sabato 29 settembre 2018

Le luci luciferine del Debito pubblico che si riverberano sul volto gioioso dei 5 Stelle.




(Foto del Gazzettino)

Consigli gratuiti alla Destra (ma se mi volete pagare, non mi offendo: l'indirizzo Paypal è a destra ;-))

La sproporzione tra la gravità della situazione economica italiana (abbiamo un debito pubblico da far paura, e tutti lo sanno...) e il tripudio di Di Maio dal balconcino è evidente.
Di Maio gioisce, e a ragione, per aver strappato quel margine economico che gli permetterà di venire incontro al suo elettorato.
I conti pubblici, però, sono quello che sono, e farsi riprendere con quel ghigno inquietante, con le luci che vengono dal basso e che gli conferiscono un aspetto luciferino, non sta bene.
Insomma, il mio consiglio è semplice: o cambia fotografo, nel caso sia quello ufficiale, o, se vuole godere dei suoi successi, non lo faccia coram populo: lo faccia nelle secrete stanze.
Sghignazzare davanti alle tragedie reali o potenziali è un film già visto: quello dei palazzinari, avidi di nuovi appalti, dopo il terremoto de L'Aquila.

lunedì 24 settembre 2018

Vieni avanti, decretino!


Lasciate passare un paio di giorni. L'articoletto di Legge che, tra le pieghe del decreto sicurezza, riporta nel penale il reato di “Blocco stradale”, prevedendo condanne da uno a sei anni, verrà letto dalle tifoserie di tutta Italia. Certo la formulazione non è tra le più chiare, ma lo capiranno. Insomma, i cari tifosi, che molto spesso dimostrano simpatie per gli uomini forti e che si fregiano di simboli nostalgici, forse faranno sentire la loro voce, perché, se passerà così com'è il decreto, quando metteranno di mezzo un cassonetto, delle auto ribaltate o delle barriere per impedire una carica della Polizia, rischieranno il gabbio e non per poco tempo. E' l'unica speranza di un passo indietro del Governo.
Ma sappiamo come andranno le cose: loro, vigente la nuova legge, probabilmente se la caveranno con una strizzatina d'occhio, coloro che protesteranno per difendere i propri diritti o il proprio lavoro per strada non solo verranno manganellati di brutto, ma, nel caso si oppongano, la Legge, perché diventerà Legge, con loro e solo con loro, sarà inflessibile.
Alcuni Poliziotti, abbiamo capito la tendenza dopo l'ultimo episodio di Bari, e mi auguro vivamente siano sempre una sparuta minoranza, commenteranno su Facebook: “Godooooo”, ma sappiano che, continuando per questa via, quando verrà il giorno in cui tifosi smetteranno di scrivere ACAB sui muri (ma lo penseranno lo stesso, non si illudano!) e diventeranno agnellini con le fauci serrate, ma con la bava alla bocca, mentre lo faranno i cittadini esasperati, la loro vita sarà un po' più dura di quella che vivono già ora.
E giocoforza dovranno ritornare a vivere blindati nelle caserme come negli anni Settanta. 
Forse, se si fidano del consiglio di uno che ha in odio le armi, non ne vale la pena.
Già fare il muso duro con chi le piglia e può solo fare le barricate (e non è detto che lo faccia con le masserizie...così com'è formulata la legge, persino Gandhi andrebbe nei guai; basta opporsi allo sgombero in modo non violento, sedendosi nel bel mezzo dell'incrocio per "ingombrare"), proprio perché non è intenzionalmente armato, altrimenti si porterebbe dietro l'arsenale (e, dunque, non sto parlando dei Black Bloc che nessuno vuole difendere) è triste, ma strizzare maliziosamente l'occhietto ai violenti col tirapugni e ai cultori dei bazooka è un atteggiamento da bulletti che le Forze dell'Ordine, se sono tali, non si possono permettere o meglio, se lo possono permettere, marciando fieramente con le medaglie al vento, in una Repubbica che si fonda sulle banane e non sul lavoro. Chi di dovere dovrebbe ricordarglielo, in particolare il Ministro degli Int...
Scusate, mi sono distratto e ritiro tutto: vieni avanti, decretino!
Siamo in Italia e tutto allora ha una sua logica, perdinci!
Scivolosissima ;-)
arz62

domenica 23 settembre 2018

Vampiri e Caimani.

