sabato 27 dicembre 2014

Dialogo tra un aspirante lavoratore pubblico e un non so ( sulla licenziabilità dei dipendenti pubblici)

Ispirato dai commenti del seguente articolo del Corriere:
www.corriere.it/economia/14_dicembre_27/ichino-licenziamenti-nuove-regole-valide-anche-gli-statali-b6f774d4-8da8-11e4-8076-7a871cc03684.shtml

Datore di lavoro:- Io cerco una persona preparata e che sia adatta alla difficile mansione che intendo affidarle-.
Aspirante lavoratore: - Son qui per questo!-
Datore di lavoro: - Ha dei titoli? Una certa esperienza?
Aspirante lavoratore: - Sono laureato e specializzato. Non ho grande esperienza, ma credo di poter fare bene questo lavoro.-
Datore di lavoro:- Laureato, d'accordo; ma si sa che in Italia chi si laurea può essere benissimo un ignorante. Si comprano gli esami e, se sei amico dell'amico...mi ha capito?
Aspirante lavoratore: - No, francamente. Mi sono laureato e ho superato un esame di specializzazione e non ho nessun amico in Paradiso, glielo posso assicurare.-
Datore di lavoro: - E allora? Non vorrà mica farmi credere di essere superiore agli altri se ha superato degli esami. Conosco tanti laureati che non valgono una cippa e persone con la Terza Media che sanno fare bene il loro mestiere! Io, per esempio, che non sono laureato, ho sotto di me una cifra di dipendenti-
Aspirante lavoratore: - Evidentemente lei ha fiuto per gli affari e ha capacità che altri non hanno!
Datore di lavoro:- Non faccia il lecchino! Io valuto le persone soltanto sul campo!-
Aspirante lavoratore: - Eccomi qua! Quando vorrà, potrà mettermi alla prova!-
Datore di lavoro: - La avverto che lo stipendio sarà basso...
Aspirante lavoratore:- So di far cosa inopportuna nel manifestare questa mia piccola perplessità: io vengo dal Meridione e qui al Nord mi chiedono per l'affitto circa 250-300 euro per una camera in comune con altri. Non ho grandi esigenze, ma devo stare perlomeno dentro alle spese-.
Datore di lavoro:- La questione non mi riguarda; inoltre, sappia che potrò licenziarla quando mi pare.-
Aspirante lavoratore:- La legge ora glielo permette.-
Datore di lavoro: - Poiché lei avrà un lavoro a termine , inoltre, deciderò io, a capocchia, quando pagarla...-
Aspirante lavoratore: - Questo mi lascia un po' perplesso: dovrò far ricorso ai miei per mantenermi. La cosa mi mette in seria difficoltà-
Datore di lavoro: - Sappia, inoltre, che, in realtà, il suo datore di lavoro non sono io!-
Aspirante lavoratore: - Mi sembra un po' strano...-
Datore di lavoro:- Lei, non si meravigli, diventerà un lavoratore pubblico e quindi è dipendente di tutti i contribuenti!-
Aspirante lavoratore:- Oh, ma è magnifico! Sarò utile alla comunità! Non c'è niente di meglio che dedicare le proprie energie per concorrere allo sviluppo spirituale della società!-
Datore di lavoro:- Mi sembra di averla già sentita questa cosa...-
Aspirante lavoratore:- Sì, è un articolo della Costituzione...-
Datore di lavoro: - Il suo entusiasmo è inopportuno: non mi parli di queste cose vecchie! Noi siamo persone dinamiche e giovani!Noi siamo per il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno! -
Aspirante lavoratore: - Vedo che anche Lei ama le citazioni!-
Datore di lavoro: - Bene, sappia che lei dovrà rispondere a tutti.-
Aspirante lavoratore: - Mi sembra logico.-
Datore di lavoro: - Forse non mi ha capito.-
Aspirante lavoratore: - Dovrò rispondere del mio lavoro, giusto?-
Datore di lavoro: - Scusi, ma mi sembra che lei sia molto ingenuo. Del suo lavoro risponderà alle persone con cui avrà a che fare e che costituiscono lo 0,003% dei contribuenti.-
Aspirante lavoratore: - Una piccola percentuale, dunque.-
Datore di lavoro:- Piccolissima. Anche se svolgerà al meglio il suo lavoro, avrà una gratificazione e un riconoscimento proporzionale al numero delle persone con cui entrerà in contatto. Lei dovrà, però, rispondere moralmente a tutti i contribuenti, al 100% dei contribuenti!
Aspirante lavoratore: - Ma come potrò rispondere del mio lavoro a chi non lo potrà conoscere poiché non avrà potuto valutarne l'efficacia e il valore?-
Datore di lavoro: - Si baseranno sulla loro esperienza personale.-
Aspirante lavoratore: - Non capisco...-
Datore di lavoro: - Vedo che lei non è così sveglio nonostante i suoi studi...
Aspirante lavoratore:- Lo ammetto.-
Datore di lavoro: Le sarà capitata qualche brutta esperienza, che ne so? Col fruttivendolo? Col macellaio? Col panettiere?-
Aspirante lavoratore: - Be', sì: l'altro giorno il panettiere ha servito la signora che era venuta dopo di me e io mi sono un po' arrabbiato...-
Datore di lavoro: - Ritornerà da quel panettiere?-
Aspirante lavoratore:- Be', se avrò tempo, andrò dal panettiere vicino, anche se mi è un po' scomodo.-
Datore di lavoro:- Bene , nel caso in cui lei si dovesse recare dal nuovo panettiere, che cosa farà?-
Aspirante lavoratore:- Chiederò i soliti cinque panini...Che cosa dovrei chiedere?-
Datore di lavoro:- Vedo che proprio lei è tardo di comprendonio! Lei dovrebbe investirlo di contumelie: “Come si è permesso di servire la signora per prima? Ero arrivato prima io!Lei, prestinaio della malora, è un mascalzone!”
Aspirante lavoratore: - Ma perché dovrei? Non è stato il nuovo panettiere a commettere la scorrettezza!-
Datore di lavoro: - Vedo che proprio non ci arriva: non importa assolutamente nulla che non sia stato lui! Fuor di metafora: se lei vorrà lavorare nella pubblica amministrazione, dovrà abituarsi a reggere le offese di chiunque perché chiunque nella sua vita avrà avuto qualche brutta esperienza con un pubblico dipendente. Non è impossibile imbattersi in un insegnante coglione, un giudice che ti fa perdere la causa, un vigile cieco per gli altri e peggio di Argo per te. E' una semplice questione statistica. Ecco le daranno del fannullone, dell'imbroglione, dello scansafatiche, del fancazzista, del raccomandato e così via...-
Aspirante lavoratore: - Ah!-
Datore di lavoro: - E' pronto a tutto questo? -
Aspirante lavoratore: - Be', no... Se qualcuno me lo dicesse in faccia ….!-
Datore di lavoro: - Non si preoccupi, non glielo diranno quasi mai in faccia.
Ci sono sempre i commenti sui giornali, il discredito da bar, il commentino alle spalle...-
Aspirante lavoratore: - Non credo di essere pronto a tutto questo...
Datore di lavoro:- Glielo avevo detto all'inizio. Noi stiamo selezionando i migliori!-
Aspirante lavoratore (sempre più perplesso): - I migliori?-
Datore di lavoro: - … i migliori!-

