La vicenda è nota: Vauro pubblica una vignetta dedicata alla morte di Casaleggio. E si scatenano polemiche ( sia chiaro nell'angusto spazio dell'etere internettiano...insomma, la classica tempesta in un bicchier d'acqua).
Le accuse sono di vario genere, ma la principale è quella di non aver avuto il dovuto rispetto per un uomo che è morto da poco. Vauro non conosce il "parce sepulto", insomma ed è uno zoticone senza rispetto. Il tema mi è caro perché si parla di satira e , in particolare, nella versione dove si distilla un po' di humor nero.
Francamente non vedo nulla di offensivo
nei confronti di Casaleggio nella vignetta, anzi: Vauro omaggia il suo ruolo di
ispiratore del Movimento 5 stelle.
Se c'è “cattiveria” ( ma che
cos'è la satira senza un po' di cattiveria?), è tutta rivolta verso
Grillo, burattino in mano al burattinaio. Ma Grillo è vivo e vegeto
e non sta su nessun altare e su nessun trono. Temo che le reazioni un
po' scomposte derivino dalla configurazione di una specie di “lesa
maestà” di cui si sarebbe reso protagonista Vauro.
Penso che neppure Grillo ami pensare al
culto della personalità come elemento fondante del suo Movimento, o
sbaglio?
Forse, però, non la pensano così molti che gli stanno vicino. Ed è un peccato capitale.per un movimento che canta le lodi della democrazia dal basso ;-(
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