Una signora X viene beccata con 24 kg
di cocaina nel trolley. Difficile giustificare la distrazione; in una
valigia così stipata , c'è spazio solo solo per qualche mutandina e
per uno spazzolino da denti. L'ipotesi più benevola è lo scambio
della valigia.
Se così fosse, dopo una breve
perquisizione, e se nella valigia non dovesse esserci nulla di
riconducibile alla signora X ( né mutandine, né spazzolino da
denti), il plot dovrebbe prevedere la fanciulla urlare: “Oh, quanto
sono stata ingenua! Non me ne sono accorta! Mondo infame! Sono stata
incastrata!”
Non sembra che sia andata così. Guarda
caso la fanciulla è amica di un potente innominabile, perseguitato,
così si dice, da una magistratura ostile. La fascinosa fanciulla ha
fatto qualche viaggetto con lui e i giornali gossippari l'hanno
nominata, in tempi non sospetti, ma evidentemente con preveggenza
sibillina, la “Dama bianca” ( “Nomen est omen” ;-))
La difesa della fanciulla è la
seguente: “Poiché amica del potente, verrò giudicata
negativamente dalla magistratura”.
Ecco esemplificata quella che è stata
magistralmente definita da Travaglio la scomparsa dei fatti: il
trolley con 24 chili di cocaina è scomparso e l'unica sua
responsabilità reale è l' essere amica di un potente chiacchierato.
Ironia della sorte, il suddetto e i suoi amichetti, per lo spaccio di
droga in quantità così considerevole, sarebbero probabilmente
tentati, coram populo, di ripristinare la pena di morte... arz