Lo sapete: sono pigro e ripropongo ciò che ho già scritto a tempo debito. Aggiungo qualche corollario in più, Q.B.,  per non annoiare il lettore.
La storiella la trovate qui: Il Coccodrillo e l'uccellino spazzolino

A giugno avevo scritto del Caimano che attendeva avido il lavorio del suo compagno di azione, il Coccodrillo verde; è meglio vederlo ora immaginificamente come Vampiro di voti e, diamogli atto, il Cocco di verde vestito sta agendo benissimo.
L'uccellino spazzolino, la vittima designata, sta ora nella bocca del Caimano, pronto a farsi divorare. Pigola: "Ci son anch'io! Anch'io!"
Il Caimano, è la sua natura, ama le acque stagnanti: lo lascerà pigolare. Anzi, più si muove il pennuto, e il Movimento è nel suo DNA, e più si eccita.
Quando gli farà comodo, se lo papperà tutto intero.
Il Caimano che ha ora in bocca l'uccellino pigolante, tiene nel contempo saldamente per le palle il Coccodrillo verde che non se la sta passando bene dal punto di vista economico.
Per dargli un po' di visibilità per 49 milioni di ragioni, apre la grotta della Barbara d'Orso e lascia ai pirana del giornalismo pattumiera il compito di dar frattaglie, nella migliore delle ipotesi, per lo più è sterco distillato, al popolo che è par suo, con la bava alla bocca, e che si mangia di tutto perché, more solito, è di bocca buona.
Alla prossima puntata dallo zoo Italia!

sabato 22 settembre 2018

Accumulare punti per vincere la Lotteria dell'oblio, usando il condizionale.


Chi afferma che studiare la lingua (le lingue) è inutile vuole sottoporre volontariamente la popolazione ad una mutilazione, grave e violenta, come quella di Attis per intendersi. 
Sappiamo che il congiuntivo non gode di ottima salute, ma vogliamo dire qualcosa sull'uso del condizionale a capocchia?
Telegiornale RaiNews24. Diciamo un telegiornale non particolarmente vicino al governo? Ammetto anche che è l'unico che seguo. Procediamo.
C'è stato un incidente dopo un corteo anti-Salvini a Bari. Non vi sto a dire che cosa è successo: diciamo che c'entra qualche rappresentante di Casapound.
Sembra (dico sembra) che questi sia armato di tirapugni, spranga e cinghia d'ordinanza.
Ognuno può andare a trovare le informazioni che vuole e farsi un'opinione.
Sta di fatto che un manifestante anti-Salvini si è trovato con nove punti di sutura sulla testa e vi è un altro ferito.
D'accordo, ci vuole prudenza: uno può procurarsi una ferita cadendo dal seggiolone, scivolando nella stanza da bagno, ma in una piazza abitualmente non ci sono seggioloni e il lavandino per picchiare la testa procurandosi un taglio di tale entità dovrebbe essere abbastanza lontano.
Il giornalista, timorosissimo, utilizza il condizionale: potrebbero essere stati oggetto di un'aggressione. Non bastano nove punti di sutura, evidentemente.
Ecco, persino Salvini, che, come ho più volte detto, non è affatto stupido e coglie persino le irritazioni dell'opposizione, quando troppo è troppo, ha lasciato una dichiarazione che potrebbe anche creargli qualche grattacapo: “Se uno pesta un altro essere umano, il suo posto è la galera”. 
Ma i giornalisti, sant'Iddio, come si sono ridotti?

sabato 15 settembre 2018

Liberale la mia cippa.

