L'errore (in cui sono incorso anch'io.
Mea culpa!) di scambiare il linguaggio infantile di certi personaggi
della politica e dell'informazione con l'infantilismo della persona
stessa va evitato come la peste.
E' inutile (e controproducente) dare
del bambinone al Capitano che si strafoga di Nutella, nel contempo prendendosela, mandando bacioni, con il nuovo nemico di turno (Cinese, Albanse, Rom, Immigrato, Comunista and so on...), o dell'ubriacone
a Feltri che dice papale papale che i meridionali sono “inferiori”.
Al bimbo e all'ubriacone (o al pazzo)
concediamo il beneficio di inventario dell'inconsapevolezza e
l'azione più aggressiva nei loro confronti per certe esternazioni
sarà di conseguenza il buffetto sulla guancia.
Prendeteli per adulti consapevoli delle
loro parole. E agite di conseguenza. Senza sconti.
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