Piace molto negli ambienti di Destra
l'intervento di un avvocato che dice che bisogna ribaltare il
concetto di semplificazione negli adempimenti burocratici: la
semplificazione deve favorire il cittadino e non la burocrazia.
Sono d'accordo: il principio che si
debba rispettare il più debole, sempre che lo sia, è un principio
sacrosanto.
Lo stesso atteggiamento non vale, però,
nello stesso ambiente politico, per quanto riguarda la gestione della forza in
uno Stato democratico. A mio avviso, l'uso della forza deve essere sempre rivolto
alla difesa del cittadino più debole.
Cucchi era nelle mani del più forte.
Non era un santo, e nessuno lo ha mai negato, ma non meritava di essere massacrato di botte fino ad ucciderlo. So
che fioccheranno i “se” e i “ma”.
Fiocchi anche il mio “ma”: ho più
rispetto per chi ha assistito da pubblico ufficiale a qualcosa che
non andava fatto, ma ha avuto il coraggio di parlare, rispetto a chi
ha taciuto, si badi bene, non per amor corporativo, come molti ritengono, ma per i
propri non sempre limpidi interessi, visto che si trattava di
omicidio, anche se preterintenzionale.
Il processo è in corso e tutto può cambiare, ma il
principio dovrebbe essere saldo: chi detiene il potere di esercitare
la forza è investito di una responsabilità più alta di quella
dell'inerme cittadino.
Ah, non lo dico io che sono un umorista chiacchierone. Lo dice la Costituzione!
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