mercoledì 19 agosto 2020

Influencer, Gaia Bianchi, scuola, Draghi e altro. Macedonia di fine estate.

 

Ovviamente, fino all'altro giorno, non sapevo assolutamente chi fosse Gaia Bianchi. Ora lo so. Gaia Bianchi è un' “influencer” che su Tic Toc ottiene un certo successo in Rete e che da questo successo trae vantaggi e guadagni.

La ragazza ha detto, ed è questa la pietra dello scandalo, che non sarebbe tornata a scuola se avessero chiuso le discoteche per il Coronavirus.

So di scandalizzare qualcuno, ma penso che faccia bene: la ragazza, con questa dichiarazione, guadagnerà in popolarità e si arricchirà alla faccia dei benpensanti.

E i benpensanti fanno malissimo a prendersela con gli o le influencer: la Ferranti, a mio modesto avviso, ad esempio, è un genio del marketing.

Avrà pur venduto l'anima al diavolo, ma l'ha venduta con qualche vantaggio che è sotto gli occhi di tutti.

A me, francamente, non preoccupano gli effetti di un capitalismo che premia i primi che si spendono in attività che, pur non canoniche, producono un utile non disprezzabile.

La pagnotta si guadagna in tanti modi, ma la si addenta sempre allo stesso modo purché ci sia.

A me, preoccupano, e tanto, gli effetti di tali successi improvvisi sui fragili, sui deboli con bassa autostima e spesso con un titolo di studio basso.

Sarò didascalico: per ogni velina di successo ci sono 100000 ragazzine che non ci arrivano, per ogni calciatore di serie A ben pagato ci sono 100000 ragazzi che sgambetteranno a vuoto nei campi delle serie minori e per ogni influencer di successo ci saranno 100000 influencer di 25 lettori (come il sottoscritto ;-)) che dalla loro attività non ricaveranno nessun utile.

Draghi, oggi, ha puntato proprio su questo e ha dato un consiglio paterno: ragazzi, la scuola è in difficoltà (non solo) per il Coronavirus, ma la vostra unica fonte di riscatto, sempre che lo desideriate, sarà una preparazione seria nell'istruzione.

Perdere i colpi oggi (vista la situazione di crisi generale) significa nel vostro futuro essere meno competitivi. Poi, se vi va di culo, diventerete veline, calciatori e influencer, ma i 100000  esclusi dal banchetto, alla fine del giro della ruota, dovranno ammettere, rinunciando all'istruzione, di aver puntato sul cavallo sbagliato, suggestionati dalle sirene del denaro facile che si può ottenere senza alcuna competenza: la logica conseguenza sarà sbattere il cranio contro il muro della dabbenaggine.

Il codicillo, scritto in piccolo in calce, è che si arrivi prima degli altri e che si esca dal gioco quando il castello di carte del sistema piramidale vacilla visibilmente. Non l'avete letto? Peggio per voi.

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