mercoledì 27 maggio 2020

Penso crepuscolare.

Piccolo pensiero della sera.
La libertà di pensiero e di parola non è illimitata: se calunni o minacci qualcuno, non solo non eserciti alcuna libertà civile, ma incorri in parecchi reati.
E fanno bene, e mi riferisco ai casi più recenti, Azzolina, Berizzi, Fontana a denunciare chi, pensando di essere privo di ogni responsabilità per le parole digitate velocemente su una tastiera, mette in allerta le sue vittime e le autorità preposte a difenderle.
Nessuno deve sottovalutare il pericolo perché su 100 che danno aria ai denti, sbavando pericolosamente sulla tastiera, ne trovi sempre uno più invasato degli altri che passa dalla parola all'atto.
E gli altri 99 non sono neppure loro innocenti.
Gli avversari politici si prendono per i fondelli, li si mette alla berlina per quello che fanno o non fanno, si chiede che affrontino le responsabilità che competono loro davanti ai Giudici, ma hanno diritto di andare a casa tranquilli senza guardarsi alle spalle.
Perché in guerra non siamo. Siamo solo nella cacca e dobbiamo tirarcene fuori.

Nessun commento:

Posta un commento

Translate