sabato 29 novembre 2014

L'ondata del razzismo e la viltà di molti (2)



Non tutti sono vili: Gad Lerner non lesina parole di condanna per le iniziative del fascioleghismo che se la prendono ora con i Rom, mentre poco prima se la prendevano con gli omosessuali dietro il paravento delle sentinelle in piedi ( appoggiate apertamente da Forza Nuova, al di là delle patetiche professioni di apartitismo).
http://www.gadlerner.it/2014/11/28/laggressione-ai-rom
Ma lui, si sa, è ebreo e ha vissuto sulla propria pelle qualche esperienza nel campo della discriminazione
Tace invece la Chiesa; anzi, in più di un'occasione sembra ammiccare, specialmente sul tema della omosessualità, alle forze più regressive che si stanno compattando nel nuovo progetto politico berlusconiano.
Se c'è un cosa che non si può permettere la Chiesa, è la viltà; parli, dunque, forte e chiaro, e che il sì sia sì e il no sia no.

Se i vertici del mondo cattolico si comporteranno da ominicchi e tergiverseranno nell'ambiguità, Dio saprà giudicare il giusto e l'empio a tempo opportuno ( sempre che in Dio essi ci credano, ovviamente...)
arz

venerdì 28 novembre 2014

L'onda lunga del razzismo e la viltà di molti.

Casa Pound, Leghisti e compagnia bella e plaudente vogliono impedire l'ingresso a scuola di alcuni bimbi Rom. 
https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=Casa%20Pound%20ingresso%20Rom

Ecco la dimostrazione che l'Italia è destinata a un rapidissimo declino e a un rovinoso regresso nel concetto di civiltà.
Prendersela coi bimbi, infatti, è l'ultima frontiera del razzismo prima pensato, poi verbalizzato (e non c'è stata e non c'è ancor oggi una magistratura sufficientemente forte e con le palle per procedere d'ufficio) e ora praticato all'aria aperta.
I bimbi Rom , nel pensiero dei razzisti biologici, non hanno alcuna possibilità di inserimento e di integrazione: zingari ladri sono e zingari ladri saranno. 
E nuovi olocausti si approssimano, tra la viltà di molti che, anche se perplessi, nemmeno a parole, riescono a contrastare questa deriva inquietante. 


P.S. Nel filmato , negli Stati Uniti, la Polizia difende i ragazzi neri e viene persino schierato l'Esercito. Da noi?

martedì 18 novembre 2014

L'educazione sessuale ai tempi del colera.


Come sempre in Italia le questioni semplici devono diventare complesse. A scuola parlare di affettività e di sessualità è compito sempre gravoso. Nessuno vorrebbe farlo, ma molti insegnanti, obtorto collo, ne parlano perché sanno che è importante , testando ogni giorno la crassa ignoranza dei loro alunni. Qualcuno osa persino scrivere nel POF che  tratteranno argomenti attinenti all'affettività (e “alla sessualità”, se si tratta di un documento delle scuole superiori), scatenando regolarmente le ire di qualche raro genitore che afferma il proprio diritto di educare il proprio figliolo su tali tematiche in famiglia.
I ragazzi, è vero, sanno tante cose in merito, sia chiaro, e forse più dei loro docenti, ma le loro fonti di informazione spesso sono, se va bene, le mirabolanti imprese del loro compagno di classe più scafato, se va male, Youporn e siti consimili di cui è ricca la Rete.
Ora il mondo cattolico è in subbuglio. Sembra che le direttive mondiali e europee aprano alla teoria “gender”.
Ho letto di tutto in questi giorni e non sono notizie provenienti da “Lercio.it”, ma da siti vicini al mondo cattolico: allievi maschi che devono portare a scuola specchietto e rossetto per abituarsi a vedere la differenza di genere, lezioni di masturbazione alle elementari ( in Francia, però) et similia.
In genere, sono postate da genitori cattolici, allarmati delle direttive dell'OMS che ritengono opportuno in tutto il mondo che si parli di sessualità, imponendo degli “Standard per l'educazione sessuale”.
Sappiamo tutti che molti genitori sono ferratissimi in materia. Non ne dubito.
Il problema vero è che molti altri genitori non parlano a casa, poiché l'argomento , come si sa, non è il più facile da affrontare con i bimbi.
More solito, il mondo cattolico ( e questa volta anche l'ala moderata) vuole impedire che altri usufruiscano di un diritto che poi, in questo caso, è semplicemente quello all'informazione.
“Famiglia cristiana” che passa per l'ala moderata, ha stilato un decalogo che allerta i genitori.
Si sfiora il ridicolo : nell'ottica del testo, nelle scuole STATALI dei perfidi insegnanti al soldo dell'OMS stanno cercando di indottrinare il loro figlioli sulla teoria “gender”. I genitori devono costituire un corpo di sentinelle che allerti chi di dovere dell'obbrobrioso tentativo di pervertimento in atto nella scuola PUBBLICA.
Sentinelle ( o spie) dovevano essere gli insegnanti di Religione per la Curia ambrosiana, ma sembra che le autorità ecclesiastiche abbiano fatto un passo indietro.
Per chi voglia informarsi meglio fornisco il link alla pagina online di Famiglia Cristiana:

http://www.famigliacristiana.it/articolo/dodici-strumenti-di-autodifesa-dal-la-teoria-del-gender-per-genitori-con-figli-da-0-a-18-anni-.aspx

Qualcuno si è preso la briga di ironizzare sulle direttive del Decalogo .
 Il giornalista è anche docente di scuola media e sa di che cosa parla (http://leonardo.blogspot.it/2014/11/la-scuola-dellamore-non-passera.html).

Francamente non vedo nella classe docente talebani della teoria “gender”. Anzi, essendo parte integrante del corpo sociale italiano, con tutti i vizi e le virtù dello stesso, li vedo più riottosi che mai ad occuparsi di questioni che risultano solo foriere di guai e di discussioni ( e visto il tono minaccioso del Decalogo non è significativo perché siano così timidi?)
Insomma, nelle scuole si parlerà sempre meno di affettività e sessualità e il risultato sarà quello di avere una pletora di ragazzini che si dedicheranno alla sessualità tanto al pezzo ( mica ci rinunciano, carucci!) con la bella vista di minorenni gravide che si dovranno spupazzare, con un'età mentale inadeguata, figlioli indesiderati.
Ah, sia chiaro, quando le mamme minorenni saranno troppe, ci sarà sempre qualcuno che si alzerà e dirà:”Perché la scuola non provvede all'educazione sessuale? Perché la scuola non assolve al proprio dovere di informare?”

Perché siamo il peggiore dei popolacci: quando imperversa il colera, amiamo mangiare le cozze fresche! arz

lunedì 17 novembre 2014

Il nuovo sorriso della Lega.


Quando ho visto il manifesto, non volevo crederci. Nel mio immaginario ( ammetto di essere un po' prevenuto) i Leghisti hanno sempre la bava alla bocca ( al massimo, nella versione bonaria, nell'atto di aggredire una salamella).
Nella loro ottica, c'è sempre stato qualcuno da accusare di tutti i mali del mondo e per farlo bisogna, giocoforza, digrignare i denti. 
Facciamo una rapida carrellata?
Prima i meridionali, poi gli albanesi, poi i cinesi, poi gli immigrati clandestini, infine, in graduato climax, i Rom.
Se c'è un popolo che non ha fatto i conti con la propria pochezza ( che è quella di tutti, sia chiaro, comprese le vittime dei loro strali) è il popolo leghista. Non so da dove venga questo loro connaturato senso di superiorità; temo che venga , e scusate la psicologia d'accatto, da un profondo senso di inferiorità, quello di un popolo che non ha avuto facilmente voce in passato, perché schiacciato un tempo dal senso di inadeguatezza di chi doveva confrontarsi senz'armi con chiunque avesse uno straccio di cultura.
Ora che il senso di colpa si è attenuato ( non perché sia migliorata la loro cultura, ma perché è peggiorata, e di molto, quella dei loro interlocutori), possono parlare, urlare e prendersela con chiunque, pur mantenendo il vittimismo di chi ha subito un continuo sopruso nel corso della propria vita.
Salvini, che come ho già scritto non è un cretino, sa che alla lunga, però, gli urlatori spaventano l'elettorato moderato. 
E ora , sfoderando un sorriso pacioso dal suo manifesto, chiama a raccolta i suoi; questi, col sorriso sulle labbra, inneggeranno a nuovi Olocausti e a nuovi stermini. 
Non basterà, ahimè, il bianco dei denti a coprire il profondo nero del loro livore.
arz

domenica 16 novembre 2014

Effetti perversi delle parole.