La notizia è questa:
Ansa







 Il manifesto non contiene nulla di falso. Le leggi razziali sono quelle promulgate dal fascismo e avallate dalla Monarchia. Non c'è nulla di "liberale" nel chiedere la censura di un manifesto che non contiene alcuna falsità. L'assessore non si fregi del termine "liberale" e dica papale papale di essere un cacasotto. E, in tale evenienza, non è il caso di stringergli la mano.

mercoledì 12 settembre 2018

Vi faccio una confidenza: confido nella Confindustria ;-)

L'articolo da cui parto è questo: Sole24ore



Mi fa molto ridere che un articolo di questo genere compaia sul Sole 24 ore, organo di informazione nelle mani di Confindustria.
Confindustria per decenni ci ha fracassato gli zebedei (e scusate la foga polemica) sulla relativa importanza della grammatica rispetto alla pratica. Da questo assunto, scendendo per li rami, è nato il castelluccio di sabbia delle Competenze che non sono altro, nelle intenzioni degli industriali, che gli strumenti atti a formare il lavoratore flessibile. Si sa: l'industria corre, la tecnologia anche e le conoscenze cambiano. Il diktat era: dobbiamo formare lavoratori capaci di stare al passo delle novità e che non siano cristallizzati su una disciplina specifica.
La scuola ovviamente è andata a rimorchio. A mare le discipline che sanno di vecchio e stantio e il mondo pedagogico-didattico si è concentrato sul metodo con tutte le conseguenze che possiamo vedere oggi.
Abbiamo, tra le altre cose, sentito nel Ventennio berlusconiano un ministro affermare, senza arrossire neanche un po', che con la cultura non si mangia, dando la stura a coloro che hanno ormai l'opinione consolidata direi lapidea che con una certa esperienza il macellaio potrà competere con il chirurgo (anche se storicamente, in era prescientifica, è andata proprio così ;-)) , il pilota di go-kart potrà degnamente sostituire l'astronauta, l'idraulico l'ingegnere e così via.
Internet è la lizza in cui si vedono improvvisati esperti dell'Università della Vita porsi allo stesso livello di studiosi che hanno frequentato una disciplina per trent'anni e più. Senza alcuna vergogna e senza sacchetto di cartone sulla testa come Charlie Brown.
Burioni sarà anche supponente e antipatico nei modi, ma ha ragioni da vendere quando invita gli incompetenti a stare muti. Lo so i populisti che ora hanno il vento in poppa non stanno dalla parte degli intellettuali, ma la storia insegna dove poi vadano a incocciare. Si può anche ridere di loro, ma è la tristissima allegria di naufragi.
Ecco che ora sull'house organ di Confindustria, che è la prima responsabile del decadimento della scuola e dell'università negli ultimi quarant'anni, con la complicità volonterosa di una classe politica di Destra e di Sinistra collusa nella deriva neoliberista, appare un articolo sensato che riporta la questione della scuola al centro dell'attenzione.
Un problema rimane sullo sfondo: quanti italiani saranno disposti ad affrontare problemi complessi?
Quante famiglie saranno disposte a sopportare una scuola “esclusiva” che dice papale papale in faccia ai loro pupi che non sono all'altezza del compito?
Sia chiaro che la logica esclusiva sta funzionando alla grande, ma in altro modo rispetto al miraggio della meritocrazia di cui parla il sociologo.
Si sono spezzate le braccine alla scuola pubblica e la si è resa asfittica, garrotandola poco a poco, e ne è prova la pochezza culturale che presiede da anni il MIUR ; si sono lasciate aperte le porte per le scuole del privilegio, dove la retta fa sì che gli studenti non abbiano a subire la miscela tra alta e bassa gente. I ragazzi "esclusi" pascolano e ciondolano, fregiandosi dell'acronimo NEET, in un limbo che ricorda più l'Inferno che l'Antinferno. 
La Sinistra, da parte sua, ha abboccato all'amo, deligittimando e declassando il corpo insegnante del settore pubblico; pensava forse di favorire l'inclusione attraverso l'abbassamento del livello dell'istruzione, ma era chiaro, per chi non è cieco nelle questioni di scuola, che non sfidare i giovani alle imprese alte, anzi, direi, alle imprese perigliose avrebbe comportato in loro solo noia e disimpegno.
Ora Confindustria si sveglia? Si è accorta che senza eccellenze le aziende agonizzano nel mercato globale? Si è forse pentita di pagare gli ingegneri come manovali e di umiliare nei fatti e a parole chi ha realmente competenze teoriche e non solo tecnico-pratiche? Ne dubito, ma qualche gesto di smarcamento rispetto alla vulgata populista sta arrivando. 
Vuoi vedere che alla mia età devo tifare per Confindustria? Fido, confido o diffido? Ah, reggono il dativo della persona...Industriali di tutto il Mondo versate qualcosa a paypal.me! ;-)

martedì 11 settembre 2018

I polverosi libri e l'ipossia dei cervelli.

