mercoledì 8 gennaio 2020

Le Guerre al tempo dei Ciuffettoni.


Una guerra dichiarata in 48 secondi via Twitter, senza passare dall'approvazione di nessun organo di controllo dello Stato. Nessun invio di ambasciatori con la feluca e nessun accenno a dichiarazioni di guerra.
Ciuffettone poi dice una cosuccia che nessuno ha ritenuto degna di attenzione e che ha inorridito evidentemente solo il sottoscritto: “La nostra risposta sarà sproporzionata”.
Sproporzionata?
Persino i nazisti nei tempi bui davano un peso alle rappresaglie; sbagliavano i conti, come è successo alle Fosse Ardeatine, ma una proporzione la davano: dieci ogni tedesco ucciso.
No, in questa occasione, programmaticamente, la reazione sarà “sproporzionata” ossia , detto in altro modo, irragionevole.
Per un morto americano 10, 100, 1000 o10 milioni di iraniani?
Affidare ai ciuffettoni il pulsante della guerra atomica o meno significa questo: affidare la vita e la morte degli uomini ad un tiro di dadi babilonesi.
Mi vergogno a dirlo, ma confido a questo punto sull'intelligenza dei generali americani, quelli che devono aver consigliato a Ciuffettone di dire, sicuramente mentendo (non è una novità), che durante gli 80 raid missilistici iraniani partiti questa notte non c'è stata nessuna vittima.


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