lunedì 16 settembre 2019

Non c'è niente da ridere se il fantasma di Bibbiano si aggira ancora per l'Italia. Non è un fantasma, comunque: è un vampiro.


Lo sapete: so disegnare e mi diletto di satira politica. Qualcuno potrebbe pensare che la bambina di Bibbiano che non è di Bibbiano salita sul palco di Pontida potrebbe idealmente stimolare la mia creatività e il mio umorismo. 
Per nulla.
So che cos'è il cinismo, quello che ride delle disgrazie altrui, quello, tanto per fare un esempio, di Charlie Hebdò. Anche il cinismo, però, ha un'etica: chi è cinico pensa che non vada bene così come va il mondo e che quest'ultimo debba cambiare. E se non può cambiare, il cinico di tal fatta ritiene che si possa rappresentare nella sua miseria per rendere edotti coloro che non sanno. 
Il globo terracqueo è mota, fango e merda, non ve ne rendete conto?
L'uomo politico che mette in piazza una bambina che dovrebbe rappresentare un caso politico e che sa, perché sa, che non c'entra nulla con quello che vuole dimostrare, non è cinico: confida, e in questo è cinico, sull'infinita dabbenaggine dei suoi adepti, ma dimostra che il mondo gli va benissimo com'è, che non c'è nulla da cambiare, che l'orrore è bellissimo, permettendogli di andare avanti nell'opera di demolizione di ogni empatia per chi soffre.
Perché la sofferenza per persone di tal fatta non è un mezzo di sensibilizzazione per debellare il dolore del mondo, ma uno strumento per mantenerlo ad libitum e al diapason.
Ecco: Capitan Findus non è un rivoluzionario, come ogni tanto si presenta agli occhi degli ingenui, è un perfetto conservatore a cui va benissimo che la realtà sia orribile e che gode dell'orrore dei comportamenti umani, della loro grettezza e della loro lontananza da ogni forma di umanità.
Mi meraviglia, e molto, che una Destra legalista e moderata possa andare serenamente a spasso con lui. Il fantasma di Bibbiano non terrà lontano dall'Italia il Comunismo, ma ogni forma di cambiamento.
Temo che il nuovo partito di Bibbiano senza Bibbiano vampirizzerà a breve quel poco di Destra seria e liberale, senza ucciderla, perché il vampiro, non avendo alcun vantaggio a debilitare troppo il vampirizzato, inoculerà nel suo sangue i germi della sua malattia pur mantenendolo in vita. 
Così come sta facendo in vasti strati della popolazione, trasformando un popolo già incline ad essere immorale e poco vicino ad un prossimo che non coincida con la sua famiglia in un popolaccio urlante della peggior specie, difensore fiero dei forti e implacabile carnefice con i deboli ossia la perfetta incarnazione di un novello Don Abbondio italico con dei canini molto pronunciati, pavido e, nel contempo, feroce e assetato di sangue.

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