mercoledì 8 maggio 2013

Il complotto, senza dubbio...



Va forte tra i Grillini la teoria del grande complotto, concretizzato dal potentissimo gruppo Bilderberg da cui partono le trame del nuovo ordine mondiale.
Temo, per qualche competenza acquisita nell'ambito storico e socio-linguistico, che il meccanismo del complotto del Bilerberg sia molto simile, nei suoi meccanismi reconditi, a quello del complotto demo-pluto-giudaico-massonico di mussoliniana memoria.
Il complotto semplifica molto e aiuta i semplici a leggere la realtà ( anche il sottoscritto ha spesso un'ingenua fiducia di chi mette in piedi un bel “racconto” nel caos delle informazioni), ma le teorie del complotto , pur confondendo spesso il nesso temporale con quello causale, hanno una funzione sociologica di un certo effetto e già sperimentata nel periodo delle grandi dittature: cementa il gruppo attraverso il rafforzamento del sistema identitario.
L'esercizio del dubbio è sicuramente ( diciamo, giocando con le parole, senza dubbio) un meccanismo che caratterizza le persone intelligenti e , dunque, sospettare delle informazioni è un esercizio utile e necessario; ma quando il sospetto diventa teoria e si cristallizza in tre o quattro idee base utili solo a diventare manifesti semplificatori della confusione del reale, bisogna un po' preoccuparsi .
La controprova?
Provate a insinuare il dubbio a chi sostiene i grandi complotti: stigmatizzerà nell'ordine la vostra ignoranza, poi la vostra stupidità, in subordine la cecità e, esaurite le argomentazioni ad personam, in ultimo, vi accuserà, apertis verbis, di far parte del grande complotto.
Per approfondimenti: guardate qui. Interessantissimo.

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