Come ho già scritto, rimproverando
benevolmente (...me lo posso permettere solo perché è un puro esercizio verbale: conto
meno del due di coppe!) chi presentandosi come “homo novus” o
“foemina nova” ( parlo di Monti e Fornero in particolare) indulge
nei tic dei precedenti manovratori del vapore, utilizzare il
linguaggio dell'avversario è di per sé un evidente segno di
cedimento ideologico alle istanze di quest'ultimo.
Non posso che accogliere con tripudio, dunque, le parole-slogan di Maroni: “Pulizia, pulizia, pulizia”.
Come hanno notato in molti, è ,
infatti, un richiamo diretto al “Resistere!Resistere!Resistere!”
di Francesco Saverio Borrelli.
La ripetizione è ben conosciuta nella
retorica e tra gli oratori del Novecento Mussolini era un mago della
triplicatio in climax ( “Credere, obbedire e combattere”, do you
remember?), ma che Maroni utilizzi ora un'invocazione così accorata
alla pulizia e per di più che tale invito sia rivolto, per la prima
volta, all'interno del partito, e non come ha finora fatto la Lega
all'esterno, è sicuramente un fatto positivo (...anche se in questi
giorni Bossi ha spesso insistito confusamente sulla responsabilità
di Roma per quanto è successo nella Lega e, con le mie orecchie ,
durante un'intervista al Rainews, ho sentito un (ex?) simpatizzante
leghista parlare di un “virus” che colpisce anche il politico più
onesto di questo mondo quando oltrepassa il pomerium ed entra
nell'Urbe...il “sangue padano” è puro, ma la subdola malattia
terronica può superare le difese immunitarie del ceppo celtico)
Non vedo, inoltre, agitare cappi né allestire forche:
bene. C'è da sperare ( ma francamente non ci conto molto...) che
gli altri colonnelli verdi si attengano d'ora in poi a questo
comportamento, quando si troverà qualcun altro con le mani nella
marmellata. Si dica pacatamente “pulizia” e si affidi ai giudici
l'ingrato compito di separare il falso dal vero col coltello umano (
che, talvolta, è , ahinoi, fallace, ma è anche l'unico che abbiamo
a disposizione nella nostra trista macelleria...)
Urlare come hanno fatto finora come dei
forsennati ( per poi ovviamente non agire di conseguenza, vedi i
cappi agitati in Parlamento), minacciare sfracelli e guerre
orobico-romane per poi adeguarsi senza troppo attrito al ponentino
della corruzione sono le uniche azioni ( in negativo) memorabili del
leghismo bossiano nell'ultimo Ventennio ( per stendere un velo pietoso sullo sdoganamento nel Dopo Guerra del razzismo in Italia). Se Zefiro torna e il bel
tempo rimena, lo giudicheremo tra breve. Godiamoci per quanto
possibile questo raro momento di “pulizia” dell'aria...
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