Piccola nota banale.
Il populismo si
nutre del rapporto diretto con la massa. Il populista fa appello
sempre a una massa indistinta che presuppone compatta e parla spesso
a suo nome.
Un Matteo dice: “Gli Italiani lo
vogliono!” e, quando dice Italiani, fa riferimento a un blocco senza
differenziazioni.
Tutti sanno che una popolazione è
composta da tante teste e tante cattedrali e non c'è cosa più
improbabile che tutti vadano d'accordo all'unisono.
L'altro Matteo or ora ha fatto parlare
una massa indistinta di morti, una massa che non può rispondergli
perché non lo può più fare; per di più ha messo loro in bocca un
auspicio (la riapertura) che è solo suo.
Il populista dà solo voce al proprio
cervello e dà aria ai propri denti, ma, come tutti i codardi, si
nasconde dietro alla presunta volontà di un popolo che non gli ha mai dato nessun mandato.
De hoc satis.
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