Scusatemi, ma se c'è un atteggiamento
che mi fa uscire dai gangheri è l'incoerenza. E' un trentennio (ad
occhio e croce, da quando è caduto il Muro di Berlino) che il
neoliberismo , senza alcun obiezione, ci parla della virtuosità del libero mercato, della
provvidenza che ci è offerta dallo stesso e della bontà
sovrannaturale della legge della domanda e dell'offerta con le sue
manine prodigiose (aduse ovviamente ad accarezzare i ricchi e a
menare i poveri....ma non lo si dica in giro).
Sia chiaro io non la penso affatto
così, ma quando leggo articoli di questo genere mi viene
l'orticaria:
http://www.linkiesta.it/it/article/2017/10/24/a-questo-annuncio-non-risponde-nessuno-dove-sono-finiti-tutti-i-disocc/35946/.
Orbene, ordunque.
Si offre un posto di lavoro. A detta di
chi lo offre, di tutto rispetto. Nessuno risponde. Se si seguisse la
logica degli idolatri del libero mercato, pur in tempi di
obnubilamento totale della stessa, ci sarebbe solo una risposta:
l'offerta di lavoro non è abbastanza appetibile o perché lo
stipendio è troppo basso o perché le condizioni di lavoro non sono
sufficientemente favorevoli. Non ci sarebbe nulla da scandalizzarsi.
Se si seguisse sempre la logica, ma
sappiamo che non è più di moda, la soluzione a questo problema
è semplice: si dovrà aumentare lo stipendio o si dovrà
operare a un miglioramento delle condizioni di lavoro per attirare la
manodopera riottosa.
Evidentemente oggi non funziona più
così.
Il neoliberismo, diciamocelo tra di
noi, ha una notevole predisposizione per la schiavitù.
Il lavoratore, nell'ottica degli amanti
della nuova religione, ha una tabe che dovrebbe essere combattuta: l'aspirazione a uno stipendio dignitoso e a condizioni di lavoro
rispettose per la propria esistenza.
Il lavoratore non accetta condizioni di
lavoro percepite (?) come sfavorevoli?
La risposta è semplice: trasformiamo
il potenziale lavoratore in un indolente, un posapiano, un tipino che
rifiuta un lavoro che, guarda caso, gli extracomunitari accettano
leccandosi i baffi, un pezzo di cacca che non sa quel che perde.
Osservate il cipiglio di quelli che,
dall'alto dello scranno della loro posizione di privilegio, si
permettono di cazziare la classe lavoratrice e preparatevi allo
sputo.
Nessun rispetto, mi raccomando: non si meritano altro. Oggi, per un miracolo di cui è difficile capire la ragione, sappiatelo, si aspettano degli applausi. Da parte dei carnefici, ma anche dalle vittime.
Nessun rispetto, mi raccomando: non si meritano altro. Oggi, per un miracolo di cui è difficile capire la ragione, sappiatelo, si aspettano degli applausi. Da parte dei carnefici, ma anche dalle vittime.
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