arz


mercoledì 24 dicembre 2014

L'antilingua del MIUR

Non ho nulla da aggiungere a quanto scritto dal prof. Claudio Giunta.
Leggete e poi riderete e piangerete a un tempo.
http://www.internazionale.it/opinione/claudio-giunta/2014/12/23/la-lingua-disonesta-come-scrivono-al-ministero-dell-istruzione

lunedì 22 dicembre 2014

venerdì 19 dicembre 2014

Embè?

La notizia è questa: http://www.lastampa.it/2014/12/18/italia/cronache/i-francescani-in-dissesto-finanziario-la-lettera-choc-lordine-sommerso-dai-debiti-BN2F76SnvBC91XVjBzpbPL/pagina.html


giovedì 18 dicembre 2014

"Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti! "

Nuova puntata sulla morte del vocativo e della punteggiatura.
Per quanto riguarda la morte dell'intelligenza, ognuno ricorra al proprio giudizio.

"Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti! " (N. Moretti)

mercoledì 17 dicembre 2014

Contro Benigni (da Sinistra).

Non ho visto né vedrò Benigni alla Televisione. Ammetto che la questione degli emolumenti               ( ovviamente utilizzata e strumentalizzata dalla Destra per demonizzare ogni voce di Sinistra che riesce a guadagnarsi la pagnotta senza stenti) ha avuto, nonostante tutto, qualche influenza: come trovo immorale ( oh, yes!) che un manager guadagni n volte rispetto ad un operaio, non trovo etico che un comico, anche se famoso e idolatrato, e in tempi di vacche magrissime, guadagni n volte rispetto a colleghi, altrettanto bravi, che sono costretti a calcare il palcoscenico di teatri di provincia se non gratis , con rimborsi spesa ridicoli .
In realtà, il motivo del mio disinteresse per un attore che ha sicuramente qualche pregio è la ripetitività dello schema utilizzato nei suoi spettacoli: i suoi “bellissimo!”, “magnifico!”, “eccezionale!” mi sembrano sempre più tormentoni ormai bolsi, che sanno ormai di comicità alla Zelig tanto per intenderci ( comicità che piace a molti, ma che al sottoscritto non fa né caldo né freddo). Il sugo dei suoi spettacoli è costituito dai testi ( la Costituzione, i Dieci Comandamenti, la Divina Commedia) , ma per assaporarli preferisco ricorrere agli originali, senza aromi, frizzi e lazzi e con qualche nota esplicativa più noiosa, forse, anche se meno suggestiva.
Qualcuno ha capito l'arcano ed è in grado di costruire testi che parodiano Benigni e che risultano molto più divertenti del modello stesso.
Vedi il seguente brano che ho trovato in Rete.

Benigni legge la targhetta dell'ascensore ( di Claudio Fois)
Portata massima 4 persone”. Ma è bellissimo… Sentite com’è essenziale, bello, pulito. Io ogni volta che lo leggo mi commòvo.
Già l’ascensore che come simbolo unisce il Cielo e la Terra, ci ricorda che siamo divini ma ma anche mortali e viceversa. E’ bellissimo.
Sentite la potenza di questa parola: “Persone”… Non dice òmini, donne, neri, gialli, visigoti, Gasparri… No. Dice: “Persone”… quattro persone, cioè persone che stanno insieme, poi il numero 4: i quattro punti cardinali, l’alto, il basso, la destra, la sinistra: è compreso tutto il mondo. Tutto il mondo nell’ascensore, perché nell’ascensore c’è un mondo, perché ognuno di noi che è dentro l’ascensore ha dentro di sè un mondo. Un mondo d’Amore.”

So che Benigni piace a molti e non me ne dispiaccio. Non piace più a me che, comunque , non ho alcuna patente per giudicare meglio degli altri.
Non ve ne frega nulla? Non vedete, bischeri, la bellezza della Democrazia? Magnifico! Bellissimo! Eccezionale! ;-)
arz


mercoledì 10 dicembre 2014

Gli effetti di un trentennio di martellamento mediatico sul comportamento civile.

L'ho trovato qui http://curiositasmundi.tumblr.com/page/5

E' una paginetta di quaderno del 1958:
Comportamento civile
Lo Stato non è il tuo nemico.
Lo Stato è utile a te e alla tua vita.
La legge non è contro di te, ma, al contrario, è per te, per la tua sicurezza e la tua tranquillità.
Le tasse non sono una ruberia.
Servono a fare le spese e i lavori a vantaggio di tutti.
Quando danneggi le cose pubbliche (il banco della classe, il muro della scuola, le panchine dei giardini pubblici, le aiuole, i fiori, ecc.) sciupi la roba tua, perché la cosa pubblica è di tutti e quindi anche la tua.
(Dettato e disegno dal quaderno di una bambina di quarta elementare di Milano, 1958-59)

Oggi , dopo quasi cinquant'anni,  un  diffuso sentire, tutt'altro che minoritario, porterebbe a un dettato di questo tenore ( ometto il titolo, perché l'effetto di ribaltare il testo e di sentirlo, tutto sommato, "normale", sarebbe irrimediabilmente rovinato).

