venerdì 25 maggio 2018

Cammelli e dromedari nel deserto delle idee.


Illustri psicologi hanno spiegato che. quando all'interno di un sistema uno degli elementi costitutivi dello stesso incomincia a segnalare disturbi psicogeni, questi ultimi per osmosi incominciano a trasmigrare come succede, per fare un esempio spiacevole, nel corpo umano quando una cellula impazzisce: essa vaga e compromette il funzionamento di tutti gli organi, fino alla morte dell'organismo stesso.
Non è bello paragonare Renzi a una metastasi, ma ogni sua uscita rischia di infettare quel poco che di sano è rimasto nel Partito Democratico.
Urlare che il timido e balbettante Conte, l'ex steward Di Maio e l'esperto di canzoni melodiche Di Battista siano membri dell'establishment fa veramente tenerezza detto da chi, senza pudore e vergogna, ha accarezzato per anni Confindustria e il sistema bancario italiano con voluttà e reciproco piacere.
Li accusi pure di voler far parte dell'establishment, di aspirare ardentemente a entrare nella stanza dei bottoni, insomma, di comportarsi come ogni partito che, autoproclamatosi rivoluzionario all'opposizione, una volta al potere, incomincia ad apprezzare la comodità dei cuscini sugli scranni del Parlamento e il prezzo calmierato della buvette.
Il cammello intelligente sa che inutile nel bel mezzo del deserto sprecar fiato a dar del gobbo al dromedario, specialmente quando l'oasi è lontana e la sete incomincia a farsi sentire.   arz62


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