La notizia è questa: Responsabile Scuola

Devo citare me stesso. Scrissi:
"Per cui se qualcuno vuole diventare Ministro lo faccia da novizio e da sprovveduto. Non si spiegherebbe, infatti, il proliferare da un bel po' di non laureati che si occupano di Ministeri di peso, come se i professionisti e i professoroni si fossero nascosti nel bagno per evitare di essere chiamati all'incombenza. “Io Ministro? Manco morto!”"

Mario Pittoni, che si è occupato di sport ed è giornalista della Lega, si è offerto ora di di dedicarsi alla scuola e gli va dato atto del coraggio;  ha aggiunto, nell'assumersi tale incombenza, quel che può dire una persona che ha frequentato troppo i giornali (e non particolarmente prestigiosi) e poco i libri: "Quel che c'è da sapere non si impara sui polverosi libri".
Pittoni fa parte di quel gruppo sempre più consistente di umani che credono che valga più la pratica che la grammatica. Pittoni, però, da quel che risulta, non ha frequentato l'ambiente della scuola se non per il fatto che il padre e il fratello sono professori e questo, gli va riconosciuto, è una medaglietta onorifica di non poco conto, perché sopportarli deve essere stato duro.
Ritornando al punto, sembra che valga ancor di più la trasmissione osmotica delle conoscenze che la pratica che, come si è detto, supera di due incollature la grammatica che ha il terribile difetto di essere un cavallo un po' bolso. Scusate le troppe relative, ma a me queste catene logiche ricordano "Alla fiera dell'est" di Branduardi.
Ora che ho capito bene la questione, cercherò di frequentare di più il tennis club.
Lo bazzicano alcuni chirurghi prestigiosi della mia città: berrò con loro una birretta e parleremo delle polpettone che frequentano l'ambiente.
Poi, dopo un paio di mesi, mi presenterò all'Ospedale per farmi assumere come neurochirurgo. Sì, perché a me piace operare al cervello. Da piccolo sezionavo con cura le cervella di manzo prima di ingurgitarle summo cum gaudio della mia mamma che, vedendomi intento nell'operazione, sospirava con le lacrime agli occhi: "Il mio bambino diventerà chirurgo!"
Non vedo l'ora di operare coloro che mi permetteranno con il loro modo di pensare così innovativo di far felice la mia mammina. Ah, lo so che dovrò operare su masse limitate, ma il mio sogno è la microchirurgia col laser. Ora lo sto usando per far giocare il mio gatto, ma tra breve...
arz62

sabato 8 settembre 2018

Consigli prezzolati. Prima pagare e poi vedere cammello.


Poiché il mio stipendio è bassissimo, ho deciso di vendermi al nemico. Da un po' di tempo sto dando consigli alla Destra, di nascosto, ma pubblicamente, perché l'ossimoro è la cifra dei nostri tempi.
Non mi ascolterà, d'accordo, ma si ricordi che anche la Sinistra lo ha fatto, per parecchio tempo, con i risultati che tutti possono constatare.
Ecco, arriviamo al punto: l'ultima uscita di Salvini, dopo l'arrivo della letteruccia che la Procura di Palermo gli ha inviato per comunicargli l'avviso di garanzia, è stata gestita malissimo.
Non parlo delle questioni logiche e giuridiche. Si sa che la Propaganda se ne fotte di simili quisquilie.
L'errore di Salvini è stato prevalentemente di tipo analogico e prossemico: nel suo comportamento non traspariva lo sfottò e l'indifferenza (e questi erano i suoi obiettivi comunicativi), ma la paura.
L'ha nascosta male. 
Anche il gesto di appendere la letteruccia sotto il quadro è stato goffo e poco efficace.
Il tono della voce era incerto, in bilico tra ironia e inquietudine.
Si dice spesso il “bello della diretta”. 
La prossima volta, datemi retta, in differita. Mi raccomando. Per il consiglio, c'è il link Paypal.
Non siate avari. Qualche soldo da parte dovreste averlo ;-)


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