Lo Stato è il tuo nemico.
Lo Stato è inutile a te e alla tua vita.
La legge non  è per te , ma, al contrario, è contro di te, perché minaccia la tua sicurezza e la tua tranquillità, limitando la tua libertà. 
Le tasse sono una ruberia.
Servono a fare le spese per mantenere  i pubblici dipendenti e i lavori per i soliti sinstronzi buonisti.
Quando danneggi le cose pubbliche ( il banco della classe, il muro della scuola, le panchine dei giardini pubblici, le aiuole, i fiori) non sciupi la roba tua, perché potrebbe goderne qualcun altro al posto tuo ( magari un clandestino!)

Poi ditemi che un trentennio di martellamento mediatico non hanno prodotto danni irreversibili! 

P.S. Ovviamente il primo dettato era opera di un maestro comunista.;-)
arz















domenica 7 dicembre 2014

Galan e il ramo.

http://www.repubblica.it/cronaca/2014/12/06/news/galan_malore-102284440/?ref=HREC1-13

Sono un po' perplesso.
Un uomo potente che si è ficcato in guai grossi e che deve avere in seno parecchie cose interessanti da dire all'universo mondo viene trovato a terra dai Carabinieri nel giardino della sua casa, in cui si trova perché è agli arresti domiciliari, con una frattura cranica e una contusione epatica.
Spero che le Forze dell'Ordine abbiano trovato il ramo lì vicino per spiegare la frattura cranica.
Per la contusione epatica ci vorrebbe qualche indagine ulteriore, o sbaglio? Ma il ramo era lì, nevvero?

venerdì 5 dicembre 2014

Salvini e il Presepe. Ha la faccia come il culto!


...ma veramente i Cristiani si debbono far rappresentare proprio da Matteo Salvini?
Parli un Vescovone! Un Teologo! 
Sono tutti a spasso?

martedì 2 dicembre 2014

Come volevasi dimostrare.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Bergamo%20e%20Provincia/contro-macumba-di-calderoli-ora-sono-fratello-della-kyenge_1092598_11/

Ora servono i voti anche degli extracomunitari.
 L'ho scritto ieri e oggi la mia profezia si avvera...
Qualcuno vuole che gli legga le foglie del tè sul fondo della tazzina? ;-)


lunedì 1 dicembre 2014

Salvini. Contrordine, compagni! W Garibaldi!

http://www.bergamosera.com/cms/2014/12/01/salvini-sui-meridionali-ho-sbagliato/

Come volevasi dimostrare. Salvini è  un ossimoro personificato. Il suo movimento nato antimeridionale e secessionista improvvisamente riscopre l'Unità d'Italia!
E, quando farà comodo, contateci, Matteo riscoprirà l'importanza degli extracomunitari residenti in Italia e , perché no?, dei Rom.
Succederà quando sarà sorto il nemico di turno contro cui riversare l'acidità di un movimento che è nato identitario e che si è sempre basato sul nazistissimo concetto di "sangue e suolo".
Chiamatelo Localismo, chiamatelo ora Nazionalismo in salsa verde, sarà sempre la solita solfa.
E se troverà l'appoggio della Destra "liberale" e della Chiesa il tempo farà un bel salto indietro.
Io sento sempre più puzza di forza e di vecchie mutande ;-(
arz
P.S. Be', il logo che ho creato per la nuova Lega non è affatto male.


sabato 29 novembre 2014

L'ondata del razzismo e la viltà di molti (2)



Non tutti sono vili: Gad Lerner non lesina parole di condanna per le iniziative del fascioleghismo che se la prendono ora con i Rom, mentre poco prima se la prendevano con gli omosessuali dietro il paravento delle sentinelle in piedi ( appoggiate apertamente da Forza Nuova, al di là delle patetiche professioni di apartitismo).
http://www.gadlerner.it/2014/11/28/laggressione-ai-rom
Ma lui, si sa, è ebreo e ha vissuto sulla propria pelle qualche esperienza nel campo della discriminazione
Tace invece la Chiesa; anzi, in più di un'occasione sembra ammiccare, specialmente sul tema della omosessualità, alle forze più regressive che si stanno compattando nel nuovo progetto politico berlusconiano.
Se c'è un cosa che non si può permettere la Chiesa, è la viltà; parli, dunque, forte e chiaro, e che il sì sia sì e il no sia no.

Se i vertici del mondo cattolico si comporteranno da ominicchi e tergiverseranno nell'ambiguità, Dio saprà giudicare il giusto e l'empio a tempo opportuno ( sempre che in Dio essi ci credano, ovviamente...)
arz

venerdì 28 novembre 2014

L'onda lunga del razzismo e la viltà di molti.

Casa Pound, Leghisti e compagnia bella e plaudente vogliono impedire l'ingresso a scuola di alcuni bimbi Rom. 
https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=Casa%20Pound%20ingresso%20Rom

Ecco la dimostrazione che l'Italia è destinata a un rapidissimo declino e a un rovinoso regresso nel concetto di civiltà.
Prendersela coi bimbi, infatti, è l'ultima frontiera del razzismo prima pensato, poi verbalizzato (e non c'è stata e non c'è ancor oggi una magistratura sufficientemente forte e con le palle per procedere d'ufficio) e ora praticato all'aria aperta.
I bimbi Rom , nel pensiero dei razzisti biologici, non hanno alcuna possibilità di inserimento e di integrazione: zingari ladri sono e zingari ladri saranno. 
E nuovi olocausti si approssimano, tra la viltà di molti che, anche se perplessi, nemmeno a parole, riescono a contrastare questa deriva inquietante. 


P.S. Nel filmato , negli Stati Uniti, la Polizia difende i ragazzi neri e viene persino schierato l'Esercito. Da noi?

martedì 18 novembre 2014

L'educazione sessuale ai tempi del colera.


