Pensierino della sera.
Come ogni sera, seguo (a dir la verità
non molto attentamente, perché preferisco non essere travolto
dall'informazione minuto per minuto) la conferenza stampa dove il
mite Borrelli risponde con pazienza olimpica alle domande dei
giornalisti.
Lo avrete notato: pur con la varietà
di accenti, i prodi cavalieri dell'informazione hanno un tono a metà
tra l'adirato e il sospettoso.
Poiché a certe domande non c'è certezza, Borrelli rimanda agli esperti le risposte più
tecniche oppure, semplicemente, dice: non ci sono dati.
E con calma Zen sorride senza mandare a
quel paese i maleducatissimi interlocutori.
Questa stampa con la bavetta alla bocca
è la stessa che si è sorbita senza colpo ferire le idiozie di un
Capitano freezerato, evitando (Per paura? Per convenienza?), di
entrare in conflitto con chi gestiva allora il potere con minchiate
sesquipedali (e che ora balla la samba della scontentezza promettendo
milioni di miliardi a chicchessia ovviamente sempre coi soldi degli altri).
Insomma, certi giornalisti (e son
molti) sono agnelli con i lupi e lupi con gli agnelli, agnelli che ora si
fanno un mazzo tanto per tirarci fuori dalla cacca.
Domani, quando leggerete i titoli dei soliti
giornalacci, pensate alle mie parole.
Notte.
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