Ben sapendo che lo fa apposta (e fessi
noi a cascarci), cerchiamo di capire come Vittorio Feltri costruisce
i suoi giochetti provocatori; ovviamente provo a smontare e rimontare
l'ingranaggio per evitare che qualcun altro cada nella rete che ci
vuole tutti incazzati per quello che scrive.
Nel suo tweet (o meglio “cra cra”)
rivolto alle tre ricercatrici il direttore di “Libero” finge di
fare un complimento per denigrare e screditare le scienziate sia
perché donne sia perché meridionali.
Ecco il boomerang dedicato a Vittorio
che usa il suo stesso meccanismo mentale e stilistico:
“Un ottuagenario criptonazista, ma
neanche tanto cripto, ogni tanto ne azzecca una: oggi, movvedi!, si è
complimentato con delle scienziate che hanno isolato il Coronavirus.
Come un orologio rotto il buon Vittorio azzecca l'ora due volte al
giorno. Un vero miracolo. D'altronde si rivolge a delle analfacapre
che non sanno leggere le ore sul quadrante e che gli danno credito.
Una lezione di giornalismo: dare del
coglione all'interlocutore qualsiasi cosa faccia, anche se salva
milioni di vite. Non solo: vantarsi di avere una tiratura da
bollettino parrocchiale, autodefinendosi nel contempo giornalista
controcorrente, non specificando che “controcorrente” significa
“contro l'acqua corrente”, preferendo all' H2O di gran lunga
(perché dargli torto?) del buon Brunello. Un applauso”.
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