Come sempre in Italia le questioni semplici devono diventare complesse. A scuola parlare di affettività e di sessualità è compito sempre gravoso. Nessuno vorrebbe farlo, ma molti insegnanti, obtorto collo, ne parlano perché sanno che è importante , testando ogni giorno la crassa ignoranza dei loro alunni. Qualcuno osa persino scrivere nel POF che  tratteranno argomenti attinenti all'affettività (e “alla sessualità”, se si tratta di un documento delle scuole superiori), scatenando regolarmente le ire di qualche raro genitore che afferma il proprio diritto di educare il proprio figliolo su tali tematiche in famiglia.
I ragazzi, è vero, sanno tante cose in merito, sia chiaro, e forse più dei loro docenti, ma le loro fonti di informazione spesso sono, se va bene, le mirabolanti imprese del loro compagno di classe più scafato, se va male, Youporn e siti consimili di cui è ricca la Rete.
Ora il mondo cattolico è in subbuglio. Sembra che le direttive mondiali e europee aprano alla teoria “gender”.
Ho letto di tutto in questi giorni e non sono notizie provenienti da “Lercio.it”, ma da siti vicini al mondo cattolico: allievi maschi che devono portare a scuola specchietto e rossetto per abituarsi a vedere la differenza di genere, lezioni di masturbazione alle elementari ( in Francia, però) et similia.
In genere, sono postate da genitori cattolici, allarmati delle direttive dell'OMS che ritengono opportuno in tutto il mondo che si parli di sessualità, imponendo degli “Standard per l'educazione sessuale”.
Sappiamo tutti che molti genitori sono ferratissimi in materia. Non ne dubito.
Il problema vero è che molti altri genitori non parlano a casa, poiché l'argomento , come si sa, non è il più facile da affrontare con i bimbi.
More solito, il mondo cattolico ( e questa volta anche l'ala moderata) vuole impedire che altri usufruiscano di un diritto che poi, in questo caso, è semplicemente quello all'informazione.
“Famiglia cristiana” che passa per l'ala moderata, ha stilato un decalogo che allerta i genitori.
Si sfiora il ridicolo : nell'ottica del testo, nelle scuole STATALI dei perfidi insegnanti al soldo dell'OMS stanno cercando di indottrinare il loro figlioli sulla teoria “gender”. I genitori devono costituire un corpo di sentinelle che allerti chi di dovere dell'obbrobrioso tentativo di pervertimento in atto nella scuola PUBBLICA.
Sentinelle ( o spie) dovevano essere gli insegnanti di Religione per la Curia ambrosiana, ma sembra che le autorità ecclesiastiche abbiano fatto un passo indietro.
Per chi voglia informarsi meglio fornisco il link alla pagina online di Famiglia Cristiana:

http://www.famigliacristiana.it/articolo/dodici-strumenti-di-autodifesa-dal-la-teoria-del-gender-per-genitori-con-figli-da-0-a-18-anni-.aspx

Qualcuno si è preso la briga di ironizzare sulle direttive del Decalogo .
 Il giornalista è anche docente di scuola media e sa di che cosa parla (http://leonardo.blogspot.it/2014/11/la-scuola-dellamore-non-passera.html).

Francamente non vedo nella classe docente talebani della teoria “gender”. Anzi, essendo parte integrante del corpo sociale italiano, con tutti i vizi e le virtù dello stesso, li vedo più riottosi che mai ad occuparsi di questioni che risultano solo foriere di guai e di discussioni ( e visto il tono minaccioso del Decalogo non è significativo perché siano così timidi?)
Insomma, nelle scuole si parlerà sempre meno di affettività e sessualità e il risultato sarà quello di avere una pletora di ragazzini che si dedicheranno alla sessualità tanto al pezzo ( mica ci rinunciano, carucci!) con la bella vista di minorenni gravide che si dovranno spupazzare, con un'età mentale inadeguata, figlioli indesiderati.
Ah, sia chiaro, quando le mamme minorenni saranno troppe, ci sarà sempre qualcuno che si alzerà e dirà:”Perché la scuola non provvede all'educazione sessuale? Perché la scuola non assolve al proprio dovere di informare?”

Perché siamo il peggiore dei popolacci: quando imperversa il colera, amiamo mangiare le cozze fresche! arz

lunedì 17 novembre 2014

Il nuovo sorriso della Lega.


Quando ho visto il manifesto, non volevo crederci. Nel mio immaginario ( ammetto di essere un po' prevenuto) i Leghisti hanno sempre la bava alla bocca ( al massimo, nella versione bonaria, nell'atto di aggredire una salamella).
Nella loro ottica, c'è sempre stato qualcuno da accusare di tutti i mali del mondo e per farlo bisogna, giocoforza, digrignare i denti. 
Facciamo una rapida carrellata?
Prima i meridionali, poi gli albanesi, poi i cinesi, poi gli immigrati clandestini, infine, in graduato climax, i Rom.
Se c'è un popolo che non ha fatto i conti con la propria pochezza ( che è quella di tutti, sia chiaro, comprese le vittime dei loro strali) è il popolo leghista. Non so da dove venga questo loro connaturato senso di superiorità; temo che venga , e scusate la psicologia d'accatto, da un profondo senso di inferiorità, quello di un popolo che non ha avuto facilmente voce in passato, perché schiacciato un tempo dal senso di inadeguatezza di chi doveva confrontarsi senz'armi con chiunque avesse uno straccio di cultura.
Ora che il senso di colpa si è attenuato ( non perché sia migliorata la loro cultura, ma perché è peggiorata, e di molto, quella dei loro interlocutori), possono parlare, urlare e prendersela con chiunque, pur mantenendo il vittimismo di chi ha subito un continuo sopruso nel corso della propria vita.
Salvini, che come ho già scritto non è un cretino, sa che alla lunga, però, gli urlatori spaventano l'elettorato moderato. 
E ora , sfoderando un sorriso pacioso dal suo manifesto, chiama a raccolta i suoi; questi, col sorriso sulle labbra, inneggeranno a nuovi Olocausti e a nuovi stermini. 
Non basterà, ahimè, il bianco dei denti a coprire il profondo nero del loro livore.
arz

domenica 16 novembre 2014

Effetti perversi delle parole.