In genere le mie esternazioni (leggi: post) sono lette da un massimo di 60/70 persone.
E gran parte, credo, sono persone che conosco.
Il mio commento “Il porno dell'orrore” ha ora un numero di lettori spropositato rispetto al solito.
Temo che la parola “porno” abbia aiutato ( e mi scuso con chi ha letto quanto ho scritto senza alcuno spirito pruriginoso; non è mia intenzione di far di tutta un'erba un fascio).
Poiché il senso del post era condannare la conquista di una facile visibilità dei media attraverso mezzucci che alterano il valore dei fatti e delle notizie , la prossima volta mi riprometto di fornire titoli meno suggestivi per non far la figura dell'innaffiatore innaffiato.
Non perché non voglia divulgare il mio pensiero, sia chiaro, ma per evitare di attirare chi, a fronte del titolo “Il porno dell'orrore”, si aspettava qualcos'altro, rimanendone alquanto deluso. Già me lo vedo gridare: "Orrore!" per l'evidente mancanza di "porno" ;-)

Scherzo, more solito, ma vi assicuro che il titolo, nelle mie intenzioni, non voleva essere un malizioso specchietto per le allodole.
arz

sabato 15 novembre 2014

Il porno dell'orrore.

Ho sempre più repulsione per le immagini che circolano in Internet ( in questo caso la mia irritazione non è solo linguistica) : c'è un piacere necrofilo, un porno dell'orrore che avanza.
Certo, stimola la curiosità della Rete e aumenta le visite.
Quando le truppe dell'Isis trasmettono le loro barbare esecuzioni contano esattamente sull'effetto mediatico e sul potere di penetrazione delle immagini. Personalmente, pur essendo molto curioso, non ho mai cercato di vedere prodotti mediatici di tal fatta, in particolare quelle immagini e quei video che sono state raccolti proprio per suscitare orrore e raccapriccio; non riesco a vedere fino alla fine nemmeno un film horror, figuriamoci se riesco a compiacermi dell'orrore della realtà!
Non mi sento di condannare chi riesce a reggere l'impatto, sempre che lo faccia nello spirito della conoscenza e non del gusto del macabro.
Mi colpisce, però, vedere che un video che è circolato in Internet e che rappresenta in modo chiaro l'orrore della guerra visto dalla parte dei bambini ( c'è un bimbo che si finge morto per salvare la sorellina) ha collezionato un bel numero di visualizzazioni. Orbene, sembrerebbe un falso.
Chi lo ha realizzato dice di averlo fatto a fin di bene. Io francamente sento puzza di propaganda al contrario.
A fin di bene si dovrebbe rappresentare la realtà così com'è e non stravolgerla a proprio piacimento; cedere alla deformazione dell'informazione, e mi si scusi il gioco di parole, è segno che la barbarie ha fatto un bel passo avanti.
Questa mia repulsione nei confronti di un modo di gestire la notizia, che vorrebbe essere d'avanguardia e che risulta invece essere un miserevole modo per raccogliere un "Like", è un segno evidente della mia incapacità di adeguarmi ai tempi. 
Datemi pure del vecchio barbogio: è la pura verità !;-(


http://www.repubblica.it/esteri/2014/11/15/news/siria_falso_il_video_dei_bambini_sotto_tiro_cecchini-100628961/?rss

mercoledì 12 novembre 2014

Il Salvini pensiero.

Vile aggressione
Legittima protesta
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/11/12/news/tor_sapienza-100372119/?ref=HREC1-4
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/11/11/foto/tor_sapienza_sassi_contro_il_centro_immigrati_cariche_della_polizia_e_feriti-100329173/1/?ref=HREC1-4#1

La morte del vocativo (3)

Un nuovo elettrodomestico? ;-(

Argomentum ad populum

Sottoscrivo:
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/11/12/largomento-dei-furfanti/
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/06/15/igiene-del-campo/

Igiene delle parole e del pensiero.

Accidenti! Mario Giordano legge "Graffi di gesso"!


L'iperbole è un'arma retorica efficace, Giordano. Non usi però due pesi e due misure: dica seriamente, senza avere qualche rimorso di coscienza, che anche Cucchi si è divertito, quel guitto, a fare i salti mortali per le scale. Non regge, lo sa.
La realtà è purtroppo più ruvida e meno piacevole. Al massimo, è inconoscibile.
Un giornalista dovrebbe avere a cuore i fatti: le armi retoriche le si lasci agli avvocati, ai politici e al massimo a chi vuole fare satira ( http://graffidigesso.blogspot.it/2014/11/non-era-acqua-era-benzina.html).
E' vero o non è vero che Salvini aveva una scorta a sua disposizione e ha preferito confrontarsi a muso duro con gli antagonisti? Poteva allertare 80 agenti messi a sua disposizione, sì o no?
arz

La morte del vocativo (2)

