci sono buoni giornalisti che scrivono su Libero, ma chi pensa i titoli è uno stronzo), un pezzo di carta non fa un quotidiano; e i giornalisti che si prestano a questo giochetto sporco, se non sporchissimo, non si meritano granché la tessera dell'Ordine.
Libero è un ventilatore spargimerda, un inquinatore di pozzi e di anime. 
E in questa operazione fa un ottimo servizio a chi vuol spargere malcontento ed è un perfetto fiancheggiatore di ogni opera manipolatoria dell'opinione pubblica più malleabile.
Non ho detto la più ignorante, ma la più disposta a costruirsi una realtà fittizia, a proprio uso e consumo (anche a Sinistra, c'è chi si presta, lo so; la tendenza psicotica è bipartisan). 
Libero è un cementificatore del pregiudizio ed ha una funzione consolatoria per chi, in cuor suo, ha inconfessabili pensieri: nullificazione dei comunisti e in genere degli avversari politici, sterminio dei Rom, vendetta rapida e immediata attraverso ogni arma, e robuccia del genere, ideuzze che albergano da sempre nella borghesia sotto la cenere del perbenismo e che in genere cozzano con i progressi del pensiero e della civiltà in Italia e spesso col cristianesimo (non voglio stare sul vago: abolizione della pena di morte, inutilità della tortura, proporzionalità della pena, timore che la vox populi diventi vox dei and so on, insomma quel pensiero che attinge alla fonte di Cesare Beccaria e del suo nipotino Alessandro Manzoni).
Prendersela poi con una ragazzina e definirla cretina, pensando di essere spiritosi, dà l'idea della levatura delle persone. Purtroppo, non è cosa nuova. 
Poiché non è la prima volta che i direttori responsabili di Libero sono costretti a pagare le conseguenze di titolazioni di tal fatta, la domanda che mi pongo, visto che il giornale ha una tiratura per pochi infimi ;-), è chi sia il finanziatore occulto disposto a pagare le penali in Tribunale. 
Io un'idea ce l'ho, ma non ve la dico. Non sono un giornalista di Libero, io! ;-)
arz62

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