In genere le mie esternazioni (leggi: post) sono lette da un massimo di 60/70 persone.
E gran parte, credo, sono persone che conosco.
Il mio commento “Il porno dell'orrore” ha ora un numero di lettori spropositato rispetto al solito.
Temo che la parola “porno” abbia aiutato ( e mi scuso con chi ha letto quanto ho scritto senza alcuno spirito pruriginoso; non è mia intenzione di far di tutta un'erba un fascio).
Poiché il senso del post era condannare la conquista di una facile visibilità dei media attraverso mezzucci che alterano il valore dei fatti e delle notizie , la prossima volta mi riprometto di fornire titoli meno suggestivi per non far la figura dell'innaffiatore innaffiato.
Non perché non voglia divulgare il mio pensiero, sia chiaro, ma per evitare di attirare chi, a fronte del titolo “Il porno dell'orrore”, si aspettava qualcos'altro, rimanendone alquanto deluso. Già me lo vedo gridare: "Orrore!" per l'evidente mancanza di "porno" ;-)

Scherzo, more solito, ma vi assicuro che il titolo, nelle mie intenzioni, non voleva essere un malizioso specchietto per le allodole.
arz

sabato 15 novembre 2014

Il porno dell'orrore.

Ho sempre più repulsione per le immagini che circolano in Internet ( in questo caso la mia irritazione non è solo linguistica) : c'è un piacere necrofilo, un porno dell'orrore che avanza.
Certo, stimola la curiosità della Rete e aumenta le visite.
Quando le truppe dell'Isis trasmettono le loro barbare esecuzioni contano esattamente sull'effetto mediatico e sul potere di penetrazione delle immagini. Personalmente, pur essendo molto curioso, non ho mai cercato di vedere prodotti mediatici di tal fatta, in particolare quelle immagini e quei video che sono state raccolti proprio per suscitare orrore e raccapriccio; non riesco a vedere fino alla fine nemmeno un film horror, figuriamoci se riesco a compiacermi dell'orrore della realtà!
Non mi sento di condannare chi riesce a reggere l'impatto, sempre che lo faccia nello spirito della conoscenza e non del gusto del macabro.
Mi colpisce, però, vedere che un video che è circolato in Internet e che rappresenta in modo chiaro l'orrore della guerra visto dalla parte dei bambini ( c'è un bimbo che si finge morto per salvare la sorellina) ha collezionato un bel numero di visualizzazioni. Orbene, sembrerebbe un falso.
Chi lo ha realizzato dice di averlo fatto a fin di bene. Io francamente sento puzza di propaganda al contrario.
A fin di bene si dovrebbe rappresentare la realtà così com'è e non stravolgerla a proprio piacimento; cedere alla deformazione dell'informazione, e mi si scusi il gioco di parole, è segno che la barbarie ha fatto un bel passo avanti.
Questa mia repulsione nei confronti di un modo di gestire la notizia, che vorrebbe essere d'avanguardia e che risulta invece essere un miserevole modo per raccogliere un "Like", è un segno evidente della mia incapacità di adeguarmi ai tempi. 
Datemi pure del vecchio barbogio: è la pura verità !;-(


http://www.repubblica.it/esteri/2014/11/15/news/siria_falso_il_video_dei_bambini_sotto_tiro_cecchini-100628961/?rss

mercoledì 12 novembre 2014

Il Salvini pensiero.

Vile aggressione
Legittima protesta
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/11/12/news/tor_sapienza-100372119/?ref=HREC1-4
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/11/11/foto/tor_sapienza_sassi_contro_il_centro_immigrati_cariche_della_polizia_e_feriti-100329173/1/?ref=HREC1-4#1

La morte del vocativo (3)

Un nuovo elettrodomestico? ;-(

Argomentum ad populum

Sottoscrivo:
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/11/12/largomento-dei-furfanti/
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/06/15/igiene-del-campo/

Igiene delle parole e del pensiero.

Accidenti! Mario Giordano legge "Graffi di gesso"!


L'iperbole è un'arma retorica efficace, Giordano. Non usi però due pesi e due misure: dica seriamente, senza avere qualche rimorso di coscienza, che anche Cucchi si è divertito, quel guitto, a fare i salti mortali per le scale. Non regge, lo sa.
La realtà è purtroppo più ruvida e meno piacevole. Al massimo, è inconoscibile.
Un giornalista dovrebbe avere a cuore i fatti: le armi retoriche le si lasci agli avvocati, ai politici e al massimo a chi vuole fare satira ( http://graffidigesso.blogspot.it/2014/11/non-era-acqua-era-benzina.html).
E' vero o non è vero che Salvini aveva una scorta a sua disposizione e ha preferito confrontarsi a muso duro con gli antagonisti? Poteva allertare 80 agenti messi a sua disposizione, sì o no?
arz

La morte del vocativo (2)

Per la discussione teorica: http://graffidigesso.blogspot.it/2014/06/la-morte-del-vocativo.html

lunedì 10 novembre 2014

Salvini : non era acqua, era benzina.

http://www.gadlerner.it/2014/11/10/salvini-non-ha-rispettato-il-programma-della-questura-per-evitare-i-centri-sociali

Insomma, Matteo Salvini ha scomodato inutilmente A SPESE DELLO STATO 80 agenti di Polizia!
Una mattinata di lavoro, mezza giornata lavorativa al minimo sindacale: facciamo ( i Poliziotti sono pagati pochino) 30 euro per poliziotto. Insomma, 2400 euro!!!
Il doppio di uno stipendio mensile di un operaio, accidenti! Sei pensionati avrebbero potuto campare per un mesetto, integrando la loro pensione al minimo...E sono soldi degli Italiani, soldi che abbiamo pagato di tasca nostra per difendere uno che voleva a tutti i costi la rissa! Perché i Leghisti sono tutti così, non c'è niente da fare. Sì, qualcuno sarà bravo e buono, ma per il resto il loro DNA non può cambiare. Io sono contrario alla violenza. So che qualcuno vorrebbe bruciarli. Io sono contrario, ma devo dare voce anche a chi non ce la fa più: non posso rispondere dei commenti ai miei post! D'altronde i Leghisti provocano ed è logico che a qualcuno prudano le mani!
2400 euro!!!! Per difendere uno che non ha mai lavorato e percepisce uno stipendio STATALE stratosferico ( senza mai fare un cazzo da mane a sera, se non andare in giro con l'auto blu blindata A SPESE DI TUTTI NOI!!!).
Si è fatto eleggere anche al Parlamento europeo e i suoi colleghi dicono tutti che è un fannullone.
Vi pare giusto?