Per la discussione teorica: http://graffidigesso.blogspot.it/2014/06/la-morte-del-vocativo.html

lunedì 10 novembre 2014

Salvini : non era acqua, era benzina.

http://www.gadlerner.it/2014/11/10/salvini-non-ha-rispettato-il-programma-della-questura-per-evitare-i-centri-sociali

Insomma, Matteo Salvini ha scomodato inutilmente A SPESE DELLO STATO 80 agenti di Polizia!
Una mattinata di lavoro, mezza giornata lavorativa al minimo sindacale: facciamo ( i Poliziotti sono pagati pochino) 30 euro per poliziotto. Insomma, 2400 euro!!!
Il doppio di uno stipendio mensile di un operaio, accidenti! Sei pensionati avrebbero potuto campare per un mesetto, integrando la loro pensione al minimo...E sono soldi degli Italiani, soldi che abbiamo pagato di tasca nostra per difendere uno che voleva a tutti i costi la rissa! Perché i Leghisti sono tutti così, non c'è niente da fare. Sì, qualcuno sarà bravo e buono, ma per il resto il loro DNA non può cambiare. Io sono contrario alla violenza. So che qualcuno vorrebbe bruciarli. Io sono contrario, ma devo dare voce anche a chi non ce la fa più: non posso rispondere dei commenti ai miei post! D'altronde i Leghisti provocano ed è logico che a qualcuno prudano le mani!
2400 euro!!!! Per difendere uno che non ha mai lavorato e percepisce uno stipendio STATALE stratosferico ( senza mai fare un cazzo da mane a sera, se non andare in giro con l'auto blu blindata A SPESE DI TUTTI NOI!!!).
Si è fatto eleggere anche al Parlamento europeo e i suoi colleghi dicono tutti che è un fannullone.
Vi pare giusto?

( Per chi non l'avesse capito, sto facendo il verso al tono e allo spirito del post su Facebook del leader leghista. Come vedete, non è difficile...è solo un semplice esercizio di stile; rimango dell'idea che aggredire Salvini sia fare il suo gioco e che sputtanarlo sia molto più efficace).

Salvini e l'acqua. Puzza, però, di benzina sul fuoco.

Tre ritagli: un post di Facebook di Salvini prima del fattaccio di Bologna e due italianissime reazioni all'ipotesi di un taglio dell'acqua. E ognuno, poi, faccia le sue riflessioni.




mercoledì 5 novembre 2014

Requiem per la scuola

Lavoro nella scuola. Mi sono sempre battuto per la scuola pubblica: ci ho creduto e ho investito molte energie perché funzionasse, anche se non so, e lo dico con tutta sincerità, con quali risultati (forse pessimi, sia chiaro: saranno comunque altri a valutare). 
Ho constatato, e l'ho espresso pubblicamente ( non ci voleva nessun sociologo per confermarlo), che , nell'era berlusconiana, la scuola stava subendo un lento garrotamento: asfissia dei fondi, tagli costanti e feroci e , innanzi tutto, discredito programmato sull'istituzione.
Ora, parlando con i colleghi, in piena era renziana, sull'onda di quell'afflato evidentemente inutile che si autoproclama investimento per la “Buona scuola”, percepisco un altro vento: loro stessi, i dipendenti pubblici, non credono più nell'istituzione in cui lavorano.
La frase tipica, mi si scusi la costruzione enfatica, è : “Mio figlio non lo manderei in questa scuola”. La marea di problemi ( sociali, psicologici, didattici etc....) li sta investendo come un'onda di piena e si sentono soli. Sono colleghi di una certa età, sia chiaro, e ora non voglio giudicarli.
I loro figli sono già laureati e molti già lavorano: questi colleghi non hanno più figli giovinetti da mandare al macello e, tra l'altro, la maggior parte dei loro pargoli ha frequentato scuole private; la loro disillusione, quindi, ha radici antiche e, forse, in tempi non sospetti, non tutte nobili. 

Hanno, in qualsiasi caso, scampato il pericolo e ne sono felici.
Il sintomo, però, è evidente: il corpo della scuola sta consumando le ultime proteine e le sta richiedendo al proprio apparato muscolare.
Si chiama cachessia, il preludio di una morte. Non bella sia chiaro: il contrario di un'eutanasia
. arz

domenica 2 novembre 2014

Ci sono malattie incurabili che non hanno a che fare con l'omosessualità.

La notizia è questa:
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/10/31/news/la_prof_di_religione_l_omosessualit_si_cura_gli_allievi_in_rivolta-99481166/
De hoc satis.

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