E' noto che il pensiero magico non ha
mai abbandonato l'uomo, nonostante l'Illuminismo e la lotta contro
ogni genere di superstizione. Però, è ben strano che il pensiero
magico influenzi taluni che mai si sognerebbero di definirsi
superstiziosi e gonzi a tal punto da cadere vittime di qualsivoglia
suggestione.
Partiamo dai fatti, in breve, per
dimostrare il mio assunto: un imprenditore uccide in modo barbaro un
socio, un avvocato e un giudice all'interno del Tribunale di Milano.
Sia stato preso da follia o da un lucido piano per vendicarsi dalle
accuse di bancarotta fraudolenta poco importa. Un omicida. Punto e
basta e c'è poco da discutere.
Chi mai si sentirebbe di difendere
l'autore di una strage?
Non è ancora successo, ma , come ben
sa chi ogni tanto legge le mie righe alla buona, ho doti di preveggenza (
razionale, ahimè, e non magica) : date tempo di far raffreddare i
cadaveri delle povere vittime di questo fattaccio e vedrete che
cominceranno ad apparire sui mass media i seguenti discorsi:
1- L'omicida è a sua volta una vittima
( della crisi, del mondo politico, della congiuntura astrale di Giove
e Saturno, vedete voi)
2-La disperazione tutto giustifica:
anche il ricorso all'omicidio.
3- Lo Stato è il nemico degli
imprenditori che sono “costretti” a fare quello che fanno.
Le vittime sono dei complici dello
Stato malvagio e, tutto sommato, se la sono meritata ( in
particolare, il giudice).
Come sarà possibile arrivare a questa
distorsione della realtà?
Semplice: chi ragiona in questi termini
è vittima del pensiero magico.
Sappiamo che in realtà le ideologie (
che non sono affatto delle schifezze in sé e per sé) non sono morte
come molti dicono : ne sopravvive solo una, senza alcuna
contrapposizione, condita da una fideista adesione a un concetto preso pari pari dal mondo della magia.
Adam Smith ( chiaramente nella versione
stravolta di tutti i fanatici) aleggia su di noi: la mano invisibile
regolatrice del mercato ravana nel pentolone, la considerazione che
seguendo il proprio egoismo si può fare il bene pubblico costituisce
il condimento principale, mettiamoci un po' di sana predestinazione
calvinista, code di rospo e ali di pipistrello, mischiamo il tutto e
la pozione magica è pronta.
Eccovi in sunto il ragionamento (se
tale si può definire): il suddetto omicida è un imprenditore,
giusto? Chi è imprenditore è un predestinato da Dio, un eletto: non
può essere considerato un poveraccio, giammai!, che sa fare male il
proprio mestiere. Di imprenditori incapaci l'ideologia dominante non
prevede l'esistenza. Se un imprenditore fallisce e si ficca nei guai,
è colpa di qualche forza a lui ostile. In genere, è lo Stato, nemico giurato di
ogni “intrapresa” ( ….e, accidenti. se avessero realmente letto Adam
Smith, non direbbero simili baggianate!) e ogni rappresentante dello
Stato a partire dai Tribunali è il giunto cardanico di questo
meccanismo infernale.
Voilà: l'omicida è una vittima e le
vittime sono colpevoli.
Eccovi la rana trasformata in Principe
e i principi del pensiero razionale trasformati in merda... ;-) arz
Aggiornamento ore 12.55 10/4/2015:
Ecco:
http://www.fanpage.it/claudio-giardiello-vittima-dello-stato-su-facebook-pagine-per-il-killer-di-milano/
Aggiornamento ore 12.55 10/4/2015:
Ecco:
http://www.fanpage.it/claudio-giardiello-vittima-dello-stato-su-facebook-pagine-per-il-killer-di-milano/
Nessun commento:
Posta un commento