( Per chi non l'avesse capito, sto facendo il verso al tono e allo spirito del post su Facebook del leader leghista. Come vedete, non è difficile...è solo un semplice esercizio di stile; rimango dell'idea che aggredire Salvini sia fare il suo gioco e che sputtanarlo sia molto più efficace).

Salvini e l'acqua. Puzza, però, di benzina sul fuoco.

Tre ritagli: un post di Facebook di Salvini prima del fattaccio di Bologna e due italianissime reazioni all'ipotesi di un taglio dell'acqua. E ognuno, poi, faccia le sue riflessioni.




mercoledì 5 novembre 2014

Requiem per la scuola

Lavoro nella scuola. Mi sono sempre battuto per la scuola pubblica: ci ho creduto e ho investito molte energie perché funzionasse, anche se non so, e lo dico con tutta sincerità, con quali risultati (forse pessimi, sia chiaro: saranno comunque altri a valutare). 
Ho constatato, e l'ho espresso pubblicamente ( non ci voleva nessun sociologo per confermarlo), che , nell'era berlusconiana, la scuola stava subendo un lento garrotamento: asfissia dei fondi, tagli costanti e feroci e , innanzi tutto, discredito programmato sull'istituzione.
Ora, parlando con i colleghi, in piena era renziana, sull'onda di quell'afflato evidentemente inutile che si autoproclama investimento per la “Buona scuola”, percepisco un altro vento: loro stessi, i dipendenti pubblici, non credono più nell'istituzione in cui lavorano.
La frase tipica, mi si scusi la costruzione enfatica, è : “Mio figlio non lo manderei in questa scuola”. La marea di problemi ( sociali, psicologici, didattici etc....) li sta investendo come un'onda di piena e si sentono soli. Sono colleghi di una certa età, sia chiaro, e ora non voglio giudicarli.
I loro figli sono già laureati e molti già lavorano: questi colleghi non hanno più figli giovinetti da mandare al macello e, tra l'altro, la maggior parte dei loro pargoli ha frequentato scuole private; la loro disillusione, quindi, ha radici antiche e, forse, in tempi non sospetti, non tutte nobili. 

Hanno, in qualsiasi caso, scampato il pericolo e ne sono felici.
Il sintomo, però, è evidente: il corpo della scuola sta consumando le ultime proteine e le sta richiedendo al proprio apparato muscolare.
Si chiama cachessia, il preludio di una morte. Non bella sia chiaro: il contrario di un'eutanasia
. arz

domenica 2 novembre 2014

Ci sono malattie incurabili che non hanno a che fare con l'omosessualità.

La notizia è questa:
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/10/31/news/la_prof_di_religione_l_omosessualit_si_cura_gli_allievi_in_rivolta-99481166/
De hoc satis.

martedì 14 ottobre 2014

Senza parole.

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fonte: http://www.bergamopost.it/cambiare-rotta/tutte-gaffe-delle-aziende-svizzere-dove-litaliano-optional/

domenica 12 ottobre 2014

martedì 7 ottobre 2014

Ironia per piccina che tu sia. Hynkler e Chaplin.

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I fatti, almeno così come sono stati riportati dai giornali, sono questi: un giovanotto, per spernacchiare le sentinelle in piedi , quelli che fingono di leggere dei libri per condannare silenziosamente le leggi omofile e per sbandierare il primato della famiglia ( insomma, per semplificare, dei catto-nazisti), si è vestito come uno degli Hynkeliani del “Grande dittatore” e, poiché deve essere un amante delle citazioni cinematografiche, per sovrammercato ha esposto ai suoi piedi un cartello che proclamava la solidarietà dei nazisti dell'Illinois alla performance delle sentinelle.
La violenza non va mai giustificata, ma il livello di provocazione era molto alto ( anche se va detto che a fronte di un'ironia di tale portata, pur con l'amaro in bocca, sarebbe stato difficile prendersela con un'iniziativa così dadaista).Se qualcuno tra le sentinelle, però, si fosse adombrato e fosse passato alle vie di fatto, non avrebbe destato scandalo.
Nonnò.
Le “sentinelle” sono state lì a prendersi il pernacchio coram populo ( e, se veramente non c'è stata reazione, a loro va il mio plauso, nonostante disapprovi la loro iniziativa,Voltaire insegna...).
 Le notizie sui tafferugli con gli antagonisti sono, come al solito, piuttosto confuse e, dunque, non mi sbilancio, ma, da ciò che ho capito, sembrano avvenute altrove.
Ci ha pensato, però, la Forza Pubblica a rendere ancor più surreale la situazione : il nazi dell'Illinois è stato fermato e qualcuno sta pensando di accusarlo di “apologia di fascismo”.
Orbene, così va il mondo: Hynkler, indisturbato, è acclamato in piazza e Charlie Chaplin, vestito da Hynkler, se ne va in prigione...
Grande è la confusione sotto il cielo: l'ironia viene presa alla lettera e ciò che esplicitamente intollerante viene preso per una boutade.
arz

sabato 4 ottobre 2014

Mettiamo la Sinistra all'Opera

http://www.huffingtonpost.it/2014/10/04/teatro-opera-roma-marino-licenziare-di-sinistra_n_5931024.html?utm_hp_ref=italy

Bah, mi devo essere perso qualcosa: la parola "licenziare" è diventata una parola di Sinistra. Adesso si "rifonda" ovvero si sostituiranno dei lavoratori considerati immeritevoli con altri meritevoli. Quelli che un tempo sarebbero stati chiamati semplicemente "crumiri".

giovedì 2 ottobre 2014

Ne quid nimis


Non è facile oggi fare dell'ironia. Bansky, e chi non lo conosce?, con la leggerezza di sempre inchioda con un bellissimo graffito il razzismo di ogni risma. Un gruppo di piccioni scacazzoni e infestanti, con un cartellone tra le ali, appollaiati su un filo, manifestano la loro intolleranza verso un intruso.
I cartelli sono chiarissimi anche per chi, come il sottoscritto, conosce l'inglese tanto al pezzo: “ I migranti non sono graditi”, “Torna in Africa”. “Stai lontano dai nostri vermi”. 
Solo un idiota non poteva capire la carica ironica del graffito. 
Eppure, per un eccesso di zelo, la comunità di una cittadina inglese ha deciso di rimuovere l'opera di Bansky. Per di più, in nome dell'antirazzismo. 
Ritorniamo all'ABC: leggere, capire e solo poi, dopo lunga meditazione, giudicare. 
E solo se è proprio necessario.
arz

Renzi, il TFR, Mitridate, il veleno e il suicidio di una generazione.


