martedì 25 agosto 2020

Briatore, la Satira e il Karma.

 

Lo so, l'occasione è troppo ghiotta: vedere un negazionista cadere in una trappola da lui tenacemente negata sembra una materializzazione (momentanea e illusoria, ché, altrimenti, colpirebbe anche altri della combriccola) del Karma o un segno dall'alto della presenza di un Dio (minore o maggiore che sia).

Non condannerò, dunque, chi prenderà la palla al balzo per creare una vignetta salace su una tragedia in atto. La Satira, si sa, non è mai troppo rispettosa e ama lo humor nero.

Però, dal mio modesto punto di vista, l'uomo potente va preso per i fondelli quando è in sella e quando può rispondere colpo su colpo: prendersela con chi è a terra (o con un tubo in gola) non è da cavalieri molto coraggiosi.

Se se la caverà, come mi auguro (sono un buonista, è ovvio), poi lo massacreremo di prese per il culo perché se ne vada in giro con il sacchetto di cartone sulla testa come Charlie Brown per il resto della sua vita.

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