giovedì 30 aprile 2015

Poesiola anti Expo: I LADRI DI PAROLE

I ladri di parole

L'Innominabile
rubò la prima parola:
“Italia”.
E la svuotò.
“Forza!”
urlò nelle Piazze,
ma il fragile guscio
spezzò.
Cercò.
un po' maldestro,
di rubare altre parole:
“Amore”
e poi il bulimico ladro
con vigore gridò :
“Popolo”,
“Libertà”!
Lor signori, la verità?
Men popolo
e men libertà,
perché il ladro di parole
questo solo sa fare:
svuotare.
Le parole di senso
per renderle larve,
di passione gli umani
per renderli schiavi
a caterve.
Fedeli più incerti
ora gridano
“Job” ed “Expo”.
Perché camuffar le parole
di cibo e lavoro?
Succhiare la lingua
dei padri
è lo scopo dei ladri...
e son furbi
i vampiri,
miei cari!

arz 2015



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