Riassumo la storiella: Mitridate, re del Ponto, temendo di essere avvelenato, chiese al suo medico di fiducia di essere tutelato da qualsiasi miscuglio potenzialmente mortale.
Il medico, senza conoscere Paracelso che doveva ancora nascere, decise di somministrargli ogni giorno una cinquantina di veleni in piccole quantità.
L'antidoto funzionò così bene che, messo alle strette e spinto dalle circostanze a suicidarsi, Pompeo Magno era alle porte, Mitridate dovette chiedere aiuto per morire a qualcuno che fosse disponibile a pugnalarlo. In un colpo solo. Il veleno non sarebbe bastato.
Ecco, Renzuccio ha avuto una bella pensata: abituiamo gradualmente i lavoratori a rinunciare a quelle piccole accortezze che una società matura ha per tutelarli da eventuali imprevisti.
Il TFR, a fronte della magra pensione, è ( era?) il gruzzoletto per la vecchiaia, la sicurezza su cui , dopo aver tanto faticato, chi va in pensione può contare, il risparmio che lo libera dalla dipendenza di qualcun altro ( dai figli, in primis).
Ovviamente, Renzuccio sa con chi parla: perché lo Stato ti dovrebbe obbligare ad un prelievo, quando tu sei ovviamente  così accorto da investire il capitale in qualche bel fondo di investimento con interessi tali che, quando sarai vecchio, il tuo capitale sarà assai rivalutato? Perché lo Stato vuole amministrare i tuoi risparmi? Gatta ci cova. L'elettore renzista, more solito, ci casca. Il ragionamento, posto in questi termini, è vero, non fa una grinza.
Quando c'è poi da scegliere l'interesse personale a quello pubblico non ci sono dubbi ( e in questo renzismo e berlusconismo sono la faccia della stessa , falsissima, moneta).
Peccato che il TRF sia ( fosse) una tutela non soltanto per quegli scialacquatori che tutto spendono quando hanno qualcosa in mano, ma per quelli che, pur provetti amministratori dei loro beni , non dovranno assumersi , attraverso un meccanismo che spinge tutti al risparmio, l'onere di mantenere, lor formichine, le cicale spendaccione che in vecchiaia in qualsiasi caso peseranno sul gobbo della comunità.
L'obiettivo secondario di Renzuccio è, però, anche un altro: abituare gradualmente un popolo alla mancanza di tutele.
E' vero che i giovani oggi non ne hanno ( niente pensione, niente TFR, niente lavoro a tempo indeterminato etc...), ma convincerli che togliere agli altri ciò che essi non possono e potranno godere sarà loro di giovamento è una vera truffa.
Il veleno, lentamente iniettato, avrà i suoi effetti: indifferenti al veleno della mancanza di tutele, si abitueranno ad ogni vessazione, e, giunti allo stremo, ricorreranno al pugnale: non per colpire, come sarebbe logico, se fossero più accorti, chi li ha portati in tale condizione, ma loro stessi.
Touché! L'istigazione al suicidio, da quel che ne so, è ancora un reato, o sbaglio?
                                                                                                                                                        arz

lunedì 29 settembre 2014

No comment


Renzi, un lapsus e Freud


Il Presidente del Consiglio da Fazio dice: “ Possono anche mandarmi a casa domani mattina ma non pensino di telecomandarmi come una marionetta”.
 A chi Renzi intenda riferirsi è noto: ai “poteri forti”, alle fronde interne del partito, ai malvagi Sindacati et similia.
Purtroppo, qualcuno dovrebbe avvertire Renzi che le marionette non si telecomandano.
Si muovono , dall'alto, attraverso i fili. 
Il telecomando si usa in altro contesto e richiama qualcos'altro.

Senza essere esperti di psicologia qui il meccanismo condensazione e spostamento funziona alla grande. 
Un sogno o un incubo?
 Intelligenti pauca.
arz

sabato 6 settembre 2014

La doppia morale gesuitica in salsa leghista

La notizia è questa: http://www.repubblica.it/cronaca/2014/09/06/news/salvini_fermarsi_all_alt_un_obbligo-95130280/?rss

Il rispetto della legge a capocchia: a seconda della latitudine o delle convenienze...

venerdì 8 agosto 2014

"Sveglia!" Sull'arte di persuadere urlando.

