Un articolo di opinione è un articolo
di opinione come una rosa è una rosa , d'accordo, ma le opinioni per
essere espresse in modo onesto ( anche quando sono divergenti
dal nostro modo di vedere il mondo) dovrebbero essere corroborate
dalla forza delle argomentazioni.
Sappiamo, e l'ho già scritto in più
occasioni, che da un bel po' in Italia si confonde l'assertività (
accompagnata dai decibel dell'emissione vocale) con la verità.
Traduco: puoi dire liberamente una cazzata, ma è importante urlarla
in modo convincente per aver successo con un pubblico di undicenni
non tanto svegli. Sapete bene chi ha utilizzato questo metodo da
piazzista e Sallusti è il degno frutto di una stagione politica
italiana che ancora avvelena i pozzi della ragione e della
ragionevolezza.
Dopo la lunga premessa, vi invito l'
esercizio un po' spiacevole di leggervi questo articolo di Sallusti:
( donerete un click al giornale, ma il
mio intento è di levargliene almeno cento ;-))
Avete letto l'introduzione?Avete letto
quello che scrive sul rispetto dei nazisti nei confronti delle chiese
e dei preti? E' una cazzata sesquipedale.
Non c'è bisogno di essere di essere
storici e scopavirgole patentati, basta utilizzare “Google search”
o leggere “Wikipedia”:
Marzabotto:
Nella
frazione di Casaglia di Monte Sole la popolazione atterrita si
rifugiò nella chiesa di Santa Maria Assunta, raccogliendosi in
preghiera. Irruppero i tedeschi, uccidendo con una raffica di
mitragliatrice il sacerdote, don Ubaldo
Marchioni,
e tre anziani. Le altre persone, raccolte nel cimitero, furono
mitragliate: 197 vittime, di 29 famiglie diverse tra le quali 52
bambini.
Eccidio
di Boves:
A
Boves molti sono fuggiti, in campagna, nelle ore e nei giorni
precedenti, è rimasto principalmente chi non era in grado: anziani,
invalidi, donne e bambini. Le SS incendiano il paese, circa 350 case
la cifra ufficiale, e uccidono 25 persone compresi il parroco don
Bernardi e Vassallo i quali, addirittura, vengono bruciati vivi.
Strage
della Benedicta:
Il
monastero della Benedicta, in cui si erano rifugiati gli uomini
disarmati o meno esperti (secondo le testimonianze dei superstiti la
grande maggioranza degli uomini delle due brigate era male armata o
non armata) viene minato e fatto esplodere.
Mi fermo qui, perché l'elenco è lungo, ma evidentemente “invisibile” agli occhi del prode Sallusti.
Insomma la “premessa maior” del suo articolo non vale una cippa e di conseguenza il suo ragionamento ha lo stesso valore e forza dei numerosi sproloqui dei leoni da tastiera delle Rete.In teoria dovrebbe essere pagato e ripagato come loro: tre/ quattro “mi piace” su facebook e il plauso di qualche analfabeta funzionale.
Mi risulta, però, misteri della Fede!, che qualcuno dia a Sallusti persino dei soldi e lo ritenga persino un ottimo giornalista! ;-)
arz62