Così come è successo per
l'autoimposizione della reclusione volonataria in casa, vorrei che
l'utilizzo dell' App “Immuni” , sviluppata dalla Bending Spoons,
avesse lo stesso margine di discrezionalità; vorrei, insomma, che
convinca il cittadino comune che la questione è di massima
importanza e che la scelta di scaricarla o meno sia una scelta
consapevole e efficace in termini operativi.
Poiché gli Italiani hanno generalmente
ottemperato, qualcuno obtorto collo, alle imposizioni di “fermo”
che ha comportato notevoli danni economici, psicologici e sociali,
dimostrando che la semplice imposizione a poco serve, ma il convincimento,
unito a quel quid di strizza che simili occasioni offrono, sì, mi
piacerebbe che per convincere al meglio tutti si chiarissero le
seguenti questioni:
1- L'applicazione non violerà i
diritti di privacy dei cittadini?
2- Chi avrà il controllo dei dati
forniti?
3- La scelta della società “Bending
Spoons” che ha sviluppato l'applicazione è stata fatta in modo
trasparente?
4-C'è stato un bando che ha
determinato la scelta dell'applicazione?
5-La presenza di fondi del gruppo
Berlusconi nell'azienda che si è occupata dello sviluppo
dell'applicazione non ha indirizzato la scelta?
6-L'azienda stessa ha l'appoggio di una
holding vicina a gruppi economici provenienti dalla Cina. E' tutto
sotto controllo?
7-Non dobbiamo temere che i dati
forniti siano in qualche modo da preservare in modo esclusivo
all'interno dei confini nazionali, blindati e non accessibili a
qualsiasi Renato Farina o Pio Pompa?
Chi mi conosce sa che odio il
complottismo in genere, ma qualche risposta va data.
Lo so che molti, e anche il
sottoscritto, davanti a un modulo di autorizzazione per qualsiasi app
cliccano compulsivamente sì, ma i dati forniti da questa
applicazione comportano molteplici problemi relativi alla privacy da
non sottovalutare.
Per farla corta: la limitazione della
libertà va giustificata e va garantita e le disposizioni devono
essere chiare e non intrusive (vedi la questione “congiunti” che è intrusiva non essendo chiara).
Se avessi anche il minimo sospetto che
vi sia qualcosa di opaco nell'operazione, mi sottrarrei.
Perché i
dati dei cittadini nelle mani di un sistema democratico che ha a
cuore il bene generale garantiscono tutti, ma i dati personali
forniti gratuitamente nelle mani di personaggi che non hanno mai
dimostrato rispetto della libertà (se non la loro) e del bene comune
possono essere boomerang molto pericolosi.
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