La presidente della Camera è un'autorità ed è una donna "potente": può muovere leve che noi non possiamo neanche immaginarci.
Sta di fatto che la comunicazione su Internet, è evidente, in questo specifico caso, è più forte di lei.
E io, quando la battaglia è impari, tifo per chi è più debole...
Eccovi il resoconto del mio impegno per un dialogo più democratico e corretto in Rete ( in parte si tratta di un soliloquio...è l'eta!).
Appare un articolo in cui si parla della Presidente della Camera che intende denunciare chi la minaccia di morte e la rende oggetto di offese sessiste. I commenti all'articolo sono sicuramente pià moderati del solito...
" L'effetto positivo della reazione della Boldrini alla campagna di odio nei suoi confronti si può vedere nelle risposte nei commenti di questo articolo. C'è chi dissente, c'è chi non approva l'operato della Boldrini, c'è chi manifesta antipatia a pelle. Perfetto! Questa è libertà di parola e di pensiero. Andatevi a leggere i commenti dell'altro ieri in altri post e vedrete parole di ben altro tenore dove il linguaggio sessista e la gara a chi la spara più grossa attingendo al linguaggio più becero e da osteria viola parecchi articoli di legge ( calunnia, vilipendio, apologia di reato etc...). La libertà di parola (così come per altre libertà) non è assoluta e abusarne presta il fianco ai veri interventi censori che noi tutti ( per età e per collocazione geopolitica) non abbiamo conosciuto. Per ora".
C'è un commento di una signora che è stato cancellato. Rispondo lo stesso:
" Scusate il commento al mio commento. Una signora che denominerò X ha commentato il mio intervento e lo ha poi cancellato. Ha scritto semplicemente che la "Boldrini l'ha sempre mandata a cagare". Non me ne voglia, ma le ho risposto lo stesso in questo modo. So che, posta così la questione, suona male, ma ci tenevo a rispondere alla signora perché penso che discutere anche con chi non la pensa come noi ( nei limiti della ragionevolezza...) faccia bene:
"... X, come ho scritto, sei ( diamoci del tu) autorizzata a non approvare (da sempre) l'operato della Boldrini. Quello che mi preoccupa è il linguaggio. Il tuo è, scusa la semplificazione, sul versante del “pane al pane vino al vino”. Non mi piace, ma, in qualsiasi caso, non auguri alla Boldrini una morte prematura o una violenza carnale. Altri, invece, senza alcun filtro le augurano le cose peggiori e spesso l'hanno minacciata direttamente di morte.
Certo, fa impressione, visitando alcuni profili di chi odia la Boldrini, vedere utilizzatori del WEB che sono affettuosi nei confronti dei loro cari, comunicano dolori profondi, mandano “pucciosissimi” messaggi ai loro cari e ai loro animali, e che, insomma, risultano essere persone normalissime, mandare messaggi di odio e di morte ; per di più, utilizzano un linguaggio degli affetti che mal si adegua ai loro interventi nei commenti su personaggi pubblici o su notizie provenienti da Internet.
Non sto parlando, sia chiaro, come avrai capito, di chi programmaticamente manifesta odio e livore nei confronti dell'umanità o di parte di essa. Quelli, a mio avviso, sono già persi e non c'è nulla da fare...
Cara X, sono ( abbastanza ;-)) sicuro che incontrandoti per strada, nonostante sia certo che tu non condivida per nulla il mio modo di vedere ( puoi leggere quello che scrivo: il mio profilo è pubblico), non mi manderesti “a cagare”, eppure nel modo di porti su Facebook non ti fai alcun problema a rivolgerti in modo offensivo alla Presidente della Camera. Riguarda la tua pagina Facebook e rileggi quello che hai scritto serenamente di te e della tua vita. Perché solo il sentire nominare il nome della Boldrini fa scattare in te questo meccanismo?"
Tal Fabio C**** commenta il mio primo intervento:
"Tutte meritate"
Risposta: "Meritate le critiche o le minacce di morte?"
Per ora non ho avuto risposta....Traete voi le conclusioni.
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