giovedì 27 ottobre 2022

La Destra muove i primi passi: flette i muscoli, sorride ai fotografi e accontenta gli amichetti. Nulla di nuovo sotto il sole.

 Per quanto mi riguarda, nessuna meraviglia: la Destra fa la Destra.

Tra le tante promesse “popolari” (che poi eran populiste) sparse come capperi sulla pizza per ora non ne vedo neanche una messa in opera, mentre illico et immediate si vedono il taglio autoritario che il Governo vuole dare alla sua azione (le manganellate agli studenti della Sapienza e il blocco dei barconi) e gli interventi a sostegno del ceto medio alto, delle partite IVA e generalmente degli imprenditori: la flat tax e l’aiutino all’evasione per l’uso del contante.

Al popolo straccione e alla borghesia impoverita che l’hanno votato in massa nulla, more solito, o briciole sotto il desco.

D’altronde, l’errore è antico: allora fu non vedere lo iato evidente tra il programma socialisteggiante del Programma di San Sepolcro e i primi passi del partito del Buce giunto allo scranno di Presidente del Consiglio, ora pensare che la Ducia (ops, mi scusi, il Ducia) si svincoli dal dettato dell’alta Borghesia che le ha dato mandato di mettere ordine per venire incontro a quel popolino che le è stato tanto caro quando era all’opposizione, ma che ora è il solito inguaribile, lagnoso rompiscatole che chiede pane e non frittate di parole.

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