mercoledì 12 agosto 2020

I piccoli spigolatori: "Eran 600..."

 La cifra è irrisoria (ma sempre se non si è nelle pegole: anche le briciole nutrono se si è uccellini caduti dal nido) e non è confrontabile con altre, ad esempio, quelle che si aggirano intorno ai 49 milioni.

Non ci sarebbe molto da dire: il vezzo/vizio di approfittare dell'occasione è caratteristica molto italiana e l'occasione era ghiotta, anche se il boccone era piccolo.

Perché meravigliarsene? Il neoliberismo alle vongole di casa nostra (e non solo) grida al “libbero” mercato quando c'è da privatizzare il profitto, ma, quando le cose si mettono male, per socializzare le perdite, ci si attacca volentieri e con voluttà alla mammella dello Stato (vituperato e odioso in re prospera perché si arroga il diritto di farti pagare le tasse, invocato e amato per la sua dabbenaggine in re adversa perché dispensatore di fondi per non far affondare la barca di tutti).

Insomma, la questione è banale e di poco conto, mentre più irritante è l'atteggiamento di chi, preso con le mani nella marmellata, si comporta come (a mio modesto avviso, peggio) un allievo delle scuole medie, il che mette in evidenza un problema reale e gravissimo: la presenza di una classe politica che è uguale e non migliore del suo elettorato (e, tirando le corde del ragionamento fino ad impiccarsi, la dabbenaggine di un elettorato che gradisce essere rappresentato da personale politico che gli assomiglia come una goccia d'acqua).

Traduco in linguaggio scolastico solo a scopo satirico atteggiamenti e parole dei nostri rappresentanti in questo frangente:

1-“E' stato il mio compagno di banco!” traduzione del “Lo ha richiesto il mio commercialista”.

2- “Io non c'entro!” , quando avete sorpreso il reprobo a scrivere sullo schienale della seggiola, sporcandosi le mani con il pennarello indelebile, che la compagnuccia è di facili costumi (ovviamente perché la pulzella non gli si concede), traduzione del “Non ho responsabilità rispetto a una legge scritta male e che ha permesso l'abuso”.

3-”Io non lo sapevo (che falsificare la firma del genitore non si fa, che spingere il compagno sulle scale può portare a qualche incidente grave, che bullizzare il compagno può creare danni psicologici permanenti et similia)!” , traduzione del “Non sapevo che la normativa, il codice deontologico, il buon senso lo impedivano!”

4-”Ho rubato l'astuccio di Piero perché Piero ha rubato la penna a Roberto e gliela volevo restituire!”, traduzione del ridicolissimo “Ho preso i soldi per darli in beneficenza”, scusa da piccoli “Rubin Hood” che rubano a tutti solo per fare una bella figura: di merda.

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