sabato 26 marzo 2016

Il gusto estetico di Sgarbi: paradosso o controparadosso?


Non discuto ora sul ruolo di Sgarbi e sulla sua specifica responsabilità nell'imbarbarimento del dibattito politico.
Vorrei mettere solo in evidenza qualcosa che non torna: Sgarbi si presenta (e non è una novità) o meglio scende in campo con una nuova formazione politica: Partito della Rivoluzione Sgarbi.
La “tagline” del movimento è un intrigante progetto culturale: “Laboratorio della bellezza”. 
Chi mai potrebbe opporsi ad una simile operazione politica? Che c'è di male, direte voi?
Ma avete visto il simbolo del movimento? L'avete osservato con attenzione?
Difficilmente ho visto un simbolo così brutto: date in pasto il lavoro di impostazione grafica a un allievo del primo anno di un CFP e saprà fare meglio.

Il personaggio è paradossale e quindi tutto torna? C'è un filo di ironia in tutto questo? C'è qualcosa che mi sfugge in quanto “capra” priva del gusto estetico sgarbiano? 
Qui, temo,  Sgarbi sembrerebbe intenzionato a elevare la "capra" su un podio olimpico....ma a chi si riferisce? Al suo elettorato? Ai suoi detrattori? A se stesso?
arz

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