Non si capisce che cosa stia succedendo
nelle redazioni dei giornali italiani.
Un tempo (forse nel pleistocene) oltre al
correttore di bozze, un articolo passava sotto il vaglio di più
persone, perlopiù sempre pronte, anche per cattiveria sive invidia professionale,
a prenderti in castagna per farti fare la figura del cioccolataio.
Ora
il filtro è completamente saltato e il giornale è diventata una pagina Internet senza link, dove chiunque ( o meglio qualche
giornalista, più frequentemente una pletora di pubblicisti mal pagati) può
scrivere quel che vuole senza passare sotto nessuna forca caudina, senza incorrere in un qualsivoglia posto di blocco.
Ma se il giornale inquina il linguaggio con disinvoltura, pubblica notizie
farlocche e non ha cura di
pubblicare due volte lo stesso articolo, perché il povero lettore si
dovrebbe alzare la mattina al freddo, sfilarsi i guanti e pagare l'obolo per un prodotto che può trovare a portata di click senza
alcuna fatica al calduccio del proprio letto?
arz62
Leggete di filato questi tre post per
farvi un'idea di quel che intenda dire:
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/01/24/linguaggio-bugiardo-e-veleni-nascosti/
http://attivissimo.blogspot.it/2016/01/il-mattino-pubblica-la-falsa-foto-del.html
http://pazzoperrepubblica.blogspot.it/2016/01/oggi-c-la-stessa-amaca-di-ieri-acqua-in.html
http://attivissimo.blogspot.it/2016/01/il-mattino-pubblica-la-falsa-foto-del.html
http://pazzoperrepubblica.blogspot.it/2016/01/oggi-c-la-stessa-amaca-di-ieri-acqua-in.html
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