sabato 29 febbraio 2020

Virus alla conquista del Mondo vs politici alla conquista dell'elettorato fragile.


I Virus sono più intelligenti di Zaia. Infatti, quando vedono una potenziale vittima, le saltano addosso senza considerare se sia bianca, gialla, nera o a pois, mentre Zaia se la prende solo con i gialli. Zaia pensa di eliminare i Cinesi (e prima di loro i Meridionali, gli Albanesi, i Rom, i Rumeni and so on), facendo fuori l'Umanità (con la u maiuscola), mentre i virus, che vogliono conquistare il Mondo, vogliono far fuori l'umanità (con la u minuscola) e colpiscono tutti senza guardare in faccia a nessuno.
Zaia fa bene, comunque, a parlare di igiene. Sta di fatto che , pur essendo igienicamente ineccepibili, rischiamo tutti lo stesso, tant'è che in Italia il 10% dei contagiati dal Coronavirus sono medici e infermieri, persone aduse ad utilizzare i guanti e a disinfettarsi ben bene.
Tirar fuori le abitudini alimentari bislacche equivale a mettersi allo stesso livello dei bimbi delle scuole elementari la cui offesa più frequente ai loro compagnucci Cinesi è quella di mangiare i cani, anche quando i loro coetanei ormai da anni pasteggiano a pizza e spaghetti. 
Il passaggio al Cinese che puzza, e non di mandarino, è vicino.
Insomma, per farla corta, giocare su queste questioncelle è infantile, ma fa il gioco di una politica scaltrissima che conta su un elettorato che non vede l'ora di avere conferma dei propri stereotipi: perché i virus degli altri, a loro avviso, sono sempre più virulenti dei loro come l'erba del vicino è sempre più verde.
Cominciano a pensarlo anche altri Paesi civili come i Francesi e gli Statunitensi, quando ora vedono un italiano:” Guardatevi da quell'italico! E' un portatore di virus! E, ovvove!, puzza d'aglio da qui a un chilometro!”, quando ormai, da anni, nella nostra cucina, l'aglio viene usato in modo parsimonioso per evitare spiacevoli inconvenienti sociali a pulzelle e pulzelli.

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