sabato 18 luglio 2020

La fotocopia di una classe politica.

Borghezio, esponente di spicco della Lega, è stato preso con le mani nella marmellata: ha sottratto dei documenti all'Archivio storico di Torino, a suo dire per fare delle fotocopie direttamente a casa. Ma è interessantissima (tranne che le sue parole siano state travisate dal giornalista) la sua giustificazione che dice molto di come ragionino le camicie verdi:
“Non mi sono mai tenuto nemmeno un francobollo. Può essere che io li abbia restituiti infilandoli nel faldone sbagliato. In ogni caso sono pronto a dare le mie fotocopie all’archivio. Non mi piace il possesso, preferisco la ricerca, trovare le cose. Di più, a casa ho una preziosa collezione di documenti storici, anche di pergamene".
Traduco: se non ritroverete i documenti, non vi preoccupate: vi do le fotocopie. Poi io non amo il possesso, tant'è vero che ho una "preziosa" collezione di documenti a casa che nascondo nel cassetto dopo averli consultati.
Insomma, quando qualcuno vi sottrarrà la Ferrari, alle vostre legittime rimostranze, vi potrete accontentare della sua riproduzione su "Quattroruote" e, se nel garage del malandrino troverete altre auto di valore, quest'ultimo vi rassicurerà dicendovi: "Mica le guido, suvvia: le faccio solo vedere alle ragazze che mi piacciono per fare colpo! Non posso?"

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