Lo sapete: so disegnare e mi diletto di
satira politica. Qualcuno potrebbe pensare che la bambina di Bibbiano
che non è di Bibbiano salita sul palco di Pontida potrebbe idealmente stimolare la mia creatività e il mio
umorismo.
Per nulla.
So che cos'è il cinismo, quello che
ride delle disgrazie altrui, quello, tanto per fare un esempio, di
Charlie Hebdò. Anche il cinismo, però, ha un'etica: chi è cinico pensa
che non vada bene così come va il mondo e che quest'ultimo debba
cambiare. E se non può cambiare, il cinico di tal fatta ritiene che si possa
rappresentare nella sua miseria per rendere edotti coloro che non
sanno.
Il globo terracqueo è mota, fango e merda, non ve ne rendete conto?
L'uomo politico che mette in piazza una
bambina che dovrebbe rappresentare un caso politico e che sa, perché
sa, che non c'entra nulla con quello che vuole dimostrare, non è
cinico: confida, e in questo è cinico, sull'infinita dabbenaggine dei
suoi adepti, ma dimostra che il mondo gli va benissimo com'è, che non
c'è nulla da cambiare, che l'orrore è bellissimo, permettendogli di andare avanti nell'opera di demolizione di ogni empatia
per chi soffre.
Perché la sofferenza per persone di tal fatta non è un mezzo di sensibilizzazione per debellare il dolore del mondo, ma uno strumento per mantenerlo ad libitum e al diapason.
Ecco: Capitan Findus non è un rivoluzionario, come ogni tanto si presenta agli occhi degli ingenui, è un perfetto conservatore a cui va benissimo che la
realtà sia orribile e che gode dell'orrore dei comportamenti umani,
della loro grettezza e della loro lontananza da ogni forma di
umanità.
Mi meraviglia, e molto, che una Destra
legalista e moderata possa andare serenamente a spasso con lui. Il fantasma di Bibbiano non terrà lontano dall'Italia il Comunismo, ma ogni forma di cambiamento.
Temo che il nuovo partito di Bibbiano senza Bibbiano vampirizzerà a breve quel poco di Destra seria e liberale, senza ucciderla, perché il vampiro, non avendo alcun vantaggio a debilitare
troppo il vampirizzato, inoculerà nel suo sangue i germi della
sua malattia pur mantenendolo in vita.
Così come sta facendo in vasti strati della popolazione, trasformando un popolo già incline ad essere immorale e poco vicino ad un prossimo che non coincida con la sua famiglia in un popolaccio urlante della peggior specie, difensore fiero dei forti e implacabile carnefice con i deboli ossia la perfetta incarnazione di un novello Don Abbondio italico con dei canini molto pronunciati, pavido e, nel contempo, feroce e assetato di sangue.
Nessun commento:
Posta un commento