Non ho visto né vedrò Benigni alla
Televisione. Ammetto che la questione degli emolumenti ( ovviamente
utilizzata e strumentalizzata dalla Destra per demonizzare ogni voce
di Sinistra che riesce a guadagnarsi la pagnotta senza stenti) ha
avuto, nonostante tutto, qualche influenza: come trovo immorale ( oh,
yes!) che un manager guadagni n volte rispetto ad un operaio,
non trovo etico che un comico, anche se famoso e idolatrato, e in
tempi di vacche magrissime, guadagni n volte rispetto a
colleghi, altrettanto bravi, che sono costretti a calcare il palcoscenico di teatri di
provincia se non gratis , con rimborsi spesa ridicoli .
In realtà, il motivo del mio
disinteresse per un attore che ha sicuramente qualche pregio è la
ripetitività dello schema utilizzato nei suoi spettacoli: i suoi
“bellissimo!”, “magnifico!”, “eccezionale!” mi sembrano
sempre più tormentoni ormai bolsi, che sanno ormai di comicità alla
Zelig tanto per intenderci ( comicità che piace a molti, ma che al
sottoscritto non fa né caldo né freddo). Il sugo dei suoi
spettacoli è costituito dai testi ( la Costituzione, i Dieci
Comandamenti, la Divina Commedia) , ma per assaporarli preferisco
ricorrere agli originali, senza aromi, frizzi e lazzi e con qualche
nota esplicativa più noiosa, forse, anche se meno suggestiva.
Qualcuno ha capito l'arcano ed è in
grado di costruire testi che parodiano Benigni e che risultano
molto più divertenti del modello stesso.
Vedi il seguente brano che ho trovato
in Rete.
Benigni legge la
targhetta dell'ascensore ( di Claudio Fois)
“Portata
massima 4 persone”. Ma è bellissimo… Sentite com’è
essenziale, bello, pulito. Io ogni volta che lo leggo mi commòvo.
Già l’ascensore che come simbolo unisce il Cielo e la Terra, ci ricorda che siamo divini ma ma anche mortali e viceversa. E’ bellissimo.
Sentite la potenza di questa parola: “Persone”… Non dice òmini, donne, neri, gialli, visigoti, Gasparri… No. Dice: “Persone”… quattro persone, cioè persone che stanno insieme, poi il numero 4: i quattro punti cardinali, l’alto, il basso, la destra, la sinistra: è compreso tutto il mondo. Tutto il mondo nell’ascensore, perché nell’ascensore c’è un mondo, perché ognuno di noi che è dentro l’ascensore ha dentro di sè un mondo. Un mondo d’Amore.”
Già l’ascensore che come simbolo unisce il Cielo e la Terra, ci ricorda che siamo divini ma ma anche mortali e viceversa. E’ bellissimo.
Sentite la potenza di questa parola: “Persone”… Non dice òmini, donne, neri, gialli, visigoti, Gasparri… No. Dice: “Persone”… quattro persone, cioè persone che stanno insieme, poi il numero 4: i quattro punti cardinali, l’alto, il basso, la destra, la sinistra: è compreso tutto il mondo. Tutto il mondo nell’ascensore, perché nell’ascensore c’è un mondo, perché ognuno di noi che è dentro l’ascensore ha dentro di sè un mondo. Un mondo d’Amore.”
So che Benigni
piace a molti e non me ne dispiaccio. Non piace più a me che,
comunque , non ho alcuna patente per giudicare meglio degli altri.
Non ve ne frega
nulla? Non vedete, bischeri, la bellezza della Democrazia? Magnifico! Bellissimo! Eccezionale! ;-)
arz
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