domenica 18 aprile 2021

Aperturisti e chiusuristi.

 Gli "aperturisti" che hanno le loro ragioni (prevalentemente economiche), se l'azzeccheranno, si prenderanno (com'è giusto) il merito dell'operazione, ma, nel caso contrario, insomma se le cose andassero male, si sentiranno in diritto di prendersela con altri: con i "chiusuristi" (neologismo orribile, ma ne rivendico il copyright) o con coloro che semplicemente stanno chiedendo un po' di prudenza. In mancanza di altro, se la prenderanno con la congiunzione tra Giove e Saturno, ma MAI (dico MAI) si assumeranno la responsabilità delle loro decisioni. Ovviamente i virus hanno solo una necessità: quella di riprodursi senza guardare in faccia agli "aperturisti" o ai "chiusuristi" , ma, piccola chiosa necessaria, non tutti i rompicoglioni sono uguali e si meritano la stessa morte.

P.S. A proposito di -ismi. Oggi un centinaio di negazionisti (che ovviamente negano di essere tali: la perfezione assoluta del negazionismo) hanno sfilato nella via del passeggio di Bergamo. Nessuno, almeno da quanto risulta dalle cronache, li ha contestati, come sarebbe stato logico, nella città martire del Covid, a dimostrazione che il livello di sensibilità di tutti si è di molto abbassato.
Mala tempora currunt.

giovedì 8 aprile 2021

Giochino bipartisan. The new "Impera et divide".

 

Vecchio giochino, un tempo trastullo di Capitan Findus, ora bipartisan:

1- Prendi una categoria piccola e mal rappresentata in parlamento: giovani, psicologi trentacinquenni, carcerati, intellettuali, lavoratori dipendenti et similia.

2-Additala come privilegiata per qualche motivo: i giovani hanno tanto tempo davanti a loro (Leopardi e Verga docent), gli psicologi che vendono aria fritta si vaccinano prima degli altri, i carcerati altrettanto e per di più sono dei delinquenti per cui bisogna buttar via la chiave, gli intellettuali vendono parole e non producono nulla, i lavoratori dipendenti, of course, non fanno un tubo e rubano lo stipendio.

3- Butta nei social , cinguettando quel che basta, dall'alto del tuo scranno (sei un uomo politico, perdinci!) la tua sentita riprovazione per tali immeritati privilegi.

4-Lascia sollevare la nebbia dell'indignazione del popolino o meglio del popolaccio che vive nel fango  e che ama rotolarvici; ovviamente quest'ultimo non pensa mai di potersi ribellare di chi farà di lor salsicce, ma ama scagliarsi, come diversivo meno pericoloso, contro i poveretti della città e contro la bella lavanderina.

5-Non far mai vedere nella caligine chi sono i veri privilegiati, i politici tuoi sodali e i ricchi in primis, che sono quelli che garantiscono che il tuo scranno sia solidamente inchiodato sulla predella.

6-Non parlare di Patrimoniale perché sennò Libero si arrabbia.

7-Quando la nebbia cala, riprendi dal punto 1.

Comanda e fotti gli ingenui is the new "Impera et divide". Sempre e comunque.

venerdì 2 aprile 2021

Amor di Patria nel Paese dei tarallucci.


 Le spie ci sono sempre state. E ovviamente ci sono sempre stati quelli che si sono fatti corrompere dalle spie. Ma in Italia il ventre deve essere particolarmente molle. Se uno si vende ed è un militare, vuol dire che qualcosa è andato storto nel paese dei sovranisti e dei postatori di bandierine.

Ora questi ultimi tacciono e non invocano il primo palo su cui issare la corda. 

Stranamente: eppur l'Alto Tradimento dovrebbe far scattar loro l'istinto forcaiolo pavloviano. 

Perché il silenzio è tombale?

Poco tempo fa qualcuno dei loro massimi esponenti era in Russia, ben accolto e accompagnato da un simpatizzante del nazismo, disponibilissimo ad accettare forme di finanziamento di ogni tipo.

E non date la colpa a Putin che conosce perfettamente i suoi polli: i sovranisti ex localisti secessionisti, i bandierini cinguettanti su Twitter con la bandiera dell'Irlanda e i militari tutti Patria, Bandiera e Distintivo che si vendono per pagare il mutuo o la piscinetta in qualche villetta suburbana con i recintini in legno. 

Se non sono fedeli a sé stessi, come possono esserlo con l'amor di Patria?

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