Perdonatemi questa piccola e oziosissima riflessione linguistica (per quel che vale, visto che parlo da un pulpito ipogeo).
Ricorre frequentemente nei siti e nei discorsi complottisti, in quelli apertamente razzisti, nelle varie controstorie (di destra, di sinistra e di centro, non importa), l'invocazione a svegliarsi.
Come uno squillo di tromba lo “Sveglia!” dei desti risuona per richiamare i dormienti ad una consapevolezza, fino al momento dell'urlo obnubilata dalla propaganda di stato, dai poteri forti, dai grandi e dai piccoli fratelli che si occupano di nascondere quello che con un minimo di impegno e di intelligenza è evidente e lapalissiano all'orbe terracqueo.
Un po' di buona volontà, suvvia, “svegliatevi!”, armatevi e partite per raggiungere le/ la verità che è/ sono lì a portata di mano: basta leggere qualche libro e consultare qualche sito, che cosa vi costa?
Quando sento qualcuno proferire l'odioso imperativo che ormai assumein molti sempre di più la forma di un tic linguistico, ammetto di essere dominato da un istinto pavloviano: mi rendo immediatamente conto, anche se la consapevolezza, se così si può chiamare, è raggiunta più per via inconscia che razionale, di avere a che fare con un ingenuo ... e tendo ad assopirmi.
Non giova in me la spontanea associazione con la nota rivista dei Testimoni di Geova “Svegliatevi!”  (e mi scuso anticipatamente con loro per averli presi ad esempio; agli amanti di fantascienza ricorderà un libro di Philip Dick...)
Trovo (abbastanza) comprensibile l'atteggiamento del fedele che almeno si ispira ai  libri sacri (l'evangelizzazione è un suo dovere istituzionale), molto meno quello del laico che non ne dovrebbe avere o , meglio, ne dovrebbe avere almeno un migliaio , ma mai uno o poco più.
Ecco , invece, uomini di poche letture (o, più spesso, di letture molto eterogenee), parlare con il sacro fuoco della verità davanti ai loro occhi che, da quel che mi sembra, li acceca e li rende meno credibili di quanto pensino di essere. La foga che in genere li agita non giova poi alla persuasione del prossimo.
Vorrebbero illuminare il mondo, ma abbacinati dall'aver raggiunto quello che è negato ai più rischiano di diventare, nel migliore dei casi, Cassandre destinate ad essere inascoltate e vilipese o, nel peggiore, ciechi invasati che tentano di guidare monocoli riottosi. Noi.

arz ©

sabato 2 agosto 2014

La difficile disciplina dell'arrampicata sugli specchi.

Come volevasi dimostrare.
Perché non ammettere di aver sbagliato? Non sarebbe stato un comportamento più da adulti ( e da Senatori)?
La colpa, invece, è di qualcun altro o peggio del correttore ortografico.
Tanto per essere imparziali, anche Saviano c'era cascato e non aveva fatto una figura migliore dei Leghisti ( la foglia di fico era che anche Pirandello e Landolfi scrivevano "qual'è").
Non si impicca nessuno per un errore, siamo d'accordo, ma illudere gli altri che l'errore non c'è non è forse colpa ancor più grave?
arz©


venerdì 1 agosto 2014

Rettifica

Erano dodici e i cartelli incriminati sono tre.
Poi non mi è chiaro il senso del messaggio... Qual è (la) merce di scambio? Quale merce di scambio (c'è)?
Poi, per essere pignoli, su un altro cartello, si afferma che il voto appartiene al popolo.
Per quanto ne so ( ma non sono un costituzionalista), la sovranità appartiene al popolo.
 Il voto, all'interno del parlamento in una democrazia indiretta come la nostra, spetta ai Deputati e ai Senatori. Si sta parlando forse del voto per l'elezione di Deputati e Senatori?
Probabilmente sì, ma non si poteva essere un po' più chiari?







Prima l'ABC, poi l'ABC della Democrazia

Undici persone undici, se non conto male, due cartelli due con lo strafalcione.
E' possibile che nessuno di loro se ne sia accorto? Insomma, tra compagni di classe ci si dovrebbe aiutare!
Per i giustificazionisti ad oltranza: si tratta di Senatori, non di brufolosi adolescenti  ;-(

martedì 29 luglio 2014

Tavecchio, il calcio, le banane, le entrate a gamba tesa e gli scivoloni...


Io, francamente, fino a pochi giorni fa non sapevo chi fosse Tavecchio; non mi interesso di calcio da un bel po' e , sinceramente, mi interessa assai poco pure la questione relativa ai candidati alla presidenza della FIGC.
Pare che il suddetto abbia anche qualche lieve trascorso con la giustizia, ma non è qui il punto ( non abbiamo qualcuno che sta or ora modificando la Costituzione ed è un pregiudicato?).
Perché me ne occupo, allora? Per pure questioni linguistiche, ovviamente!
Tavecchio sembra ( e le mie fonti sono le mie come le vostre) che abbia detto:

"L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che Opti Poba è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree" .

Il fatto che utilizzi “Opti Poba” invece di “Bingo Bongo” potrebbe persino deporre a suo favore per la fantasia dimostrata.
Ovviamente Tavecchio viene inchiodato alle sue responsabilità per la frase successiva che non lascia alcun dubbio sull'atteggiamento del candidato presidente: parlare di banane lo mette in linea con la più becera espressione del leghismo nostrano che , pur se sdoganato in parlamento e, ahimè, in Europa, rimane intimamente razzista ( ovviamente Salvini lo nega ogni piè sospinto, ma si sa che non è fine parlare male degli argomenti sgradevoli che alimentano e alimenteranno, però, la sopravvivenza del suo partito).
Il tutto rimanda inequivocabilmente al peggior razzismo coloniale, che prevede una civiltà eletta contrapposta alla schiera dei selvaggi che dovrebbero perlomeno, nel nome del progresso, cambiare la loro dieta troppo ricca di potassio.
Pochi , pochissimi, si sono accorti di ciò che Tavecchio ha detto dopo e che lo colloca tra i razzisti biologici della peggior specie ( ...anche se tendo a credere che più che un ragionamento dietro alle sue parole ci sia una contaminazione irrazionale dovuta all'eccessiva esposizione ai discorsi da bar e al linguaggio da “Quarto impero” dominante in questi anni).
E' vero che le banane sono , come dire?, più pittoresche ed evocative di altro, ma pensare di richiedere il “pedigree” a un giocatore è ancor peggio: equivale a classificare un giocatore di calcio extracomunitario alla stessa stregua di un cane o di un cavallo di razza...
Mica ha pensato all'albero genealogico Tavecchio! Giammai!
Per i giocatori ( che sono il corrispettivo dei cani e dei cavalli per la nobiltà di un tempo dedita alla caccia: animali utili e “nobili”, ma pur sempre animali) ci vuole il “pedigree”.
Perché di animali bastardi ( e, sia chiaro che sto seguendo il perverso percorso "logico" del signore...) il calcio italiano non ha bisogno...

Vedete poi voi , solo basandosi sulle sue parole, se l'affidare o meno il carrozzone miliardario del calcio italiano a personaggi di tale caratura sia opportuno o meno.
arz ©

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