Dalle “Operette
immorali”
“Vogliamo vivere”
ovvero il dialogo delle tre incognite
Anno 2012. Emilio Fede ha
fondato il “Vogliamo vivere”. E' certo che il nome del movimento
è stato frutto delle migliori menti creative del tempo. Eccovi le
registrazioni carpite da un nostro agente nel “pensatoio” dove
il think thank si è radunato in gran segreto.
“E' l'una di notte. Solo
l'ufficio al 57° piano ha le luci accese. Tre persone che non
conosco ( chiamamole incognite:X,Y eZ) sono sedute dietro ad una
scrivania . Le Segretarie sono uscite e la concentrazione è, dunque,
massima.
Sono nascosto dietro ad una
pianta ornamentale nel corridoio. Non possono vedermi, ma io posso
vedere loro ( c' è solo una vetrata che ci divide) e le loro voci mi
giungono chiare e distinte. Sono in grado di trascrivere fedelmente i
loro discorsi.
X: -Abbiamo un mandato
preciso dal committente. Emilio ci ha detto che il nome del movimento
è tutto ed è ovviamente più importante di quello che c'è dentro.
Il marchio è tutto lo sapete. Il brand è il brand come la rosa è
una rosa...mi avete capito?
Y:- Sì, d'accordo X, ma...è
difficile vendere un prodotto andato a male....
X: -Cazzate! Se si mette la
merda in una scatola diventa un'opera artistica, come è giusto che
sia; basta convincerci e convincere gli altri...La nostra religione è
la parola e il fatto che dietro non ci sia nulla non è affar nostro.
Procediamo con il “brain
storming”...entro domani mattina voglio il nome sul mio tavolo...
(Silenzio)
Z: - Be' , il target di
Emilio è noto partiamo da lì, no?
Y: - Anziani e casalinghe,
dunque.
X: - Che diavolo desiderano
di più gli anziani?
Y: - La pace, la
tranquillità....
Z:- La salute....
X: - E che cosa vorrebbero
di più?
Z: - Vivere ancora un
po', direi...
X: - Esatto! Ma parliamoci
chiaro: è possibile vivere di più solo desiderandolo?
Z: - Magari! Il contrario è
assai più facile...si può morire desiderandolo, non di certo
vivere...
X:- Ma chi si approssima
alla morte che cosa vorrebbe?
Y:-... Un genio della
lampada che gli promettesse altri cinquant'anni di vita?...
X:- Sì, ma neanche i
vecchietti ormai credono ai geni...
Se riuscissimo a convincerli
che vivere è fondamentalmente un atto di volontà?
Y:- Ma non è così...e poi
le sta filosofeggiando; qui si sta parlando di pubblicità o sbaglio?
X:-Non sbaglia...ma proprio
per questo non dobbiamo avere scrupoli. Basta far gridare forte:
“Voglio!”, anche se non è così e magari il consumatore non se
lo può permettere, e quel che vuole è lì, sia chiaro,
potenzialmente, a sua disposizione...non è questo il nostro lavoro?
Vendere prodotti, d'accordo, ma anche vendere desideri...
Y: - Faccio sintesi: il
nome deve contenere il verbo “volere” e la parola “vita”...
X: “Volere la vita!”...Non
sarebbe male, ma è così impersonale! E chi non lo condividerebbe?
Lo slogan ha comunque un vantaggio: potrebbe adattarsi al desiderio
dell'anziano di perpetuarsi attraverso le nuove generazioni, i
nipotini...Sapete come sono i nonni? E poi intercetterebbe anche il
pubblico femminile...No?
Y: -Lei si sta facendo
sentimentale e continua a filosofeggiare un po' alla cazzo, se mi
permette, ma lei è il capo e non discuto....Comunque, se è
impersonale, basta renderlo personale: “Voglio la vita!”
X: Sì, ma bisogna riferirsi
a un gruppo. Ci vuole un “noi”...”Vogliamo la vita!”...
Z:- Mmm...sa tanto di
rapina: “In alto le mani!Vogliamo la vita!... e la borsa dov'è
finita?
X: -Spiritoso! Potremmo
trasformare il verbo volere in verbo servile...
Y: -Trattandosi di Emilio
Fede!...
X:- Non si permetta di
offendere il cliente!
Y: Mi scusi, “voce dal sen
fuggita”...
X:”Vogliamo
vivere”....ecco... come vi suona?
Y:. Bene, è una proiezione
positiva verso il futuro, lo slogan contiene ottimismo, slancio verso
nuovi orizzonti!
Z:-...ma perché prima erano
morti?
X:- Che cosa vuole dire?
Z: Be', uno che vuole vivere
, prima era morto, no?
X:- Lei ha forse il senso
dell'umorismo, ma non capisce un cazzo di psicologia...Chi è con un
piede nella fossa deve consolarsi per quello che non ha fatto, che
non è riuscito a realizzare. Quando si arriva alla resa dei conti
bisogna tracciare una bella riga e dire “Ho chiuso”...Quello che
non ho ottenuto è colpa degli altri, del mondo malvagio e cattivo.
L'urlo “Vogliamo vivere” è rivolto ad un mondo ostile che, tutto
sommato, il vecchietto desidererebbe in cuor suo abbandonare, ma senza
affrontare lo strappo della morte.
Z:- Taccio, lei è il capo e
non a caso. Il discorso si fa serio e noi abbiamo terminato il nostro
lavoro, vero? E' ora di andare, non pensate? E' il momento di
tagliare il filo, Atropo?
X:-Direi di sì...Buonanotte!
Y:- Buonanotte!
arz©
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