Osservazione scioccherella: nel mondo di Internet e di Facebook in particolare, tutti pretendono un diritto di ascolto, in quanto utenti e, più in generale, in quanto uomini degni di essere ascoltati.
Orbene, ordunque: bisogna fare un distinguo.
Per accedere a qualsiasi attività, compresa la discussione con qualcun altro, si dovrebbero avere alcuni prerequisiti.
Per fare un esempio scolastico, per affrontare il Latino, diciamo nella sua versione di insegnamento più tradizionale, un'infarinatura di Analisi logica sarebbe utile e opportuna.
La si studia (maluccio) nelle scuole medie.
Qualcuno, nel mondo dell'etere cibernetico, pretende di avere a che fare con te in qualsiasi caso.
Non è raro vedere alcuni che prima ti insultano direttamente oppure ti inseriscono nel novero dei bischeri, e poi richiedono il tuo ascolto e la tua comprensione.
Costoro mancano, come avrete tutti certo capito, di un semplice requisito: il rispetto dell'interlocutore. Cercare un qualsiasi contraddittorio con chi si disprezza è un segno di una grave patologia: o la sottovalutazione dell'interlocutore è fittizia e non si vede allora la ragione di premetterla o è reale ed allora non è logico che ci si misuri con chi si ritiene a tutti gli effetti inferiore sul piano dialettico o antropologico.
In sintesi: prima rispetta colui con chi vuoi discutere, poi incomincia a dire la tua.
L'avete capita o siete tutti scemi? ;-)
Nessun commento:
Posta un commento