domenica 6 dicembre 2020

Osservazioni scioccherelle- 2

 Un'altra osservazione scioccherella: nel mondo di Internet e di Facebook in particolare è facile interloquire con persone che non la pensano come te.

Il che, in linea di principio, è cosa buona e giusta.

Orbene, ordunque: non sempre è, però, utile discutere quando non si è d'accordo su alcuni principi fondamentali.

Ricorrerò ad exempla, ma capirete lo stesso.

Se vedo al telegiornale in un filmato un uomo con la pistola fumante e davanti a lui un cadavere, penserò, dai dati che percepisco, che sia avvenuto un omicidio.

Ovviamente se assisto alla stessa scena all'interno di un telefilm poliziesco, sarò propenso a credere che l'omicidio sia simulato, ma utile ai fini della storia narrata.

Un tempo si rideva del telespettatore troppo sensibile che davanti a una rappresentazione inorridiva come se la scena fosse reale e non fittizia.

Oggi, purtroppo, avviene esattamente il contrario: davanti a una narrazione reale non scatta nessun raccapriccio poiché qualche telespettatore la crederà fittizia.

La discussione con questi ultimi sarà del tutto inutile.

Vediamo perché.

Contesteranno per prima cosa l'autorevolezza della fonte: “Vuoi che quel telegiornale dica la verità?” Nel momento stesso che porterai altri filmati di altri telegiornali che riporteranno la stessa scena da inquatrature diverse, la risposta pavloviana sarà: “Si sono messi tutti d'accordo per ingannare il popolo bue. E' il grande complotto dell'informazione!”

Passati un po' di giorni, quando l'avvenimento sarà considerato reale dai più, l'incredulo, ormai costretto ad utilizzare altre armi, partirà con la disamina di ogni particolare del video.

E scoprirà l'innaturalezza della posizione del cadavere e le anomalie nelle inquadrature. Discuterà con la competenza del balistico sulla traiettoria del colpo e con quella dell'armaiolo sul modello della pistola.

Quando si controbatterà (e sarà difficile convincerlo del contrario perché la realtà è complessa e non sempre c'è un filmato che ci permetta di definire con chiarezza ciò che è accaduto nel passato), chi non vorrà convincersi troverà mille questioni irrisolte che, anche con la perizia degli esperti, non riuscirete mai a smontare. 

Perché di esperti se ne trovano millanta e tra i millanta ce n'è sempre qualcuno che ama far il bastian contrario.

Ed il dialogo sarà impossibile e del tutto inutile. Anzi sarà anche dannoso: perché uno degli obiettivi di molti interlocutori di tal fatta è proprio farvi dubitare non solo di ciò che hanno visto gli altri, ma anche di quello che avete percepito voi stessi, "personalmente di persona" (gas lighting).

Non ci sarà mai un punto fisso su cui concentrarsi nel discorso ed il frullatore* delle ipotesi alternative renderà la realtà una poltiglia assolutamente indistinguibile dal caos primigenio.

L'unica soluzione sarà utilizzare le sue armi: negare l'esistenza di chi pervicacemente non si vuole arrendere alla concretezza del reale per cedere alla scivolosità della fantasia (che si trasforma, ahimé, spesso, in una qualche forma di psicosi collettiva).

“Non esisti. Perché vuoi parlare con me, ectoplasma? Dimostrami la tua esistenza! ”

*Copyright: Corrado Augias.

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