sabato 28 marzo 2020

Le difese immunitarie alle campagne di disinformazione e di odio: scarsissime.



Come era prevedibile, in momenti di grande incertezza, affiorano gli squali della disinformazione e quelli dell' odio. 
Ho visto circolare, come molti, filmati e post con un grande contenuto emozionale (e dovrebbe essere questo un elemento peculiare per capire che si tratta di un prodotto pericoloso, in particolare quando il video e/o il post hanno caratteristiche professionali) in cui si parla male di tutti: dalla Merkel, a Trump, alla perfida Europa e a Cippiripicchio.
Ovviamente le parole d'ordine sono sempre le stesse: noi Italiani abbandonati dal Mondo.
E anche questo elemento, l'”italianitudine” dovrebbe far capire che la mela è avvelenata, avvelenatissima. 
Dietro, non userò un giro di parole, ci sono sempre loro: i fascionazisti e i Leghisti.
Io non sono stato mai morbido con nessuno, ma sono anni che mi batto contro gli inquinatori di pozzi, anche perché non solo non è facile individuarli, ma anche perché è difficile capire chi li foraggi. 
E  ce ne sono ora tanti, pronti ad approfittare della nostra debolezza per veicolare l'odio verso qualcuno. 
Se dovrò spendere le mie poche residue energie psichiche, lo farò contro chi si sta fregando le mani (senza lavarsele), vedendo la naturale fragilità di molti in questo momento tragico e approfittando del blocco delle nostre capacità di reazione al virus della disinformazione, quando gli anticorpi non sanno più che pesci prendere.

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