Be', il tarlo mi rode. Come mai non si
trova un umilissimo laureato disposto a metterci la faccia per
vestire gli abiti tutt'altro che modesti di Ministro delle
Repubblica? Lorenzin e Fedeli non sono state, prima della loro
elezione, di certo delle Star, l'una nell'ambito della Sanità e
l'altra per l'Istruzione e l'Università, o sbaglio?
Non c'è qualcosa di malato di uno
Stato che non riesce ad attirare non dico le menti eccelse, ma
funzionari di una certa esperienza per occuparsi di alcuni ambiti
della vita sociale che rivestono un'importanza capitale per l'umile
cittadino?
Passati alla brace un Berlinguer , un
De Mauro e ultima la Giannini, è possibile che neanche un rettorino
di una qualche sede universitaria disagiata si presenti, anche con
uno striminzito titolo e quattro pubblicanzioncelle, per cercare di
dipanare almeno un poco lo gliuommero della cosiddetta Buona scuola?
La mia ipotesi è semplice e forse
ingenua: un paese in veloce decomposizione non è in grado di
attrarre nessuno di autorevole, anche offrendo prebende, un lauto stipendio e il prestigio
dell'incarico ministeriale.
Si deve passare alla seconda fila ( magari gente cazzutissima, sia chiaro, ma...)
Chi si prestasse al gioco, dall'alto di una qualche posizione intellettuale conquistata a fatica, sa che, dopo
l'Apocalisse prossima ventura, ne avrebbe solo disdoro professionale e
umano.
Privato dell'incarico e della scorta, si troverebbe a tiro di
sputo dall'ultimo degli ultimi.
Teniamoci dunque una Lorenzin , diplomata al Liceo Classico, e una Fedeli, un'assistente sociale diplomata (ora si laureano, però...)
Come vedete, sono ottimista più del
solito ;-)
arz62
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